Parola chiave: kazakistan
Kazakhstan. Il nuovo “ponte” geopolitico fra Europa e Asia
Possedendo circa il 60% delle risorse minerarie dell’ex Unione Sovietica, il Kazakhstan può considerarsi il Paese con la maggiore ricchezza pro capite al mondo. Oltre ai principali partner privati, come l’Eni e la Chevron Corporation, lo Stato kazako dal 2005 ha attirato l’attenzione della Turchia, concretatasi con la realizzazione di un accordo “energetico - militare” fra i due Paesi. L’importanza del ruolo internazionale del Kazakhstan si è, inoltre, incrementata con l’assunzione della presidenza dell’O.S.C.E., avvenuta nel 2010. Nel frattempo, il Parlamento kazako ha approvato una legge che intende contribuire alla difesa contro il terrorismo, dopo che alcuni attentati hanno fortemente turbato la popolazione.
L’Unione Eurasiatica: proiezioni e potenzialità di un nuovo polo geopolitico
Il primo ministro Vladimir Putin ha scelto l’obiettivo da raggiungere durante il prossimo mandato presidenziale: la creazione di un grande spazio economico e politico nel cuore dell’Eurasia. Un nuovo polo nello scacchiere internazionale che possa interpretare ruoli diversi: quello di referente alternativo per i paesi delusi da Bruxelles, così come di ponte tra l’Europa e l’Asia, nonché di elemento di contrasto all’unilateralismo occidentale.
La geopolitica dell'energia virtuale
La geopolitica dell’energia viene tradotta sempre più come battaglia sui prezzi, sugli approvvigionamenti, sulle vie di trasporto, sugli attori e gli Stati coinvolti. Tuttavia, può anche divenire il motore di una cooperazione indispensabile tra paesi non necessariamente inclini alla collaborazione. L’esame di Kurmangazy, un caso particolare, poco studiato e di importanza relativamente bassa per i mercati, può forse aiutare a leggere le dinamiche energetiche con maggiore oggettività, evitando l’influenza dei pregiudizi causati dalle contingenze.
La "primavera araba" avvicina l'Asia Centrale alla Cina
Questo articolo tratta della situazione attuale in Asia centrale dove l’influenza della Cina, rafforzata dalla “primavera” araba e dalle preoccupazioni della Russia sul fronte occidentale, sta crescendo esponenzialmente. Tuttavia, non è pacifico se questa situazione sia vantaggiosa o meno per la Cina, perché l’influenza estrema significa anche isolamento e sfiducia.
Il nuovo piano tariffario tra la Bielorussia, il Kazakistan e la Russia
Un passo all’indietro, in avanti, verso oriente oppure occidente? Il nuovo accordo può rappresentare un reale risultato per l’attuazione di una zona economica comune nell’area euroasiatica
Stati Uniti e Kazakistan: un partenariato dalle solide radici
Dal 1991 gli Stati Uniti e il Kazakhstan hanno progressivamente stabilito un partenariato solido e stabile, basato su una cooperazione molto estesa, senza grandi ostacoli, al contrario di quanto avvenuto nelle relazioni di Washington con l’Uzbekistan. Tuttavia, le loro relazioni bilaterali conoscono dei limiti che non si possono trascurare.
Iran e Pakistan candidati all'OCS, Kazakistan nella forza militare post-sovietica
Il Parlamento del Kazakistan ha ratificato l’accordo relativo all'istituzione di un gruppo di protezione della forza di reazione rapida post-sovietica. La Shanghai Cooperation Organization (SCO) sta valutando le domande di adesione dell'Iran e del Pakistan.
La Cina regola i termini del suo impegno in Asia centrale
Il 2009 è stato sicuramente un punto di svolta nel dibattito statunitense sulla politica della Cina in Asia centrale. A poco a poco, con il gasdotto turkmeno della Cina si approssima alla conclusione, i timori degli Stati Uniti hanno cominciato ad emergere. Le possibilità di cooperazione Cina-USA sulle risorse energetiche dell'Asia centrale, sono molto limitate.
Il Turkmenistan guarda a est
L’avvio di un nuovo gasdotto, il 14 dicembre, che collega il Turkmenistan e la Cina, è diventato uno dei momenti chiave nel gioco geopolitico volto ad ottenere nuove rotte per l’esportazione del petrolio e del gas dell'Asia centrale. Il nuovo gasdotto sarà il primo a consegnare il gas turkmeno (fino a 40 miliardi di metri cubi all'anno) ai mercati esteri, aggirando la Russia. Fino a poco tempo fa, la Russia acquistava la maggior parte del gas turkmeno, ma ora ha in programma di acquistarne quattro volte di meno.
Montano le tensioni politiche con Stati Uniti, Russia e Cina che competono per il...
Con il completamento, da parte della Cina, dello storico gasdotto per il gas naturale dal Kazakhstan, che aggira la Russia, questa settimana, il colosso asiatico stringe la morsa sulle risorse energetiche necessarie per alimentare un'economia fiorente; un desiderio che l’ha anche costretta a una ricerca di giacimenti di petrolio e gas in altri angoli del globo. La Cina non è sola in questa lotta per la sicurezza energetica.