Parola chiave: Libia
Libia. Un nuovo “asse” italo-libico?
Conoscere gli Stati destinatari del petrolio della Libia servirà anche a capire chi ha davvero “vinto” la guerra civile libica? Fra gli Stati impegnati in Libia, la prima a sostenere la rivolta civile è stata la Francia, che difficilmente la abbandonerà senza ottenere certi vantaggi. Chi potrebbe rimetterci è l’Italia, nonostante un impegno costato 192 milioni di euro. Gli esiti dei recenti incontri fra il Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti, e i rappresentanti del Consiglio nazionale di transizione hanno consentito la riattivazione del precedente trattato italo-libico, sospeso nel marzo 2011, mediante la firma della Tripoli Declaration: la strategia del governo libico ha mirato a rinegoziare i rapporti economici e strategici attivi in precedenza con l’Italia e a volgerli a favore del proprio popolo.
La Russia accusa la Libia di addestrare i “ribelli siriani”
L’ambasciatore russo presso le Nazioni Unite ha accusato il governo libico di ospitare un campo d’addestramento per dei “ribelli siriani” che hanno condotto delle...
Intervista a Lizzie Phelan
Lizzie Phelan, londinese, 25 anni, è una giornalista inglese – anche se ci tiene a specificare le sue marcate origini irlandesi – divenuta nota al pubblico per le sue attività di corrispondente di guerra per i network internazionali Russia Today e Press TV, dal teatro di conflitto libico nei mesi della drammatica contrapposizione interna e dei bombardamenti della Nato sul Paese mediterraneo. Contestata da alcuni colleghi per aver riportato verità evidentemente non in linea con il quadro (poi effettivamente dimostratosi distorto e manipolato) degli eventi, fornito dai principali canali informativi occidentali, Lizzie Phelan è tutt’ora impegnata in prima linea per cercare di informarci sui fatti che stanno agitando la Siria. L’abbiamo contattata per alcune domande e per conoscerla meglio.
Qatar: quanto potere in una striscia di sabbia?
Grande come la Campania, il piccolo Qatar è sempre più potente. Amico degli islamici e degli Usa, il suo ruolo dalla Libia alla Siria è sempre più cruciale. Stretto fra le due potenze più grandi e più reazionarie della regione: l’Arabia Saudita a Sud e l’Iran a Nord- con cui condivide il più grande giacimento di gas naturale del mondo- può contare anche sul potere mediatico garantito da Al Jazeera, il principale canale televisivo della regione.
Dopo la “Primavera”. Dalle rivolte arabe ai nuovi assetti globali
Presentiamo di seguito l'intervento pronunciato da Giacomo Guarini, ricercatore presso l'IsAG, alla conferenza “Dopo la Primavera: dalle rivolte arabe ai nuovi assetti globali”, svoltasi a Fontenuova (RM) il 26 novembre scorso presso la Biblioteca Provinciale. L'evento è stato organizzato dall'associazione culturale Millennium in collaborazione con l'IsAG e Fuoco Edizioni.
L’interventismo militare di Obama di fronte all’avanzata commerciale della Cina in Africa
Il presidente Obama usa la propria esperienza di costituzionalista per spargere la violenza e imporre il proprio diktat imperiale in Africa. Ha mosso guerra alla Libia per negare infine di averla fatta. Invia truppe in Uganda ed altre nazioni dell’Africa centrale, proprio nel momento in cui l’Uganda scopre di possedere immense riserve di petrolio.
5000 soldati qatarioti hanno partecipato alla colonizzazione della Libia
http://www.voltairenet.org/L-ambassadeur-Ivo-H-Daalder
L'Ambasciatore degli USA alla NATO, Ivo H. Daalder, ha tratto la lezione dal precedente libico davanti al Consiglio Atlantico, il 7 novembre 2011. Nella...
Forze alleate erano presenti in Libia da metà febbraio
Réseau Voltaire
Secondo Nathalie Guibert su Le Monde, gli stati maggiori francese e britannico hanno negoziato la divisione delle acque libiche tra i loro sottomarini,...
Nel 1978 l'imam Moussa Sadr è stato vittima di Muammar Gheddafi
Réseau Voltaire
L'ex confidente di Muammar Gheddafi, Ahmad Ramadan al-Asaibie, ha rilasciato un'intervista al giornalista Moussa Jenan, trasmessa l'8 Novembre 2011, dalla TV Al-Aan...
Il Fronte di Liberazione della Libia si organizza nel Sahel
“Sahel” in arabo significa “costa” o “litorale“. Sebbene fosse presente 5000 anni fa quando, secondo gli antropologi, le prime colture del nostro pianeta iniziarono allora a lussureggiare in questa regione, oggi semi-arida, dove le temperature raggiungono i 50 gradi, e solo i cammelli e un assortimento di creature possono fiutare sorgenti d’acqua; sembra uno strano nome, per questo luogo geografico largo 450 miglia di sabbia cotta, che si distende dall’Oceano Atlantico al Mar Rosso.