Il 16 marzo 2025 il sito ufficiale della comunità ebraica di Milano ha confermato una notizia che circolava da tempo ed era stata ripresa da alcune testate[1], tra cui “La Stampa”[2] e “Il Foglio”[3]: “un ebreo italiano residente in Israele [Ugo Luzzati, ndr] ha sviluppato il progetto Baita per accogliere [in provincia di Vercelli, ndr] i tanti israeliani che stanno lasciando il Paese. Nel 2024 più di 80 famiglie si sono trasferite [in Valsesia, ndr] e 400 di loro sono soci del Progetto”[4]. Ma l’interesse per il progetto Baita è molto più ampio: il 16 maggio 2023 era sorto il gruppo Facebook “Vita in Valsesia” (in italiano e in ebraico), che conta più di undicimila membri.

L’immobiliarista Gianni Tognotti, vicepresidente del progetto Baita, riceve numerose richieste: “Si innamorano del posto, del verde e della vita tranquilla, le piste da sci sono una sorpresa inaspettata. Cercano preferibilmente case indipendenti con un bel terreno intorno, meglio se lontane da altre proprietà. E qui c’è l’imbarazzo della scelta”[5].

Il sindaco di Varallo Sesia, Pietro Bondetti, è entusiasta di veder arrivare tante “persone con un grado alto di istruzione, professionisti, manager, diplomatici che vogliono integrarsi e trovano l’accoglienza delle persone che li hanno presi a ben volere. Sono benestanti e fanno girare l’economia che certo non guasta. Prima del loro arrivo era una zona a rischio desertificazione demografica. Oggi siamo rinati”. Meno entusiasta don Roberto Collarini, parroco della cittadina: “Si rischia di avere a che fare con una comunità chiusa”[6].

L’insegnante di ebraico, alla quale è stata affidata una classe di trenta alunni, dichiara: “Stiamo aprendo la prima succursale italiana di liceo per nomadi digitali, già funzionante negli Stati Uniti, e in molti altri paesi europei. Pensiamo a un polo accademico che si occupi di cyber security e Intelligenza artificiale, in cui noi israeliani siamo fortissimi. Stiamo facendo arrivare i primi medici israeliani. Molto spesso negli ultimi anni qui i concorsi sono andati deserti e ci sono diversi posti vacanti negli ospedali della zona. Insieme, penso che possiamo rendere ancora più bella la Valsesia”[7].

Da non trascurare, infine, il fatto che, oltre al verde, alla vita tranquilla e alle piste da sci, “sul fiume Sesia è accertata la possibilità di trovare oro”[8].

Ma agli israeliani piace anche il mare. Stando a quanto informava “Repubblica” il 24 settembre 2025, nel sito di un’agenzia immobiliare israeliana “molto ben collegata con imprese in grado di edificare costruzioni”[9] si poteva leggere un brano relativo al Salento: “Orit [Orit Lev Marom, la dirigente dell’agenzia, attiva sia in Israele sia negli USA, ndr] ha spostato la sua attenzione sulle opportunità immobiliari in Italia. Ha co-fondato Coral 37, una società dedicata ad aiutare gli investitori ad acquisire immobili di pregio nel Salento, nel Sud Italia. Uno dei suoi progetti più ambiziosi è la ‘Colonia Israeliana nel Salento’, una visione per una comunità agricola e turistica autosufficiente in cui le famiglie israeliane possano stabilirsi, coltivare il proprio cibo e sviluppare strutture educative e sanitarie condivise”[10]. Nel sito, riferiva l’articolo di “Repubblica”, compaiono fotografie che ritraggono l’imprenditrice a Santa Caterina, marina del Comune di Nardò a due passi da Santa Maria al Bagno, che nell’immediato dopoguerra fu “luogo di ritrovo e rinascita per migliaia di ebrei in fuga dall’Europa in fiamme. Il famoso Camp 34, infatti, è stato per alcuni anni il trampolino dei profughi vero Israele e verso le nuove e tante ‘patrie’ degli ebrei sopravvissuti alle persecuzioni”[11].

La reazione dei pugliesi non è stata affatto positiva: “la donna – si legge in un altro sito – è stata investita da una vera e propria bufera, tra minacce e insulti. Anche perché la società è stata fondata insieme a Yoel Ben Assayag, secondo Pressenza ‘noto per il sostegno al genocidio di Gaza’”[12]. L’imprenditrice, che ha parlato di un “equivoco” nato dal fraintendimento del termine inglese colony, ha deciso di portare il caso davanti al tribunale di Lecce, denunciando “un’ondata di antisemitismo che ha generato un’escalation di minacce dirette alla mia sicurezza fisica”[13].

