Turchia: un ruolo maggiore nella nuova "mappa energetica" d'Europa

I Primi ministri di Russia, Italia e Turchia hanno discusso, il 22 ottobre, del progetto del gasdotto South Stream. I dettagli completi dei negoziati non saranno probabilmente resi noti a gran parte dell'opinione pubblica. Ma i loro risultati suggeriscono che il gasdotto South Stream sarà diretta verso la Turchia, bypassando la Bulgaria. Pochi giorni prima di questi negoziati, il 20 ottobre, la Danimarca è diventato il primo paese a dare il via libera alla costruzione di un altro gasdotto – il North Stream - nelle sue acque territoriali. La diversificazione delle forniture di gas russo verso l'Europa si avvera.

Solana: "Israele è un membro dell'Unione europea”

Per il secondo anno consecutivo, il presidente di Israele, Shimon Peres, ha convocato una conferenza di grandi dimensioni, Facing Tomorrow (Gerusalemme, 20-22 ottobre 2009). Più di 3 500 persone vi si sono iscritte. Il signor Solana, in grande forma, ha detto: "Israele, permetterei di dire, è un membro dell'Unione europea, senza essere un membro delle sue istituzioni".

L’Ucraina rassicura la Russia sullo scudo antimissile

Mosca (AFP) 23 ottobre 2009 – L’alto diplomatico ucraino ha rassicurato la Russia che Kiev non è in trattative con Washington per il nuovo...

Accelerare sul South stream

Sulla visita personale del Presidente del Consiglio italiano al Primo Ministro russo, in occasione del compleanno di quest’ultimo, festeggiato nella splendida dacia tra Mosca e San Pietroburgo, non è trapelato molto. Si conoscono a grandi linee i dossier discussi dai due leaders. Ma pare che l’argomento principale sia stata la posizione dell’Italia sullo scacchiere geopolitico mondiale, con Putin che ha chiesto a Berlusconi di fare una precisa scelta di campo.

Sulla visita di Medvedev in Serbia

La visita del presidente russo Dmitrio Medvedev in Serbia da molti è definita “storica”. Il termine ormai è logorato perché troppi si danno importanza vana autodefinendosi “storici”. Questa volta forse "gatta ci cova".

Sprazzi di autonomia italiana. Si rafforza l'intesa italorussa in campo energetico

L’intesa energetica italiana coi partner russi si allarga ad altri accordi e ad altre imprese. Apprendiamo dalla Stampa di Torino che Transneft e Rosneft...

"Aquila anatolica" e richiami alla Turchia

La Turchia non è ammessa nel club democratico europeo a guida Sarkozy/Merkel. La bocciatura proviene dal commissario UE all’allargamento – il finlandese Olli Rehn –...

Ancora bombe contro i Serbi

Nle silenzio più assordante dei mezzi di informazione occidentali, proseguono le azioni di violenza e intimidazione ai danni dei Serbi del Kosovo e Metochia. L'intellettuale serbo Dragan Mraovic continua la sua opera di denuncia.

L'indipendenza del Kosovo: la Corte dell'Aia ne stabilirà il diritto

La Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja esaminerà dal 1° dicembre 2009 la questione che l’è stata sottoposta da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite: "La dichiarazione unilaterale di indipendenza da parte delle istituzioni provvisorie dell’amministrazione autonome del Kosovo, è coerente con il diritto internazionale?" Il deferimento alla Corte da parte dell'Assemblea generale è una procedura rarissima. Mira a stabilire il diritto di sconfessare uno o più membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. È stata finora utilizzata una sola volta, nel 2003-04, per dimostrare l'illegittimità del "muro di sicurezza" costruita dallo Stato di Israele annettendosi dei territori palestinesi. Gli Stati Uniti avevano usato il loro diritto di veto per bloccare qualsiasi condanna di Israele, in quel caso. Beffandosi della Corte, il presidente degli Stati Uniti confermò per iscritto, al Primo Ministro israeliano, di sostenere la politica del fatto compiuto.

Minaccia di ripresa del conflitto in Europa: una Grande Albania patrocinata dall’occidente

L'Europa potè essere appollaiata sul precipizio del suo primo conflitto armato dopo i 78 giorni di bombardamenti della guerra della NATO contro la Jugoslavia, nel 1999 e l'invasione armata della Macedonia, lanciata due anni dopo, a seguito dell’occupazione della NATO del Kosovo. Con l'adesione formale, nel mese di aprile, dell'Albania alla NATO come membro a pieno titolo e la rielezione (almeno formale) che ne seguì del Primo Ministro della nazione, Sali Berisha, il teatro è pronto per il progetto per una nuova riconfigurazione dei confini dell’Europa sud-orientale, alla ricerca di una grande Albania.
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