Parola chiave: Schmitt
ERNST NIEKISCH E LA GEOPOLITICA
Perennemente ostracizzato e bollato con lo sprezzante appellativo di “rossobrunismo”, il pensiero di Ernst Niekisch, declinato nella sua dimensione geopolitica, può nuovamente indicare all'Europa...
VIE DELLA SETA E GEOPOLITICA DEL XXI SECOLO
Quando nel 1950, anno della pubblicazione dell’opera Il nomos della terra, Carl Schmitt si affrettava a dichiarare la fine dello jus publicum Europaeum, la...
CARL SCHMITT: DIRITTO E CONCRETEZZA
Alberto Buela, David Cumin, Stefano Pietropaoli, CARL SCHMITT: DIRITTO E CONCRETEZZA, Edizioni all’insegna del Veltro, Parma 2011
Carl Schmitt (Plettenberg, 11 luglio 1888 – Plettenberg,...
Ridefinire il binomio guerra-pace nell’era globale
Il binomio guerra e pace, che per lungo tempo ha semplicemente significato due ben distinte pratiche rituali del gioco politico, statale e non, susseguentisi l’una all’altra, nell’era globale necessita di essere ridefinito.
Le nuove “pratiche di guerra e pace” rendono impronunciabile il termine guerra, quasi fosse tabù, e lo nascondono sotto le etichette di “intervento umanitario” e “peace-keeping operations”, mentre ciò che chiamiamo pace in realtà si confonde, tende a sfumarsi ed a sovrapporsi al “momento” armato, desacralizzandolo.
Lo stato di eccezione
Qualora il postulato di Carl Schmitt risulti valido e applicabile a qualsiasi situazione politica si evincerebbe il fatto che in Italia regna un sovrano assoluto, impersonato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale ha fatto leva sulle pesanti pressioni internazionali esercitate dai grandi organi informativi (The Economist, Wall Street Journal, ecc.) di riferimento dei poteri forti angloamericani (Gruppo Rothschild, Rockefeller, ecc.) per proclamare l’assodata “impotenza della normatività” comune e la conseguente apertura di uno stato di eccezione squisitamente politico.
La teoria del partigiano
Il punto di partenza di Schmitt, per una riflessione filosofica politica, fu la sua scoperta del sorgere improvviso, nella storia del mondo, di una figura atipica di guerriero combattente, chiamato partigiano.