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Parola chiave: Italia

Lo stato di eccezione

Qualora il postulato di Carl Schmitt risulti valido e applicabile a qualsiasi situazione politica si evincerebbe il fatto che in Italia regna un sovrano assoluto, impersonato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale ha fatto leva sulle pesanti pressioni internazionali esercitate dai grandi organi informativi (The Economist, Wall Street Journal, ecc.) di riferimento dei poteri forti angloamericani (Gruppo Rothschild, Rockefeller, ecc.) per proclamare l’assodata “impotenza della normatività” comune e la conseguente apertura di uno stato di eccezione squisitamente politico.

La crisi del debito in Italia e la lezione argentina

La situazione che oggi vive l’Italia corrobora quella frase di Carl Marx: “La storia si ripete due volte, la prima volta come tragedia, la seconda come farsa”. L'Argentina ha già attraversato nei primi anni del secolo l'esperienza che oggi tocca all'Italia. L'Italia d'oggi rispecchia il fallimento argentino del 2001 e lo manifesta nel contenuto dei due piani di aggiustamenti.

Il "fallimento controllato" dell'Italia

I richiami alla “responsabilità” ed alla difesa del “interesse del paese”, che si susseguono in questi giorni, non bastano a coprire la triste realtà: che l'Italia sta per perdere quel poco controllo che le rimaneva su settori strategici per la forza e prosperità nazionale; che l'economia italiana sarà soffocata dall'esiziale combinazione di tassazione “scandinava” e servizi “all'americana”. Soprattutto, che un'alternativa c'era ma non è stata nemmeno presa in considerazione. È davvero per l'interesse dell'Italia, come si proclama a gran voce, che i nostri dirigenti stanno agendo in questi giorni?

Uzbekistan e Italia: i rapporti economici e culturali. Video e resoconto dell'evento

Nel pomeriggio di sabato 5 novembre scorso si è tenuto a Modena, presso la Sala Conferenze della Circoscrizione Centro Storico ed alla presenza di alcuni rappresentanti della Provincia, l'incontro "Uzbekistan e Italia: i rapporti economici e culturali", parte del Ciclo 2011-2012 dei Seminari di Eurasia. Sono intervenuti tra gli altri l'ambasciatore dell'Uzbekistan J. Ganiev e il presidente dell'IsAG e direttore di "Eurasia" T. Graziani. Proponiamo di seguito la registrazione video dell'evento ed il resoconto.

Opportunità di business in Uzbekistan

"Uzbekistan e Italia: i rapporti economici e culturali" è l'incontro curato dall'associazione "Pensieri in azione" e in programma a Modena sabato 5 novembre 2011 alle ore 15.30 presso la sala conferenze della Circoscrizione 1 Centro Storico, in piazzale Redecocca. Nuove opportunità di crescita economica offerte ancora una volta dal mondo asiatico. Con rinnovato interesse si guarda ora ad un paese dell’ex costellazione sovietica che risulta essere il secondo al mondo per la produzione di cotone grezzo, in cui cresce la produzione agricola, gli investimenti infrastrutturali, i rapporti economici con l’estero, oltre che ricco di materie prime: l’Uzbekistan.

Armenia, Italia e …rivolte arabe: intervista all'Ambasciatore armeno

Rouben Karapetian, dal 2009 ambasciatore della Repubblica d'Armenia in Italia, oltre che un esperto diplomatico è anche uno studioso poliglotta delle relazioni internazionali e del Vicino e Medio Oriente, con all'attivo diversi libri, decine d'articoli ed altre attività accademiche. Il direttore Tiberio Graziani, Matteo Pistilli e Giuliano Luongo l'hanno incontrato per “Eurasia”. Di seguito l'intervista che S.E. Karapetian ha gentilmente concesso.

L'ultimo messaggio di Gheddafi all'Italia

Ieri, 24 ottobre, il settimanale patinato francese "Paris Match" ha rivelato e pubblicato quello che si presume essere l'ultimo messaggio del colonnello Mu'ammar Gheddafi, Guida della Giamahiriya Libica, a Silvio Berlusconi e - per suo tramite - all'intero popolo italiano. Riportiamo di seguito la traduzione integrale della lettera del colonnello Gheddafi al presidente Berlusconi e all'Italia. Questa lettera, a quanto è dato sapere, non solo è stata mantenuta segreta dal Governo italiano, ma non ha avuto seguito in nessuna iniziativa italiana di mediazione o negoziazione per fermare la guerra.

"Il Democratico" intervista Daniele Scalea e Pietro Longo

Due giovani studiosi hanno provato a fare il punto della situazione con un saggio eloquentemente intitolato “Capire le rivolte arabe” (Avatar Editions). Daniele Scalea e Pietro Longo, questi i nomi degli autori, hanno una formazione accademica rispettivamente nel campo della storia e dell’arabistica; inoltre si occupano entrambi di geopolitica, in particolare per la rivista Eurasia, di cui sono redattori. Il saggio in questione si presenta di grande utilità per chiunque voglia orientarsi nella complessità dei rivolgimenti in corso nel mondo arabo, dal momento che analizza in maniera sintetica ma rigorosa le dinamiche di breve e lungo periodo sottese ai fenomeni rivoluzionari, tratteggiandone inoltre in maniera convincente diversi possibili sviluppi futuri.

Loretta Napoleoni: "L'Italia faccia come l'Islanda, scelga il 'default pilotato' ed esca dall'euro"

Il libro di Loretta Napoleoni "Il contagio" fotografa l'attuale situazione internazionale nella quale anche l'Italia di qui a poco potrebbe trovarsi - drammaticamente - ad essere protagonista. L'esigenza (leggasi l'urgenza) è quella di uscire dalla fase del "non ritorno". Come? La soluzione c'è, dice Napoleoni: l'Italia, d'accordo con l'Europa, scelga il "default pilotato".

Quel “buco” che inghiotte popoli e stati

Nel breve periodo e nella contingenza drammatica che stiamo vivendo, ovviamente, si mira a tamponare, a tagliare, a risparmiare, a recuperare. Qualche analista, e in modo trasversale alle categorie di destra e sinistra, comincia tuttavia a mettere in discussione l’intera impalcatura che regge quella che è denominata “la truffa del debito”. Pazzie? Teorie visionarie? Be’, se i lucidi, razionali e ortodossi analisti economici ci hanno portato sin qui, forse vale la pena di tentare la carta della follia...
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