Sabato 18 dicembre alle ore 18.00 presso il Centro Iniziative Sociali, in Piazza del Carmine 4 a Cagliari, si parlerà di Italia e Mediterraneo.

La conferenza “Mare nostrum” verterà sul ruolo che il Mediterraneo ha avuto e continua ad avere come luogo di scambio “di” e “tra” civiltà, nonché sugli obiettivi perseguiti e le strategie messe in campo dall’attuale governo nei rapporti con i Paesi che si affacciano sul mare nostrum, dal Marocco all’Egitto, passando per la Libia, fino alla Turchia. Saranno toccati i principali temi sul tappeto: l’indipendenza energetica, il contrasto all’immigrazione clandestina e la diplomazia commerciale.

Parteciperanno Tiberio Graziani, direttore di “Eurasia – Rivista di Studi Geopolitici”, Nicola Melis, docente di Storia e Istituzioni della Turchia contemporanea all’Università degli Studi di Cagliari, Salvatore Santangelo, direttore del centro studi della fondazione “Nuova Italia” e Marcella Tramatzu, assegnista di ricerca all’Università degli Studi di Cagliari. Introduce Luca Natali di “Casaggì”. Modera Gabriele Pedrini di “Punto Zero”.

L’iniziativa è organizzata dalla comunità giovanile “Casaggì” e dall’associazione “Punto Zero” con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari e dell’Ersu; in collaborazione con le riviste “Eurasia – Rivista di Studi Geopolitici” e “Theorema – Rivista Italiana di Sicurezza, Geopolitica e Intelligence”, e con l'”Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie”.

Di seguito i titoli delle relazioni che saranno svolte e una breve biografia dei relatori.

TIBERIO GRAZIANI: “Gli Usa, la Turchia e il Mediterraneo”

Tiberio Graziani è direttore di Eurasia – Rivista di Studi Geopolitici e della collana Quaderni di Geopolitica. è presidente dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG). È cofondatore dell’Istituto Enrico Mattei di Alti Studi per il Vicino e Medio Oriente (IEMASVO) e ne è stato vicepresidente per gli anni 2007-2008. È relatore abituale ai convegni internazionali del Forum Pubblico Mondiale – Dialogo di Civiltà. Ha insegnato per anni nelle Università di Perugia e L’Aquila. Ha tenuto corsi per l’ICE (Istituto per il Commercio Estero) in varie nazioni, tra cui Uzbekistan, Cina, India, Libia, Argentina.

NICOLA MELIS: “Il Mediterraneo come luogo di scambio nella storia”

Nicola Melis è docente di Storia e Istituzioni della Turchia contemporanea, in servizio come ricercatore presso il Dipartimento Storico Politico Internazionale dell’Età moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi di Cagliari. È specializzato in storia dell’Impero ottomano, con particolare riguardo per le aree mediterranee e africane. È socio dell’Istituto per l’Oriente “Carlo Alfonso Nallino” e associato al Cnr-Isem (Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea). È membro del comitato delle riviste scientifiche Oriente Moderno e Eurasian Studies (Roma/Cambridge) e segretario di redazione della rivista Cooperazione Mediterranea. Collabora con la rivista Il Mulino e l’Isprom (Istituto di Studi e Programmi per il Mediterraneo).

SALVATORE SANTANGELO: “La politica estera del Berlusconi IV”

Salvatore Santangelo è nato a L’Aquila nel 1976. Giornalista professionista, ha partecipato a diversi volumi collettivi, come Dizionario del Mondo Fantastico (Milano, Bompiani, 2003) e Teocrazia tra Modernità e Tradizione (Roma, Settimo Sigillo, 2003). Nel 2005 ha pubblicato Frammenti di un Mondo Globale (Nuove Idee) e nel 2007 Le Lance Spezzate (Nuove IDee).
Attualmente dirige il centro studi della Fondazione Nuova Italia ed è direttore di Theorema – Rivista Italiana di Sicurezza, Geopolitica e Intelligence.

MARCELLA TRAMATZU: “La politica energetica dell’Italia nel Mediterraneo

Marcella Tramatzu è assegnista di ricerca in Storia e Istituzioni dell’Africa Mediterranea presso il Dipartimento Storico Politico Internazionale dell’Età moderna e contemporanea dell’Università degli Studi di Cagliari. Conduce la ricerca sulle politiche europee per il Mediterraneo (cooperazione territoriale, transfrontaliera e decentrata) e sul ruolo della Regione Sardegna come trait d’union tra Europa e sponda sud del Mediterraneo; è socio di Africa – Centro di Studi Africani in Sardegna, all’interno del quale si occupa di Africa Mediterranea.


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