Mikis Theodorakis, il maggiore compositore greco moderno, ha 87 anni, una tempra e un coraggio ancora invidiabili.

Celebrato in tutta Europa negli anni Settanta per la sua opposizione al regime dei colonnelli, è poi caduto nel dimenticatoio dei benpensanti di ogni tendenza per le sue intemperanze poco gradite agli “occidentali”: oggi è in prima fila nella contestazione del superpotere finanziario che sta mettendo in ginocchio la Grecia, costituendo anche un movimento – Spitha, “la scintilla” – che ha lo scopo di “resistere direttamente alle pressioni di Stati Uniti, Fondo Monetario Internazionale e Unione Europea”. “La sovranità nazionale – osserva Theodorakis – viene ceduta alle potenze straniere”.

In un’intervista a To Vima denuncia : “Il loro programma di ‘salvataggio della Grecia’ aiuta solo le banche straniere, proprio quelle che, attraverso i politici e i governi al loro soldo, hanno imposto il modello politico che ha portato alla crisi attuale (…) Se gli Stati non si impongono sui mercati, questi ultimi li inghiottiranno”, per cui si rende necessario “un protezionismo che attui un controllo drastico della Finanza”.

Nessuna eco hanno avuto le sue parole nei grandi media europei. La sua definitiva “espulsione” dalle grandi tribune dell’informazione risale al 2004, allorché in un’intervista rilasciata ad Haaretz si espresse in modo scandaloso : “Invece di chiedersi cosa vi sia di sbagliato nella politica di Israele gli ebrei dicono che gli europei sono contro di loro per antisemitismo. E’ una reazione malata. E’ una reazione da psicopatologia del popolo ebraico : gli ebrei vogliono sentirsi vittime, ‘Lasciateci creare un altro ghetto’. E’ una reazione masochista, vi è un masochismo psicologico nella tradizione ebraica”.

Theodorakis precisò nella stessa intervista : “Gli ebrei hanno in mano la la Finanza mondiale; controllano le grandi banche, e spesso i governi”.

Lei personalmente ritiene che gli ebrei, la comunità ebraica internazionale, abbia il controllo delle banche, di Wall Street, dei media ?

E Lei afferma che, influenzando Bush, ha il controllo della politica mondiale ?

Dunque gli ebrei tirano le fila alle spalle di Bush ?
No, loro stanno davanti a lui”.

Un provocatore ieri come oggi, Mikis Theodorakis, e anche un personaggio simbolo della Grecia che non si arrende.

* Aldo Braccio è redattore di Eurasia


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Aldo Braccio ha collaborato con “Eurasia. Rivista di studi geopolitici” fin dal primo numero ed ha pubblicato diversi articoli sul relativo sito informatico. Le sue analisi riguardano prevalentemente la Turchia ed il mondo turcofono, temi sui quali ha tenuto relazioni al Master Mattei presso l'Università di Teramo e altrove. È autore dei saggi "La norma magica" (sui rapporti fra concezione del sacro, diritto e politica nell'antica Roma) e "Turchia ponte d’Eurasia" (sul ritorno del Paese della Mezzaluna sulla scena internazionale). Ha scritto diverse prefazioni ed ha pubblicato numerosi articoli su testate italiane ed estere. Ha preso parte all’VIII Forum italo-turco di Istanbul ed è stato più volte intervistato dalla radiotelevisione iraniana.