L’Europa ci ha nuovamente rimesso la faccia e ha macchiato la sua reputazione, forse in maniera irreversibile a livello internazionale. Il tanto decantato “paradiso post-storico” europeo[1], con le sue intenzioni tutt’altro che pacifiche, ha scoperto la facciata di apparente indipendenza per mostrare il proprio status di “vassallo” nei confronti degli USA. La Casa Bianca comanda e l’Europa esegue, a quanto pare anche quando si tratta di perquisire con la forza uno spazio inviolabile, secondo le convenzioni di diritto internazionale[2], come l’aereo presidenziale di un paese sovrano. L’aereo presidenziale boliviano che trasportava il presidente Evo Morales, è stato obbligato ad un atterraggio in Austria dopo che si era diffusa la voce, tra l’altro falsa ed infondata, che sul mezzo viaggiasse il famoso Edward Snowden, l’ex collaboratore dell’NSA (National Security Agency) attualmente ricercato dal blocco occidentale, dopo aver divulgato il programma di intercettazioni che gli Stati Uniti d’America continuano a mettere in atto, anche a danno dei propri “alleati” oramai da diversi anni. L’Europa, sull’argomento intercettazioni, non ha fatto altro che levare una flebile voce di indignazione intrisa di ritrite affermazioni di sdegno, senza muovere un dito. Quantomeno da un’entità di stati realmente sovrani ci si aspetterebbe una reazione del tutto opposta a quella del servitore innanzi ad un padrone armato di frusta, ma come abbiamo potuto constatare non è stato affatto così. I telegiornali ed i vari mezzi d’informazione ufficiali sembrano già essersi dimenticati delle intercettazioni e del reale motivo per cui Snowden sia perseguitato dal presidente Obama. L’Europa si atteggia da serva nei confronti degli USA mantenendo un incondizionata e sprezzante mentalità colonialista da XIX secolo dinanzi alle giuste richieste di scuse da parte della Bolivia[3], offesa come nazione sovrana dall’atteggiamento vile di stati democratici che non ci hanno pensato due volte a negare il sorvolo dei propri spazi aerei all’aereo presidenziale di Morales. L’atteggiamento di Francia, Spagna, Italia e Portogallo probabilmente sarebbe stato stigmatizzato a livello internazionale anche nelle sedi ufficiali se si fosse trattato dell’Air Force One, ma sappiamo bene che questa è pura fantascienza. Lo sprezzante atteggiamento di sufficienza e la mentalità postcolonialista che porta a trattare gli stati “altri” come soggetti non alla pari, probabilmente un giorno costerà cara alle istituzioni europee e all’Europa intera, che con l’unico scopo di compiacere il proprio referente nordamericano, si vedrà completamente tagliata fuori dal nuovo mondo che sta nascendo in questi anni. L’Europa sembra non conoscere, e forse non vuole riconoscere, con ostinata convinzione la perdita della propria supremazia. I burocrati europei, forse, pensano di essere ancora padroni di qualcosa nel momento in cui eseguono certi ordini impartiti “dall’alto”, senza sapere che così facendo rendono se stessi e le nazioni che rappresentano “criminali” innanzi alla comunità internazionale. L’Europa sta perdendo i suoi buoni rapporti di vicinanza con i paesi del Medio e Vicino Oriente, sta perdendo l’opportunità di fare affari con la Russia, sta canzonando i BRICS e a quanto pare, ora si è giocata definitivamente anche la possibilità di essere vista di buon occhio dai paesi del Sud America, come hanno ricordato anche i presidenti Rafael Correa, Nicolas Maduro, Jose Mujica, Desi Bouterse e Cristina Kirchner che l’affronto non è rivolta solo alla Bolivia, ma a tutta l’America Latina[4]. Una magra figura per gli stati europei, che di questo passo si ritroveranno ad essere solo un “mercato” per la diffusione dei prodotti USA come vogliono gli accordi TAFTA, tacitamente firmati all’insaputa dei popoli d’Europa e definiti con la prospettiva della creazione di un “nuovo mondo”.[5] La domanda spontanea che tutti noi dovremmo porci è: questo nuovo mondo cosa porterà all’Europa e a tutti i suoi abitanti? La risposta, su tutti i fronti, sembra essere una sola: terra bruciata.
[1] http://phastidio.net/2003/04/28/robert-kagan-paradiso-e-potere-america-ed-europa-nel-nuovo-ordine-mondiale/
[3] http://www.repubblica.it/esteri/2013/07/05/news/datagate_morales_prospetta_chiusura_ambasciata_usa_in_bolivia-62422886/
[5] http://www.huffingtonpost.com/joseph-daul/the-transatlantic-partner_b_3280564.html
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