DA GENGIS KHAN ALL’IDEOCRAZIA. LA VISIONE EURASIATICA DI NICOLAJ TRUBECKOJ
Il principe Nikolaj Trubeckoj (1890, Mosca), ampiamente conosciuto come il fondatore della fonologia e considerato, insieme con Roman Jacobson, uno dei padri della svolta...
L’INDIA NUOVA
Siamo abituati a giudicare l’Asia come un continente eternamente immobile. Crediamo che il progresso, le riforme, la moda e tutti i mutamenti che avvengono...
L’ISLAMISMO CONTRO L’ISLAM?
Lo strumento fondamentalista
"Il vero problema per l'Occidente non è il fondamentalismo islamico, ma l'Islam in quanto tale". Questa frase, che Samuel Huntington colloca in...
DANTE E L’INDIA
Con la sua “dottrina che s’asconde – sotto il velame delli versi strani” e con la sua certezza di essere solo il copista di...
IL PERNO GEOGRAFICO DELLA STORIA
Il grande paese che denominazioni italiane differenti hanno indicato come Casachia o Cosacchia o Cazachistan o Cosacchistan viene oggi per lo più designato come...
POUND CONTRA HUNTINGTON
Tra i manoscritti inediti di Ernest Fenollosa, consegnatigli dalla vedova del sinologo nel 1913, Ezra Pound ne trovò uno, intitolato The Chinese Written Character as a Medium for Poetry, che fu per lui una vera e propria folgorazione. “Il secolo scorso – scrisse Pound un paio d’anni dopo – riscoprì il Medioevo. È probabile che questo secolo trovi nella Cina una nuova Grecia. Intanto abbiamo scoperto una nuova scala di valori” . Pound non si limitò a concepire una siffatta aspettativa, ma intraprese un’operazione culturale intesa a rendere accessibili tramite soluzioni originali i “valori” espressi dalla poesia cinese. E sembra proprio che ci sia riuscito, se accogliamo l’autorevole giudizio di Wai-lim Yip: “anche quando gli vengono dati i più nudi dettagli, riesce a penetrare nell’intenzione centrale dell’autore mediante quella che possiamo forse chiamare una specie di chiaroveggenza” .
IL MEDITERRANEO TRA L’EURASIA E L’OCCIDENTE
"Chi controlla il territorio costiero governa l'Eurasia; chi governa l'Eurasia controlla i destini del mondo"Nicholas Spykman, The Geography of Peace, Harcourt Brace, New York...
Dal "Mare Nostrum" al "Gallinarium Americanum". Basi USA in Europa, Mediterraneo e Vicino Oriente
Dal numero 3/2005, Il Mediterraneo, Alberto B. Mariantoni
La sconfitta militare delle potenze dell’Asse nella Seconda guerra mondiale non ha solamente determinato il crollo del...
Aspetti del putinismo
Dal numero 2/2005, La Russia e i suoi vicini, Ernest Sultanov.
Verso il 2000, quando Vladimir Putin giunse al potere, lo Stato, disgregato in tre diverse parti, aveva praticamente cessato di esistere. Da un lato si era formata una classe di oligarchi che aveva privatizzato non soltanto le risorse principali e le imprese, ma anche la parte essenziale delle rendite di esse. Il simbolo di questa parte era la Yukos, i cui titolari non soltanto hanno acquisito la proprietà praticamente gratis, ma non hanno neanche pagato le tasse dovute per l’acquisto della stessa.
VERSO L’UNIONE EURASIATICA
La Russia sta sviluppando un'azione aggregatrice per restaurare in parte quell'unità che si è disgregata col crollo dell'URSS. Il 1 gennaio 2012, infatti, è entrato ufficialmente in vigore l'accordo siglato da Russia, Bielorussia e Kazakhstan per l'istituzione di un'unione doganale preliminare all'unificazione dell'economia delle tre repubbliche. In un articolo pubblicato dal quotidiano "Izvestia" che ha suscitato l'allarme dei commentatori occidentalisti, Vladimir Putin ha definito lo Spazio Economico Unico "un traguardo di portata storica non solo per i tre paesi, ma anche per tutti gli Stati postsovietici". Nel caso di una sua rielezione alla guida della Russia, Putin prospetta il passaggio di questi tre paesi ad una fase ulteriore di coordinamento e quindi alla nascita del nucleo di una Unione Eurasiatica.