Parola chiave: Michel Aflaq
IL GEN. SOLEIMANI E LE MILIZIE CRISTIANE IN SIRIA
In una recente intervista apparsa sulle colonne del sito di informazione russo Sputnik, Monsignor George Abu Khazen, Vescovo latino di Aleppo, ha lanciato un...
L’origine delle minacce alla Siria, ultimo baluardo del nazionalismo arabo
Il progressivo acuirsi della tensione all'interno del mondo arabo ha inoppugnabilmente conferito alla religione - in specie dall'11 settembre 2001 in poi - un ruolo cruciale nello scatenamento dei conflitti ed esaltato una presunta incompatibilità fra civiltà islamica e civiltà occidentale sostenuta in tempi non sospetti dal celebre politologo Samuel Huntington. Tuttavia, ciò che Huntington e i numerosi propugnatori dello scontro di civiltà si sono guardati dal considerare, è un altro fattore: il nazionalismo arabo.
Michel Aflaq, La resurrezione degli Arabi
Il panarabismo delineato da ‘Aflaq resta ancora oggi una delle dottrine politiche più raffinate mai elaborate nel mondo arabo. E l’importanza di un suo recupero, di un ritorno agli ideali che ne furono all’origine, appare tanto più importante quanto più incombono le minacce vecchie e nuove con cui i popoli arabi continuano a dover fare i conti. L’antico colonialismo ha semplicemente cambiato maschera, sostenuto dall’imperialismo del capitale apolide che si serve di suoi fiduciari locali: coloro che il Ba‘ath definiva gli esponenti della reazione araba, capeggiata dal regime dell’Arabia Saudita e dalle monarchie petrolifere del Golfo. Senza scordare naturalmente il progetto sionista, che ‘Aflaq individuò sin dai suoi primordi come una minaccia decisiva con cui era impossibile scendere a compromessi. Dall’Introduzione di Alessandro Iacobellis