Un analista militare americano sostiene che Israele, utilizzando le sue risorse internazionali per lanciare attacchi terroristici “false flag” contro alcuni obiettivi, sta facendo cadere i sospetti sull’Iran e sia deciso a fare in modo che gli USA attacchino la Repubblica Islamica fomentando così la Terza Guerra Mondiale. Questo è quanto riportato a Press TV.
“Stiamo assistendo allo sviluppo di un piano, studiato a Tel Aviv, che utilizzando “risorse” in giro per il mondo, sia destinato a culminare in un attacco “false flag” già progettato, che Israele, grazie alla sua vasta influenza nei media, potrebbe usare per creare un’atmosfera propizia ad un attacco all’Iran da parte degli USA”.
Questo è quanto dichiarato da Gordon Duff in un articolo pubblicato sul sito di Press TV.
Ha aggiunto, inoltre, che l’Iran è già da molti anni un bersaglio della politica guerrafondaia degli USA e di Israele, come scritto dall’autore inglese H.G. Wells nel suo libro La Guerra dei Mondi.
L’analista ha sottolineato come l’Iran in questi anni sia stato un bersaglio non solo delle vessazioni e delle intenzioni criminose di Israele, degli USA o della NATO, ma anche dell’Arabia Saudita, degli Emirati Arabi Uniti e del Bahrein.
In merito al recente attentato raffazzonato contro la Segretaria di Stato degli Stati Uniti, Hillary Clinton, durante la sua visita in Israele e al successivo attentato in Bulgaria contro un bus di turisti israeliani, l’autore sostiene che questi attacchi sono stati progettati da Israele, al fine di incriminare l’Iran e volgere l’opinione pubblica mondiale contro di esso.
“Gli insiders a Washington credono che il tentativo di assassinio della Clinton sia in parte stato causato da una reazione eccessiva in merito alle voci sull’organizzazione musulmana di spionaggio e l’attuale “tracollo” della politica Israeliana. Violenza e attentati sono e sono sempre stati la norma in Israele”.
Duff ha aggiunto che “Se la Clinton fosse stata uccisa, l’Iran sarebbe stato immediatamente incolpato: un attacco in stile “Hezbollah”, le stesse accuse che sta muovendo Israele in merito all’attacco in Bulgaria, la settimana precedente”.
L’analista ha aggiunto che la situazione nel Golfo Persico mostra come Israele e gli USA stiano preparando uno scenario nel quale lo scontro sia inevitabile, nonostante non ci siano ragioni per le quali l’Iran possa volere un conflitto.
“Così mentre il Golfo Persico attende un nuovo gruppo da battaglia per portaerei attorno alla gigantesca USS Stennis e la regione comincia a riempirsi di preparativi militari… Le probabilità di un “incidente” che possa portare ad un successivo conflitto sono sempre più grandi.”
“Israele crede che un attacco all’Iran potrebbe procurargli una “copertura”, per rimettere le cose “a posto” e riottenere il controllo… Dobbiamo solo attendere che qualcos’altro venga sacrificato, un locale pieno di Americani in Bahrein, o una nave Americana che vada contro ad una mina” ha dichiarato Duff.
L’analista conclude dicendo: “Quando troppe cose succedono durante un periodo di tempo critico, ma non esteso, chi è in grado di riconoscere determinati “schemi” utilizzerà di meno il termine “coincidenza”, di contro impiegando”orchestrato”, definizione che calza perfettamente alla situazione.
(Fonte: News – Traduzione di Marco Nocera)
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