AFP 23 novembre 2009 – I ministri della difesa cinese e della Corea del Nord si sono impegnati a rafforzare la loro alleanza militare – che risale alla guerra di Corea – durante i colloqui a Pyongyang. La mossa arriva dopo che il ministro della difesa cinese, Liang Guanglie, è arrivato in Corea del Nord per colloqui, ha detto la Korean Central News Agency (Kcna).
Liang ha detto al ministro della difesa di Pyongyang, Kim Yong-Chun, che le relazioni bilaterali sono state “sigillate col sangue” quando lui e le altre truppe cinesi hanno combattuto la guerra coreana del 1950-1953 dalla parte della Corea del Nord. “Nessuna forza sulla terra può rompere l’unità degli eserciti e dei popoli dei due paesi, che durerà per sempre”, ha detto Liang. “E’ da sempre obiettivo costante delle forze armate e del popolo della Corea, consolidare e sviluppare l’amicizia Cina – Corea del Nord, che ha superato tutte le prove della storia”, ha detto Kim Yong-Chun.
I ministri della difesa hanno avuto colloqui “camerateschi e amichevoli”, secondo il rapporto della Kcna; Liang è arrivato a Pyongyang in aereo il 22 novembre, ha ispezionato un picchetto d’onore, ha partecipato a una festa, ha presentato un dono per il leader nordcoreano Kim Jong-Il, ed ha incontrato Kim Yong-Chun, ma non hanno fornito ulteriori dettagli sul suo viaggio. I media di Stato cinesi hanno annunciato che Liang avrebbe viaggiato in tre nazioni, Corea del Nord, Giappone e Tailandia, dal 22 novembre al 5 dicembre. Il viaggio precede con quello di Stephen Bosworth, rappresentante degli Stati Uniti per la politica con la Corea del Nord, che è in programma per l’8 dicembre, al fine di convincere lo stato comunista a tornare ai colloqui a sei sul disarmo nucleare. La Corea del Nord ha chiuso i colloqui ad aprile, un mese prima di testare una sua seconda arma atomica. Pyongyang ha detto ad ottobre, che era pronta a tornare ai colloqui, ma solo se gli incontri bilaterali con gli Stati Uniti facevano dei progressi. Pur essendo uno dei pochi alleati rimasti della Corea del Nord, la Cina ha aderito alle sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, per punire Pyongyang per il suo programma di armi nucleari e i test missilistici. Ma la Cina si oppone fermamente a qualsiasi iniziativa che possa aggravare ulteriormente le tensioni nella instabile penisola coreana.
Il Rodong Sinmun, quotidiano del partito comunista e organo ufficiale della Corea del Nord, ha denunciato il recente scontro navale del 10 novembre, quale mossa di USA e Corea del Sud per innescare una nuova guerra. Imbarcazioni delle marine delle due Coree hanno avuto un breve, ma intenso, scontro a fuoco nei pressi del contestato confine marittimo sul Mare Giallo; la prima scaramuccia in sette anni. Seoul ha detto che la sua flotta ha incendiato un pattugliatore della Corea del Nord, e i media locali hanno detto che un marinaio nordcoreano è stato ucciso e tre feriti.
Pyongyang ha minacciato di prendere delle “spietate” azioni militari per proteggere il proprio versante del Mar Giallo, al confine con la Corea del Sud, ed ha avvertito che Seul pagherà a caro prezzo un qualsiasi futuro scontro navale. Il Nord si rifiuta di riconoscere il confine fissato dalle Nazioni Unite dopo la guerra del 1950-1953, e chiede che sia spostato più a sud.
Traduzione di Alessandro Lattanzio
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