Fonte: http://noticias.univision.com
Non ci sarà costruzione di una centrale
Il governo cileno assicurò che l’accordo di cooperazione nucleare firmato con gli Stati Uniti sarà solo di aggiornamento tecnico e non punterà alla costruzione di una centrale nucleare.
L’ accordo è stato sottoscritto tra il cancelliere Alfredo Moreno e l’ ambasciatore statunitense Alejandro Wolff alla vigilia della visita del presidente Barack Obama in Cile.
Il ministro dell’ Energia, Laurence Golborne, presente alla cerimonia realizzata in cancelleria, ha affermato che l’uso del nucleare per generare energia “è stato escluso da parte del presidente Sebastiàn Piñera da molto tempo”.
Golborne ha escluso che l’ accordo “sia un passo in avanti” verso l’ installazione di una centrale nucleare e ha sostenuto che si tratta di un progresso nell’aggiornamento e nella conoscenza scientifica dei cileni. Ha aggiunto che l’ intenso dibattito che è iniziato in Cile, accentuato dalla minaccia di una crisi nucleare in Giappone, è artificiale in quanto il “Cile non ha un programma di costruzione né di sviluppo di centrali nucleari, né ha nessun programma specifico di sviluppo su questa linea”.
Ha reiterato che una decisione in questo senso non sarà adottata durante il mandato del governo attuale, che si concluderà nel 2014.
Ambientalisti criticano l’ accordo
Golborne, che il mese passato ha firmato un accordo simile con la Francia, ha detto che questi accordi, come altri firmati con l’Argentina, stabiliranno sistemi di scambio di informazioni e l’invio di tecnici cileni per il loro aggiornamento. Da parte sua, il cancelliere Moreno ha segnalato che il Cile conta con due centri di indagine nucleare a Santiago per i quali c’è il bisogno di conoscere meccanismi di maggiore sicurezza.
Gli ambientalisti cileni hanno criticato l’ accordo e hanno espresso il timore che nasconda l’interesse di imprese statunitensi a costruire centrali nucleari in Cile. Anche gli oppositori del centrosinistra hanno espresso contrarietà all’eventuale uso di energia nucleare nel paese. L’ex presidente di sinistra Ricardo Lagos, che ha ammesso di essere stato a favore dello studio dell’energia nucleare, venerdì ha detto a Radio Cooperativa che dopo il terremoto e lo tsunami in Giappone “c’è un prima e un dopo” in materia nucleare.
Nella cerimonia nella quale è stato firmato l’ accordo nucleare sono stati anche sottoscritti altri sette accordi di cooperazione in educazione, emergenza in caso di disastri, cultura e ambiente.
(Traduzione di Alfredo D’Alessandro, Dottore in Giurisprudenza – Università degli studi di Roma Tor Vergata)
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