I Maoisti vanno in pellegrinaggio in Cina
KATHMANDU - Il leader maoista del Nepal, Prachanda, compirà una visita nella città di Shaoshan, nella provincia di Hunan, durante un viaggio in Cina in questa settimana. Questa sosta sul luogo della nascita di Mao Zedong, ricalca quella fatta l'anno scorso, come primo ministro, in Germania, - mentre viaggiava verso la sede delle Nazioni Unite di New York, - a Treviri, dove è nato Karl Marx.
L'Iran nella strategia del ragno
Il momento è decisivo. Teheran ha chiesto ancora alcuni giorni per decidere se accettare la proposta di compromesso uscita dai negoziati di Vienna sul suo programma nucleare. Ripercorrere la cronistoria degli avvenimenti dell'ultima settimana fa capire quanto delicato e pericoloso sia questo frangente.
“Rafforzando l’Alleanza Transatlantica”
Lo scorso 16 giugno, Philip Gordon è stato il protagonista di un’audizione davanti al Comitato per la Politica Estera, Subcomitato per l’Europa, della Camera dei Rappresentanti statunitense – presieduto dall’onorevole Robert Wexler – sul tema Rafforzando l’Alleanza Transatlantica. Uno sguardo d’insieme sulle politiche dell’amministrazione Obama in Europa.
Dopo i convenevoli di rito, Gordon ha rilasciato una dichiarazione orale riassuntiva dei contenuti del documento scritto precedentemente sottoposto all’attenzione dei componenti del suddetto Subcomitato
Il segreto di Guantanamo
Pensate di essere informati su ciò che è accaduto a Guantanamo e vi stupite che il presidente Obama non può chiudere questo centro di tortura. Vi sbagliate. Ignorate il vero scopo di questo centro e ciò che lo rende indispensabile all'attuale amministrazione.
Attenzione: se desiderate continuare a pensare che abbiamo valori comuni con gli Stati Uniti e dobbiamo essere alleati con loro, non leggete quest’articolo.
Sprazzi di autonomia italiana. Si rafforza l'intesa italorussa in campo energetico
L’intesa energetica italiana coi partner russi si allarga ad altri accordi e ad altre imprese. Apprendiamo dalla Stampa di Torino che Transneft e Rosneft...
OCS e declino USA
L’asse Cina-Russia-Iran della SCO si candida come alternativa al controllo statunitense delle risorse mondiali. La Russia pronta ad abbandonare il dollaro nel commercio di gas e petrolio con la Cina. La Russia rinnova gli appelli a un mondo multipolare, e a un nuovo sistema di sicurezza europeo.
Il grande ritorno di Israele in Africa
Fiorenti dopo le indipendenze, quasi inesistenti in seguito, le relazioni tra lo Stato ebraico ed il continente si intensificano ed obbediscono ormai a considerazioni innanzitutto economiche. Lo attesta il giro del capo della diplomazia israeliana Avigdor Lieberman, il cui obiettivo è anche quello di contrastare il riavvicinamento tra l’Iran e l’Africa.
Il sistema Putin e l'Europa. Intervista a Stefano Grazioli
Intervista a Stefano Grazioli, giornalista specializzato sulla Russia, autore del libro di recente pubblicazione "GazpromNation. Il sistema Putin e il nuovo Grande Gioco in Asia Centrale".
Bagliori di una guerra segreta
Il 19 ottobre riprendono a Vienna i negoziati sul nucleare iraniano. Le schermaglie pubbliche non mancano: gli iraniani annunciano che senza accordo sull'arricchimento dell'uranio all'estero continueranno da soli; Hillary Clinton risponde che gli Usa non attenderanno oltre; Vladimir Putin sostiene che non ci sono le condizioni per un inasprimento delle sanzioni. Intanto segnali disparati fanno intendere che sono in corso scontri sotterranei, autentici bagliori di una guerra segreta.
Come furono uccisi 10 soldati francesi in Afghanistan, nell’agosto 2008
Quattordici mesi dopo, il Times di Londra dà la spiegazione dell'agguato che costò la vita a dieci soldati francesi in Afghanistan (il 18 Agosto 2008), in un documento presentato come esclusivo, il 15 Ottobre 2009. L'attacco è stato una sorpresa, poiché la zona dov’è avvenuto era tranquilla, ma era calma perché il servizio segreto italiano (gli italiani avevano occupato l'area, in precedenza) pagavano i ‘signori della guerra’ locali, per mantenerla calma. Quando gli italiani hanno lasciato la zona, i pagamenti cessarono. I francesi, che presero l'area sotto il loro controllo, un mese prima l'incidente, non sapevano di questa situazione durante la presenza dagli italiani e del cambiamento intervenuto.