Un’altra zona marittima gradita agli israeliani è la Costa Smeralda. In seguito ad un collegamento aereo diretto appositamente istituito con Tel Aviv, più di cento militari dell’IDF sono giunti all’aeroporto di Olbia, spacciati per dipendenti della compagnia telefonica Cellcom Israel bisognosi di una “vacanza di decompressione”[14] (sic). Gli albergatori del Mangia’s Santa Teresa Sardinia, Curio Collection by Hilton, una struttura a cinque stelle ubicata a Santa Teresa di Gallura, hanno dichiarato alla stampa che metà del lussuoso resort era occupato da almeno un centinaio di israeliani tra i venti e i trent’anni, costantemente protetti dalla polizia italiana in quanto “obiettivi sensibili”. “Non sono turisti normali, si muovono in gruppo come una squadra, arroganti e spesso molesti. Ogni sera fanno scorte di alcol, urlano, insultano. Segni di stress di guerra, dicono”[15].

Contro la loro presenza, sono state organizzate proteste davanti alla struttura turistica e all’aeroporto di Olbia, mentre la storica scritta “Costa Smeralda”, incisa sulla roccia che accoglie i visitatori all’ingresso del celebre tratto costiero nel nord-est della Sardegna, è stata coperta da una colata di vernice rossa.

“Vacanze defatiganti” (sic) sono state garantite dal governo italiano ai militari dell’entità sionista anche nelle Marche: alle Grotte di Frasassi, sulla riviera del Conero, a Fermo ed a Porto San Giorgio. I militari sionisti, arrivati in gruppi tra le dieci e le venti persone, sono stati accolti in strutture private, per non dare troppo nell’occhio, senza che i sindaci delle località interessate venissero preventivamente informati. Secondo “Il Messaggero” si trattava di turisti con particolari esigenze di riservatezza, che “vengono presentati agli albergatori con nomi di fantasia e solo all’ultimo con quello reale, al momento della registrazione”[16]. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha confermato che sono stati disposti servizi di prevenzione e vigilanza durante le visite e le uscite dei militari ospitati, ovviamente “per prevenire atti di antisemitismo”[17].

La prevenzione di paventati “atti di antisemitismo” è stata garantita anche a Parma, il 21 settembre 2025, dalla collaborazione delle forze dell’ordine indigene con agenti del Mossad. Ciò è servito a tutelare l’incolumità di un ospite d’eccezione, invitato dal Comune di Parma a parlare alla cittadinanza dal palco del Festival di Open: nientemeno che l’ex primo ministro sionista Ehud Olmert, quello che il 27 dicembre 2008 diede l’avvio all’operazione denominata “Piombo fuso”, durante la quale l’esercito israeliano fece uso di fosforo bianco contro la popolazione civile di Gaza[18]. Il giorno successivo la deputata Stefania Ascari (Movimento Cinque Stelle) ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno, invitandolo a fornire spiegazioni su “quella che appare come l’ennesima dimostrazione dell’atteggiamento supino del governo italiano nei confronti di Israele”[19].

Agenti del Mossad, cecchini israeliani appostati sui tetti e ausiliari italiani[20] hanno impedito eventuali “atti di antisemitismo” anche a Udine, dove il 14 ottobre 2025 la squadra di calcio dello Stato ebraico ha giocato contro la nazionale italiana nonostante le proteste dei cittadini. La “Gazzetta dello Sport” aveva divulgato la notizia dell’intervento del Mossad già una settimana prima: “Il ministro Matteo Piantedosi è in contatto con le autorità di Tel Aviv per garantire un’accoglienza serena alla nazionale israeliana, che sarà sorvegliata sul nostro territorio da una pattuglia di agenti del Mossad, l’agenzia d’intelligence del Paese conosciuta in tutto il mondo”[21].

Nonostante l’imbarazzata smentita del Dipartimento di Sicurezza, che ha negato “la presenza di servizi di intelligence stranieri a Udine, in occasione della partita di calcio Italia-Israele”, la consigliera regionale di Alleanza Verdi e Sinistra, Simona Pellegrino, ha chiesto in una nota “quale mandato sia stato concesso dalle istituzioni italiane al Mossad” e quali siano “le regole d’ingaggio”, ricordando che già il 21 settembre, in occasione della visita dell’ex premier israeliano Olmert a Parma, la gestione dell’ordine pubblico era stata affidata al Mossad[22].

