Parola chiave: nucleare
ESCALATION
Tra gli altri innumerevoli contraccolpi, la caduta dell’Unione Sovietica sortì indubbiamente l’effetto di rinsaldare l’asse Washington-Tel Aviv, dettato dall’esigenza statunitense di imporre una testa...
Intervista al gruppo: "Sì al Nucleare"
Sì al nucleare. Più che un slogan, di questi tempi in Italia, parrebbe una dichiarazione di guerra. Eppure, questo è il nome di un...
IRAN-DRONEGATE: l'acrimonia di Washington per l'abbattimento del drone da spionaggio Top Secret
L'abbattimento del drone spia è un segno che l'Iran è militarmente potente ed efficiente. Tuttavia, la missione segreta del drone, che si presume fosse la raccolta di dati segreti sui siti nucleari iraniani, consolida l'idea che Washington è più che mai intenzionata a realizzare operazioni segrete in Iran e che cova un piano malintenzionato per orchestrare un attacco contro i siti nucleari iraniani, se non un Armageddon nella regione. In quello che sembra essere nient'altro che la sfacciata arroganza in stile USA, il presidente Barack Obama ha chiesto la restituzione del drone spia che ha violato lo spazio aereo della Repubblica islamica, ma il cui abbattimento dall'esercito iraniano, ha umiliato i funzionari degli Stati Uniti.
I rapporti tra Italia e Iran: T. Graziani e D. Scalea all’IRNA
Il presidente Tiberio Graziani e il segretario Daniele Scalea sono stati interpellati dall’IRNA, agenzia di stampa iraniana, a proposito dell’andamento dei rapporti tra l’Italia e l’Iran. L’articolo in farsi può essere consultato cliccando qui. Di seguito, le risposte che i due rappresentanti dell’IsAG hanno dato all’intervistatore.
La crociera dell'Admiral Kuznetsov
Le cose si mettono bene... Un anno fa, si era deciso, proprio per il prossimo periodo di questo inizio dicembre, una visita della portaerei Admiral Kuznetsov, con il suo gruppo di battaglia (due navi di scorta) in Siria, a Tartus, che risulta essere un porto e anche una base per la flotta russa. (L'unico approdo navale della flotta russa nel Mediterraneo.) Lo prova, dicono fonti della marina russa, che altre visite sono previste, oltre a Tartus, a Beirut, Genova, Malta e Cipro. Cosa di più rilassante e più amichevole, come ci dice Russia Today il 28 novembre 2011. Questa scrive, dobbiamo riconoscere che "le cose si mettono bene". L'ammiraglio Viktor Kravchenko, che comanda il gruppo di battaglia non lo nega. "Tuttavia, aggiunge che la presenza di una forza militare oltre alla NATO, è molto utile per questa regione, perché impedirà lo scoppio di anni di conflitto armato", avrebbe detto Kravcenko alle Izvestia.
Il rapporto IAEA, l'Iran ed il dossier nucleare
Le probabilità di un attacco militare contro l'Iran sono scarse, per limiti tecnici e, nel caso degli USA, questioni di priorità. Si cercherà allora la strada di nuove e più dure sanzioni, ma si dovrà vincere la resistenza della Russia e della Cina, spinta la prima da ragioni geopolitiche e la seconda da motivazioni economiche a difendere l'Iran (pur non desiderando che si doti dell'arma nucleare). Alla fine Israele potrebbe rinunciare ai propositi più bellicosi verso l'Iran, ma barattando tale rinuncia con una linea ancor più morbida degli USA circa la politica sionista in Palestina.
Il prossimo Nobel per la pace
La morte violenta di Mu'ammar Gheddafi ha subito richiamato alla mente quella di Saddam Hussein, solo di pochi anni precedente. Malgrado certe differenze palesi (Hussein non fu assassinato da una manica di balordi armati di telefonini, ma giustiziato dopo un più o meno regolare processo), le analogie sono evidenti, tanto che il parallelo è stato subito fatto proprio dalla stampa. Un paio di similitudini si sono però perse nel discorso “mainstream”.
Il significato geopolitico di Bushehr: D. Scalea al "Secolo d'Italia"
Dopo 36 anni di tentativi falliti, allarmi e minacce, ieri, a Bushehr, l’Iran ha inaugurato la sua prima centrale nucleare. La reazione nella comunità internazionale è stata minima. Vi sarebbero precise ragioni geopolitiche, che si riassumono nel tentativo di allentare le tensioni con Teheran. Si tratterebbe di un’azione combinata e sottotraccia che coinvolge principalmente Usa e Russia. A spiegarlo è il segretario scientifico dell’Isag, l’Istituto di alti studi in geopolitica e scienze ausiliarie, Daniele Scalea.
Un "momento strategico" per il Sud America
Nel mezzo di una crescente turbolenza globale, la regione sudamericana si converte in uno spazio di confronto fra imperi decadenti e potenze emergenti. Protagonisti del dibattito: le numerose e crescenti risorse di idrocarburi e minerali, il potenziale idroelettrico più alto del pianeta, e le riserve di acqua e biodiversità. A conferma di ciò tre fatti recenti.
La cooperazione nucleare tra India e Giappone. Delhi guarda a est
Negli ultimi anni le relazioni tra India e Giappone sono state contraddistinte dall’attenzione posta sulla possibile cooperazione energetica tra i due paesi. A questo proposito lo scorso 8 aprile si è verificato un importante incontro tra il segretario del ministero degli esteri indiano Nirupana Rao e il viceministro degli esteri giapponese Kenichiro Sasae, con al centro delle discussioni le tematiche energetiche riguardanti il nucleare.