Parola chiave: Italia
Cina e Italia: la cooperazione economica e tecnologica
Registrazione video della conferenza “Cina e Italia: la cooperazione economica e tecnologica” (Modena, 7 maggio 2011). Relatori: Tiberio Graziani (IsAG, “Eurasia”), Yin Jun (Ambasciata Cina), Fabio Mini (generale E.I.), Alida Bellosi (CNR), Stefano Prampolini (commercialista). Organizzazione: IsAG, Pensieri in Azione. L’evento rientra nel Ciclo 2010-2011 dei Seminari di Eurasia.
«Berlusconi rientrato nel solco della tradizione diplomatica italiana»: D. Scalea all'IRIB
Il nostro redattore Daniele Scalea è stato intervistato giovedì 28 aprile da “Radio Italia”, emissione italiana dell'IRIB, a proposito della decisione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di utilizzare velivoli italiani per missioni di bombardamento contro la Libia. Segue la trascrizione integrale dell'intervista, che può essere riascoltata tramite la registrazione incorporata in questa pagina.
La Libia e la nuova Divisione Imperiale dell'Africa
I piani per attaccare la Libia erano pronti da molto tempo. La macchina da guerra imperiale di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Italia, e dei loro alleati della NATO, è coinvolta in una nuova avventura militare analoga alle vicende che portarono alle guerre contro la Jugoslavia e l'Iraq. La macchina da guerra è stata mobilitata sotto la copertura dell'"intervento umanitario".
"L'Italia conta? Molto poco"
A p. 15 de "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 21 aprile scorso è comparso il seguente articolo, a firma Manlio Triggiani, che presenta il numero 2/2010 di "Eurasia": Italia: 150 anni di una piccola grande potenza. Il numero, per chi lo desiderasse, è ancora disponibile per l'acquisto. Cogliamo l'occasione per ricordare un'offerta riservata ai nostri abbonati, valida ancora per pochi giorni.
La strana parabola di South Stream
La competizione tra Nabucco e South Stream è destinata a intensificarsi. Nondimeno, l’evoluzione di South Stream da joint-venture bilaterale a progetto genuinamente europeo smentisce coloro che vedevano in questo gasdotto il prodotto di una strategia russa per minare la coesione dell’Unione europea e nella rivalità con Nabucco una nostalgica battaglia geopolitica tra blocchi contrapposti. Le nuove iniziative russe non devono spaventarci: un mercato del gas dove le risorse sono abbondanti e le regole adeguate non subirà contraccolpi anche nel caso di crisi con un singolo fornitore.
Il voltafaccia in Libia è già costato 100 miliardi alle imprese italiane
L'Italia e' "il primo Paese europeo investitore in Libia" ma la scelta del governo "ha avuto come diretta ed immediata conseguenza il sostanziale blocco di ogni tipo di attivita' pianificata in seguito ad accordi intercorsi con il Governo Gheddafi". Di qui un "danno al sistema-Italia, comprensivo del blocco dell'import/export, e' oggi stimabile in oltre 100 miliardi di euro".
M. Ciancimino: "Gli USA dietro alla Mafia"
Massimo Ciancimino ha una idea netta della logica politica che muoveva il tutto in quegli anni, stragi comprese: quello "era vento che veniva d'Oltreoceano". In Italia c'era gente nel "Quarto livello" che sapeva quello che sarebbe avvenuto a Capaci e in via D'Amelio. Il "Quarto livello" poteva infatti anche essere l'ispiratore ma non si trattava di "quelli originali" perché quelli erano negli Usa.
Accordo di Schengen: quando molto dipende dall’ampiezza interpretativa
Persiste da mesi nel Mediterraneo una situazione tragica a livello umano e politico, che pone inevitabilmente l’Italia nell’esigenza di fronteggiare in tempi rapidi un’emergenza data dal peculiare status di Paese euro mediterraneo. Come è noto, questi giorni vedono i ministri degli Interni italiano e francese sfidarsi in un aspro dibattito circa le posizioni assunte dai due Paesi relativamente all’accoglienza da offrire agli immigrati tunisini.
SVILUPPO E SOVRANITA'
Solo la scienza, ed uno spirito insieme prometeico, realista e rivoluzionario ci potranno, forse, salvare. E' anche per questo che, nell’attuale fase storica, vogliamo la sovranità dell'Italia dall’Impero USA. Per difendere i nuovi poli in ascesa del mondo e la spinta modernizzatrice in sempre più ampi strati della popolazione mondiale; per offrire, anche noi, il nostro contributo a questa decisiva, grande sfida.
La collocazione internazionale dell'Italia
Di fronte alla sfida che proviene (inaspettatamente) dal mondo arabo, ma anche da quelle che derivano dalle dinamiche di un modo sempre più multipolarizzato e globalizzato, l’Italia ha l’opportunità di operare un significativo ri-orientamento che le permetterebbe di acquisire una credibilità non solo a livello nazionale, ma anche a livello internazionale. Tale ri-collocazione non è possibile se non avviene secondo due profili: quello geografico e quello storico.