L’asse Cina-Russia-Iran della SCO si candida come alternativa al controllo statunitense delle risorse mondiali
Press TV – 2009/10/15
L’Iran s’è offerto di rafforzare il suo ruolo di fornitore di energia e di via di transito per gli Stati membri della Shanghai Cooperation Organization (SCO). “Teheran è pronta a fornire ai membri del SCO energia e accesso alle acque libere”, ha detto il Primo Vice-Presidente dell’Iran, Mohammad-Reza Rahimi, al segretario generale dell’organizzazione, Bolat Nurgaliyev, a Pechino. Rahimi ha detto che l’Iran potrebbe tentare di aumentare il livello della sua cooperazione con la SCO, tanto più che il mondo si trova ad affrontare il tentativo, da parte degli Stati Uniti, di ottenere il controllo unilaterale sulle riserve energetiche mondiali.
In risposta alle parole del vice-presidente iraniano, Nurgaliyev ha definito importante il ruolo della Repubblica islamica nel fornire energia e un corridoio di transito ai membri dell’organizzazione. Rahimi era nella capitale cinese per partecipare al vertice SCO, che ha riunito nella Grande Sala del Popolo gli inviati di Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan, Mongolia, India, Iran, Pakistan e Afghanistan.
La SCO è un’organizzazione intergovernativa fondata a Shanghai nel 2001. Nel quadro della SCO, gli Stati membri s’impegnano a una ampia gamma di collaborazioni economiche, politico e di sicurezza.
L’Iran a far parte dell’organizzazione, come Stato osservatore, dal 2005.
La Russia pronta ad abbandonare il dollaro nel commercio di gas e petrolio con la Cina
RIA Novosti – 2009/10/14
PECHINO – La Russia è pronta a considerare l’uso delle monete nazionali di Russia e Cina, al posto del dollaro, nel settore energetico (petrolio e gas) dei loro rapporti bilaterali, ha detto il primo ministro Vladimir Putin. Il premier, attualmente in visita a Pechino, ha detto che una decisione definitiva sulla questione può essere presa soltanto dopo una approfondita analisi da parte degli esperti. “Ieri, le società energetiche, in particolare la Gazprom, hanno sollevato la questione dell’uso della moneta nazionale. Siamo pronti a esaminare la possibilità di vendere le risorse energetiche in rubli, ma i nostri partner cinesi hanno bisogno di rubli per fare ciò. Siamo anche pronti a vendere in yuan”, ha detto Putin. Ha sottolineato che “ci dovrebbe essere un equilibrio”.
Martedì scorso, la Russia e la Cina hanno concordato le condizioni per le forniture di gas russo, per un livello pari a 70 miliardi di metri cubi l’anno. La Cina importa dalla Russia anche petrolio. Il primo ministro russo ha detto che il problema sarà affrontato, tra gli altri, in una riunione dei ministri delle finanze della Shanghai Cooperation Organization (SCO), che sarà convocata entro la fine dell’anno, in Kazakistan. Il quotidiano britannico The Independent, della Gran Bretagna, ha segnalato che i funzionari russi avevano tenuto “riunioni segrete” con Stati arabi, la Cina e la Francia, sulla fine dell’uso del dollaro nel commercio internazionale del petrolio. I paesi stanno cercando di passare dal dollaro a un paniere di valute tra cui l’euro, lo yen giapponese, il cinese Yuan, l’oro e una nuova moneta unificata dei principali paesi arabi produttori di petrolio. The Independent ha detto le riunioni sono state confermate da fonti bancarie cinesi e arabe.
La Russia rinnova gli appelli a un mondo multipolare, e a un nuovo sistema di sicurezza europeo
RIA Novosti – 2009/10/14
Barvikha: la Russia continuerà a promuovere l’idea di creare un nuovo organismo di sicurezza pan-europeo, nonostante la decisione degli Stati Uniti di abolire i suoi piani sullo scudo antimissile nell’Europa centrale, ha detto il presidente russo. “Nonostante l’allentamento delle tensioni, la risoluzione di diversi problemi, e il riconoscimento di un ordine mondiale multipolare da parte dei principali attori internazionali, mi sembra opportuno istituire un tale sistema, e noi promuoveremo ulteriormente questa idea”, ha detto Dmitry Medvedev dopo i colloqui con il suo omologo ceco, Vaclav Klaus.
Medvedev ha proposto nell’estate del 2008 d’istituire una organizzazione che garantisca la pace in Europa, in cui nessuno Stato od organizzazione avesse il monopolio. Medvedev ha detto che le organizzazioni e blocchi esistenti, comprese l’UE, la NATO, l’OSCE e l’alleanza post-sovietica CIS, non sono in grado di affrontare tutte le questioni della sicurezza, e che i paesi europei hanno bisogno di un forum per discutere e affrontare le loro. Ha tracciato un parallelo con il gruppo delle 20 nazioni sviluppate e in via di sviluppo, il cui ruolo è diventato più importante dall’inizio della attuale crisi economica mondiale.
Parlando alla conferenza stampa con Medvedev, Klaus ha accolto con favore il disgelo nelle relazioni Russia-USA e la fine della disputa sul previsto radar nella Repubblica Ceca e della base missilistica in Polonia. Mosca ha esaminato i piani di una minaccia alla propria sicurezza. “Sento le tensioni sono placarsi. Sono felice di questo”, ha detto Klaus.
Le relazioni Russia-Cechia erano tese per il consenso di Praga ad ospitare il radar.
Traduzione di Alessandro Lattanzio
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