Benché il Dipartimento di Sicurezza abbia smentito la presenza di servizi segreti stranieri durante l’evento calcistico di Udine, la costante azione del Mossad in Italia è nondimeno un dato di fatto, confermato da altri episodi.

Secondo un’inchiesta avviata dalla Procura di Milano nel novembre 2024, la società Equalize srl, guidata dall’ex presidente della Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali e dall’ex funzionario di polizia Carmine Gallo[23], grazie alla collaborazione di Samuele Calamucci e di altri pirati informatici avrebbe creato un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di dati sensibili e di informazioni illecite. Samuele Calamucci ha rivelato di aver collaborato con due agenti del Mossad che nel febbraio 2023 si sono presentati come legali di uno studio inglese con sede a Tel Aviv e hanno richiesto informazioni sulle proprietà di cittadini russi con proprietà in Italia e in Europa, informazioni da trasmettere a uno studio di New York per l’emissione di sanzioni economiche. Dall’interrogatorio di Calamucci è risultato inoltre che attraverso una società maltese gli israeliani pagavano l’ex carabiniere del Ros Vincenzo De Marzio, figura chiave nell’indagine. I pirati informatici coinvolti nel caso di spionaggio avrebbero riferito di aver ricevuto offerte di lavoro dagli agenti israeliani per un progetto da un milione di euro. Dall’indagine è emersa l’esistenza di un archivio contenente oltre 800.000 informazioni riservate, tra cui dati sul presidente del Senato Ignazio La Russa e sulla sua famiglia, nonché la posta elettronica intestata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le informazioni raccolte, provenienti da banche dati come Sdi, Siva, Serpico, Punto Fisco e Anagrafe nazionale, sarebbero state “camuffate” come informazioni legittime per occultare la loro origine illecita e sarebbero state usate per ricatti, estorsioni o per fornire vantaggi competitivi a grandi aziende e studi legali[24].

Un altro episodio interessante è quello verificatosi il 28 maggio 2023, quando in una bufera sul Lago Maggiore, in corrispondenza del litorale di Sesto Calende, naufragò una “casa galleggiante“ (la Goduria) che recava a bordo ventitré passeggeri, benché ne potesse ospitare quindici al massimo. Le vittime furono quattro: la moglie del comandante dell’imbarcazione, i due agenti dei servizi segreti italiani Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, l’agente del Mossad Shimoni Erez.

La presenza di agenti del Mossad in compagnia di quelli italiani è stata confermata da una targa commemorativa del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, che descrive la morte dei due agenti italiani come avvenuta “nel corso dello svolgimento di una delicata attività operativa con Servizi Collegati Esteri”[25] – e non durante “un ritrovo tra conoscenti per una festa di compleanno”[26], come si era cercato di far credere inizialmente. La missione in cui gli agenti italiani erano impegnati coi colleghi israeliani a bordo della “casa galleggiante” si svolgeva in un’area che includeva il Piemonte, la Lombardia e la vicina Svizzera.

Non è dato sapere di che missione si trattasse.


NOTE

[1] Matteo Pria, In un anno arrivate in Valsesia 40 famiglie israeliane. Il Progetto Baita al lavoro tra integrazione e ripopolamento della valle, https://notiziaoggi.it, 21 luglio 2024.

[2] Matteo Pria Falcero, Quaranta famiglie in fuga da Israele accolte in Valsesia: “Qui ricominciamo a lavorare e studiare”, “La Stampa”, 22 luglio 2024.

[3] Manila Alfano, Così gli ebrei ripopolano la Valsesia, “Il Foglio”, 8 marzo 2025.

[4] Pietro Baragiola, Valsesia, la “Terra Promessa” in provincia di Vercelli, è la nuova casa degli israeliani in fuga dal conflitto, “Bet Magazine Mosaico”, www.mosaico-cem.it, 16 marzo 2025.

[5] M. Alfano, art. cit.

[6] M. Alfano, art. cit.

[7] M. Alfano, art. cit.

[8] M. Pria, Quando in Valsesia c’era la corsa all’oro. Viaggio tra le costruzioni nella zona di Alagna: secondo gli esperti nelle cavità delle montagne ci sarebbe ancora “materiale interessante, “La Stampa”, lastampa.it/vercelli, 17 giugno 2016.

[9] Biagio Valerio, “Costruiamo una colonia in Salento”, il progetto di un’immobiliarista israeliana cerca investitori, “la Repubblica”, bari.repubblica.it, 24 settembre 2025.

[10] B. Valerio, art. cit.

[11] B. Valerio, art. cit.

