Fonte:Infopal
La Guida della Rivoluzione islamica iraniana, l’Ayatollah Sayyed Ali Khamenei, durante un incontro con il Capo dell’ufficio politico di Hamas Khaled Meshaal, tenutosi domenica 15 dicembre, ha dichiarato che l’Entità Sionista riceverà una sonora sconfitta in caso di un nuovo attacco contro la Striscia di Gaza.
Egli ha lodato la fermezza e la resistenza del popolo palestinese, in tutti i gruppi della Resistenza, tra cui vi è Hamas, ribadendo che la salvezza della Palestina passa per la resistenza e la fermezza, da praticare sempre rivolti a Iddio Onnipotente.
Khamenei ha descritto il futuro della “questione palestinese” come “luminoso” ed ha invitato alla speranza, nonostante tutte le difficoltà, le ingiustizie e i crimini commessi contro il popolo palestinese, sottolineando la realizzazione della promessa Divina della “vittoria dei credenti”, ovvero coloro che credono in Allah e “compiono il sacro sforzo lungo il cammino che conduce a Lui”.
Egli ha poi affermato: “Gli accadimenti in Palestina vanno valutati in maniera ambivalente: la prima cosa da valutare è la fermezza e la resistenza del popolo di Gaza nelle circostanze più buie e dure, la seconda è il tradimento – apparente o meno – di alcuni arabi-musulmani”.
L’Ayatollah Khamenei ha elogiato la fermezza dei leader di Hamas davanti alle pressioni, alle minacce e alle trame politiche. Egli ha poi aggiunto che la Repubblica islamica iraniana ritiene “sua” la causa palestinese e che il sostegno alla Palestina è un “dovere religioso islamico”
Egli ha inoltre affermato che i tentativi dei nemici di neutralizzare la posizione dell’Iran sulla Palestina sono falliti miseramente; la “questione palestinese” è infatti una delle ragioni principali che stanno dietro l’ostilità contro la Repubblica islamica: “Se l’Iran allenta il suo interessamento verso la ‘questione palestinese’, gran parte di quest’ostilità diminuirà, ma l’Iran è fermo sulla sua posizione e non abbandonerà la causa palestinese”.
Egli ha poi ribadito il sostegno del popolo iraniano alla causa palestinese: “Lo stretto legame del popolo iraniano con la causa palestinese è dovuto all’Imam Khomeini”.
Khamenei ha anche evidenziato con veemenza che una volta che la “questione palestinese” sarà affrontata nella corretta maniera, molti dei problemi della nazione islamica saranno risolti. Egli ha quindi rilevato che le recenti minacce dell’Entità Sionista contro il popolo palestinese concernenti una “nuova aggressione contro Gaza”, anche se messe in pratica, falliranno, così l’Entità Sionista farà una brutta figura davanti al mondo intero.
Khaled Meshaal, presidente dell’Ufficio politico di Hamas, ha apprezzato la posizione coraggiosa della Guida della Rivoluzione islamica, del governo dell’Iran e del suo popolo nel sostegno ai palestinesi. Egli ha poi illustrato gli ultimi sviluppi sul terreno a Gaza e in Cisgiordania: “La resistenza è la scelta strategica di Hamas, dei gruppi della resistenza e dell’intero popolo palestinese”, ed ha aggiunto che Hamas non mostrerà mai alcun cedimento alle pressioni politiche o militari.
Egli ha poi detto che se gli occupanti dovessero dare seguito alle minacce, subirebbero una sconfitta più grave delle precedenti: “Il popolo dei credenti di Gaza ha ancora la forza di resistere, più di quanto ha dimostrato nella guerra dei 22 giorni”.
L’ex presidente del Parlamento iraniano: “L’unità di sciiti e sunniti è il motivo principale della vittoria contro gli occupanti”.
Gholam Ali Haddad Adel, ex presidente del Parlamento iraniano, in un discorso durante una cerimonia tenutasi il 15 dicembre a Beirut presso la “Assemblea dei sapienti musulmani”, ha detto che le potenze mondiali hanno progettato e lavorato per provocare conflitti e discordia tra sunniti e sciiti, ed ha perciò rimarcato l’importanza di attenersi all’unità panislamica di fronte alle cospirazioni e alle aggressioni.
Egli ha proseguito il suo discorso affermando che il nemico ha perso la battaglia contro l’Islam, ma ora sta cercando in diversi modi di dividere i musulmani, perciò vi è la necessità di unire tutti i sapienti musulmani in Libano perché ciò avrà un notevole impatto sui piani del nemico.
Dal canto suo, il presidente del Consiglio amministrativo dell’Assemblea, Shaykh Hassan Abdullah, ha dichiarato che “questa assemblea è quasi l’unico forum nel mondo islamico che riunisce sapienti sunniti e sciiti per i conseguimento di un medesimo scopo”.
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