Romania: colpo di Stato "tecnico" in vista?
È il quarto giorno di proteste in Romania. Senza pressoché soluzione di continuità, duemila romeni stanno protestando maniera forte e veemente contro il presidente...
La crisi che verrà
Alla fine degli anni Trenta, anche se la quota dell'industria italiana nel prodotto nazionale era leggermente superiore rispetto a quella dell'agricoltura, circa la metà della forza lavoro italiana era agricola e poco meno di un terzo era industriale. Il potenziale industriale totale del nostro Paese era inferiore a quello russo e ammontava a poco più del 20% di quello tedesco. Il prodotto nazionale lordo pro capite era superiore a quello russo, ma ammontava a meno del 50% di quello tedesco o britannico. E se in Germania l'analfabetismo era quasi del tutto scomparso, in Italia nel 1931 il tasso di analfabetismo era ancora del 20,9% tra i cittadini sopra i sei anni.[...]
L'arcobaleno della “Rivoluzione Colorata” di Budapest
Sono elencati qui di seguito i gruppi, le associazioni e i partiti che hanno partecipato alla mobilitazione contro il governo ungherese in seguito alla "chiamata alle armi" della signora Clinton. Come si può notare, accanto a formazioni politiche liberali (LiFE ecc.), sedicenti socialiste (SzDSz ecc.), zingare (Neo Drom), antifa ("Civili contro l'estrema destra"), figurano i più diversi movimenti della "società civile" (p. es. la Federazione Ungherese Lesbiche, Omosessuali, Bisessuali e Transessuali, l'Unione delle Lesbiche ecc.). In prima linea, il Movimento Ungherese di Solidarietà (Magyar Szolidaritás Mozgalom), fondato da un ex ufficiale che ha frequentato un corso d'istruzione negli USA.
Che cosa sta realmente succedendo in Ungheria?
Pubblichiamo qui di seguito un documento del Munkaspart, un minuscolo partito comunista ungherese che si richiama al periodo precedente il 1989. Qualora sia in grado di prescindere dalle inevitabili astrazioni ideologiche, dai criteri sociopolitici condizionati da un rozzo schematismo classista e dalla pilatesca posizione di neutralità che il partito assume di fronte allo scontro in atto, il lettore potrà apprezzare il significato di questo documento, che fornisce qualche buona informazione sull'attuale situazione ungherese.
Il 2012 potrebbe anche essere un trauma
La premio Nobel birmana Aung San Suu Kyi ci racconta che il 2012 sarà l’anno della ricerca di un nuovo equilibrio, in un mondo...
Tiberio Graziani al Forum Innovazioni Italia-Russia
Tiberio Graziani, presidente dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), ha partecipato al Forum Innovazioni Italia-Russia. Il Forum, promosso dal Centro di Studi Russi dell’Università “La Sapienza” di Roma in collaborazione con la Fondazione “Russkiy Mir” e l’EURISPES, si è svolto i giorni 12 e 13 dicembre nella Sala del Senato Accademico, presso il Palazzo del Rettorato dell’Università “La Sapienza” di Roma, in Piazza Aldo Moro 5.
Tiberio Graziani al Forum Innovazioni Italia-Russia
Tiberio Graziani, presidente dell'Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) e direttore della sua rivista "Eurasia", parteciperà al Forum Innovazioni Italia-Russia. Il Forum, promosso dal Centro di Studi Russi dell'Università "La Sapienza" di Roma in collaborazione con la Fondazione "Russkiy Mir" e EURISPES, si terrà il 12 e 13 dicembre prossimi nella Sala del Senato Accademico, presso il Palazzo del Rettorato dell'Università "La Sapienza" di Roma, in Piazza Aldo Moro 5.
Note sul discorso di Nigel Farage
Nelle scorse settimane un nuovo astro ha brillato nel firmamento del web: Nigel Farage, il cui discusso intervento al Parlamento Europeo è stato fatto rimbalzare innumerevoli volte da un capo all’altro della rete. Prima di riproporre il testo integrale del discorso di Farage, e di aggiungervi qualche considerazione a margine (ma forse non marginale), vediamo un po’ chi è questo personaggio.
Sicurezza energetica: l'UE in Asia Centrale
Ogni economia usa come motore della propria crescita la disponibilità di approvvigionamenti energetici: i consumi globali sono aumentati esponenzialmente negli ultimi decenni e ciò ha portato il fattore «energia» a ricoprire un ruolo crescente nelle agende politiche e di sicurezza degli attori coinvolti. L’Unione Europea si inserisce appieno in questo trend e cerca nei paesi dell’Asia Centrale un’ulteriore fonte di sicurezza di approvvigionamento energetico.
Attacco alla sovranità e ruolo (negativo) degl'intellettuali. Intervista a Costanzo Preve
Costanzo Preve è un filosofo piemontese, formatosi tra Parigi e Atene, e tra i maggiori studiosi italiani del marxismo. I suoi studi, ma anche la sua passione politica che lo spinse ad una lunga militanza, si sono tradotti in un gran numero di articoli e saggi su una pluralità d'argomenti, tra in quali in anni recenti anche la geopolitica. Fin dai primissimi numeri è un frequente contributore alla rivista “Eurasia”. Andrea Bulgarelli l'ha incontrato per noi a Torino, il 26 novembre scorso, per discutere con lui partendo dai più recenti sviluppi politici in Italia.