[12] Redazione Web, Coral 37, il progetto per una «Colonia Israeliana nel Salento» fa scoppiare la polemica. L’imprenditrice Orit Lev Marom: «Un equivoco», leggo.it, 3 ottobre 2025.

[13] Redazione Web, art. cit.

[14] “Il Giornale d’Italia”, 10 settembre 2025.

[15] “Il Giornale d’Italia”, 8 settembre 2025.

[16] Alessandro D’Amato, I soldati israeliani in vacanza in Sardegna e nelle Marche: «Una “decompressione” da Gaza», open.online, 8 settembre 2025.

[17] Militari israeliani in vacanza nelle Marche, Piantedosi: “Sorvegliati per prevenire atti di antisemitismo”, adnkronos.com, 10 settembre 2025.

[18] “Innalzate le misure di sicurezza in piazza Garibaldi per l’incontro nel pomeriggio con Ehud Olmert. Tutti gli accessi alla piazza sono stati transennati e le forze dell’ordine hanno fatto da filtro a ogni persona che entrava in piazza. Completamente transennata anche l’area attorno al palco. Presenti in piazza anche diversi agenti del Mossad che hanno collaborato con le forze dell’ordine italiane per garantire la massima sicurezza” (Piazza completamente transennata: agenti del Mossad in supporto alle forze dell’ordine. E da piazzale Picelli la manifestazione Pro Pal, https://www.gazzettadiparma.it, 21 settembre 2025).

[19] Ascari (M5s): “Agenti del Mossad a Parma? Il governo spieghi”, https://www.gazzetta diparma.it, 23 settembre 2025.

[20] “È confermata la presenza degli agenti del Mossad, che scortano ovunque i membri della squadra. A proposito: a presidiare l’albergo dove dorme la nazionale israeliana, oltre ai due posti di blocco e a una robusta rete di protezione che ha obbligato il benzinaio della strada a chiudere la propria stazione di servizio, c’era anche un cecchino sul tetto. E altri vigileranno dall’alto allo stadio nelle ore della partita, insieme agli elicotteri delle nostre forze dell’ordine che già volano su Udine da due giorni” (Roberto Maida, Il Mossad, il corteo Pro Pal, pochi tifosi e i cecchini sui tetti. Udine si prepara a Italia-Israele, https://www.gazzetta.it, 13 ottobre 2025). “Negozi chiusi, cecchini israeliani sui tetti, controlli capillari e Zona rossa intorno al Bluenergy Stadium. (…) In giro si vedono più militari che civili. Sono circa 1.000 gli agenti impiegati, tra il centro città e la zona dello stadio. C’è anche l’esercito a rinforzare la vigilanza, oltre agli 007 del Mossad che sorvegliano l’albergo dove alloggia la nazionale israeliana” (R. Maida, Udine, città fantasma: più militari che civili. Stadio blindato, attesa per i Pro Pal,  https://www.gazzetta.it, 14 ottobre 2025).

[21] R. Maida, Italia-Israele ad alta tensione: Udine già in allerta per le proteste pro Palestina. Per martedì prossimo  la città è pronta a blindarsi. Gli israeliani saranno seguiti dal Mossad. Solo 4.000 biglietti venduti, https://www.gazzetta.it, 6 ottobre 2025.

[22] Andrea Vardanega, “Il Mossad scorterà la nazionale israeliana”, ma il Dipartimento di sicurezza smentisce, rainews.it, 6 ottobre 2025.

[23] Gloria Ricci, Era agli arresti domiciliari: disposta l’autopsia, tg.la7.it, 9 marzo 2025.

[24] Inchiesta hacker: contatti con 007 Israele e mandato da Chiesa. Dossier anche su Jacobs, lastampa.it, 29 ottobre 2024; Inchiesta hacker, De Marzio e Calamucci incontrarono persone legate a 007 israeliani, tgcom24.mediaset.it, 30 ottobre 2024; Da Milano al Mossad – Il legame israeliano nello scandalo di spionaggio in Italia, https://palestinechronicle.com, 1 novembre 2024; Il Mossad implicato nello scandalo di spionaggio in Italia, https://www.opiniojuris.it, 2 novembre 2024.

[25] Dalla biografia di Claudio Alonzi (1960-2023) pubblicata nel sito sicurezzanazionale.gov.it.

[26] Naufragio sul Lago Maggiore: a bordo c’erano venti 007 italiani e israeliani. Indagato lo skipper, rainews.it


Questo articolo è coperto da ©Copyright, per cui ne è vietata la riproduzione parziale o integrale. Per maggiori informazioni sull'informativa in relazione al diritto d'autore del sito visita Questa pagina.