Parola chiave: Libano
DIVIDI LA SIRIA, DIVIDI IL RESTO
Mahdi Darius Nazemroaya, Global Research, Press TV – 14-08-2012
Quello che sta accadendo in Siria è un segno di ciò che accadrà nella regione. Il cambio...
Assange intervista per la televisione russa Sayyed Nasrallah
Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, ha intervistato il segretario generale di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah, nel primo di una serie di programmi in...
Al-Azhar, Chi sostiene gli Stati Uniti e Israele contro l’Iran è un peccatore
La Commissione per le Fatwa dell’Università di al-Azhar, in Egitto, la più importante istituzione dell’Islam sunnita, ha emesso un parere religioso vincolante (fatwa) in...
Quante guerre nel Vicino Oriente?
Mai come ora l’area del Vicino Oriente sembra una polveriera pronta ad esplodere. La “Primavera Araba” ha causato la caduta di diversi regimi fino ad allora apparentemente stabili, come in Tunisia, Egitto e Libia. Le proteste popolari sono in continuo aumento, la guerra civile ha ormai preso piede in Siria e i Fondamentalisti Islamici guadagnano consensi. Soprattutto sembra che i preparativi per un’altra guerra siano già in atto. Fantageopolitica? Cosa succederebbe portando alle estreme conseguenze i segnali di fuoco che partono da ogni angolo del Vicino Oriente?
La parabola libanese e il tentato riassetto geopolitico del Vicino e Medio Oriente
Dagli sviluppi relativi alle rivoluzioni che hanno scompaginato i precari equilibri all’interno del complesso mondo arabo sono emerse numerose ingerenze esterne che rivelano il chiaro intento delle potenze atlantiche di rimodellare il contesto geopolitico areale. Uno dei più ostinati tentativi portati avanti nei decenni riguarda la destabilizzazione del Libano, paese che non è mai riuscito a consolidare un equilibrio stabile.
La destabilizzazione del Vicino e Medio Oriente
Allo spazio concesso dal tritacarne mediatico alle sommosse che hanno agitato il Libano, l’Iran e la Siria fa da palese contraltare all’occultamento di cui sono stati oggetti i moti in Arabia Saudita e Bahrein, in cui le rivolte delle rispettive componenti sciite rischiavano di alterare i precari equilibri geopolitici e provocare pericolosi slittamenti filo iraniani che avrebbero minato i piani egemonici statunitensi ed israeliani.
A Beirut la formazione di un governo non risolve i problemi
Il Libano continua a vivere momenti delicati anche dopo la formazione del governo Miqati e la fiducia ottenuta in Parlamento. Le novità della compagine governativa, con la presenza rilevante di membri di Hezbollah, deve però tener conto dell'operato del Tribunale Speciale. Tutto ruota attorno alla commistione tra sfera politica e giudiziaria e da tali intrecci dipende il futuro del Paese dei Cedri.
I risvolti della rivolta siriana sugli equilibri regionali
Le rivolte in Siria tra nemici "esterni" al regime e problematiche di stabilità interna. Una situazione ancora in fieri ma particolarmente delicata soprattutto per gli equilibri regionali. Quale sarà il destino dello Stato siriano?
Il Partito di Dio, Sa’ad Hariri e l’instabilità libanese
In Libano la tensione era già al massimo, quando, lo scorso 12 gennaio,undici ministri della coalizione guidata dal movimento sciita Hezbollah (Partito di Dio) hanno rassegnato le dimissioni.
La rottura è avvenuta mentre il primo ministro, Sa’ad Hariri, era in visita negli Stati Uniti, per cercare di risolvere la questione del Tribunale internazionale speciale per il Libano.
Il Libano in attesa di un verdetto
La caduta del governo libanese di Saad Hariri è l'ennesima dimostrazione di un Paese senza pace. Con un passato recente il cui peso di violenza e drammi politici grava ancora sulle spalle dell'intera nazione, si affrontano i principali nodi da superare per garantire un futuro di ripresa e stabilità.