"Aquila anatolica" e richiami alla Turchia
La Turchia non è ammessa nel club democratico europeo a guida Sarkozy/Merkel.
La bocciatura proviene dal commissario UE all’allargamento – il finlandese Olli Rehn –...
Ancora bombe contro i Serbi
Nle silenzio più assordante dei mezzi di informazione occidentali, proseguono le azioni di violenza e intimidazione ai danni dei Serbi del Kosovo e Metochia. L'intellettuale serbo Dragan Mraovic continua la sua opera di denuncia.
L'indipendenza del Kosovo: la Corte dell'Aia ne stabilirà il diritto
La Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja esaminerà dal 1° dicembre 2009 la questione che l’è stata sottoposta da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite: "La dichiarazione unilaterale di indipendenza da parte delle istituzioni provvisorie dell’amministrazione autonome del Kosovo, è coerente con il diritto internazionale?"
Il deferimento alla Corte da parte dell'Assemblea generale è una procedura rarissima. Mira a stabilire il diritto di sconfessare uno o più membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. È stata finora utilizzata una sola volta, nel 2003-04, per dimostrare l'illegittimità del "muro di sicurezza" costruita dallo Stato di Israele annettendosi dei territori palestinesi. Gli Stati Uniti avevano usato il loro diritto di veto per bloccare qualsiasi condanna di Israele, in quel caso. Beffandosi della Corte, il presidente degli Stati Uniti confermò per iscritto, al Primo Ministro israeliano, di sostenere la politica del fatto compiuto.
Minaccia di ripresa del conflitto in Europa: una Grande Albania patrocinata dall’occidente
L'Europa potè essere appollaiata sul precipizio del suo primo conflitto armato dopo i 78 giorni di bombardamenti della guerra della NATO contro la Jugoslavia, nel 1999 e l'invasione armata della Macedonia, lanciata due anni dopo, a seguito dell’occupazione della NATO del Kosovo. Con l'adesione formale, nel mese di aprile, dell'Albania alla NATO come membro a pieno titolo e la rielezione (almeno formale) che ne seguì del Primo Ministro della nazione, Sali Berisha, il teatro è pronto per il progetto per una nuova riconfigurazione dei confini dell’Europa sud-orientale, alla ricerca di una grande Albania.
Non cambia la Ostpolitik
Il nuovo governo di centrodestra tedesco non modificherà di una virgola la politica verso la Russia. Non ci saranno stravolgimenti, ripercussioni, cambiamenti di rotta. Berlino e Mosca continueranno ad avere buoni, ottimi rapporti. Anzi, l’asse si salderà sempre di più. Basta sapere come vanno le cose oggi e dare un’occhiata a qual è stata la strategia al Kanzleramt e al Cremlino negli ultimi vent’anni.
Lisbona: Quali implicazioni geopolitiche?
Irlanda: il 2 ottobre 2009, in occasione del secondo referendum sul Trattato di Lisbona, “il sì” l’ha spuntata con il 67,13% contro il 32,87% del no. La partecipazione si è elevata al 59%. Sono i risultati definitivi comunicati dai media irlandesi. Prossime tappe: Varsavia e Praga dove si attendono ormai le firme dei due presidenti ceco e polacco. Se il trattato di Lisbona diventasse effettivo, quale sarebbero le prospettive ed i limiti in materia di difesa? A questo interrogativo risponde il geopolitici francese Pierre Verluise.
Barbarie inaudite in Europa
Negli oltre 60 cimiteri ortodossi serbi del Kosovo e Metochia tutte le tombe sono state distrutte dagli albanesi.
Dragan Mraovic, intellettuale serbo già console jugoslavo in Italia, in un appassionato articolo denuncia la disinformazione occidentale.
Il futuro dell'Europa è la Russia!
"Non c'è dubbio che la fine della Guerra Fredda" abbia segnato la fine della fase più lunga dello sviluppo internazionale - 400-500 anni, durante...
Serbia: i “nuovi imprenditori”, dei mafiosi protetti dallo Stato?
Dopo questa estate, un’ondata di scioperi ha colpito la Serbia: i lavoratori reclamano il pagamento di salari bloccati da mesi, oppure denunciano delle privatizzazioni irregolari.
Il governo si dichiara incompetente, in quanto non può intervenire nell’economia di mercato.
In realtà, i “nuovi imprenditori” serbi che hanno accumulato delle fortune colossali, sono dei generosi sponsors dei partiti politici, e lo Stato li protegge.
Pertanto, il modello sociale scelto potrebbe presto cadere in panne.
Germania sempre meno tedesca
Le elezioni di domenica in Germania sono indubbiamente andate secondo le previsioni; un segnale vi era già stato poche settimane fa con le elezioni...