I vertici della Commissione di Helsinki hanno annunciato che poseranno oggi a Washington per le foto di gruppo con il Presidente della Georgia Saakashvili. Sebbene alcuni possano interpretare questo evento come “una semplice sessione fotografica”, la stessa fornisce purtroppo una certa credibilità al leader della Georgia, il quale recentemente ha mostrato un comportamento bizzarro e poco consono al proprio ruolo di statista.
Ricordo che lo stesso: ha dato il via ad una guerra con la Repubblica dell’Ossezia del Sud; ha inviato unilateralmente i propri reparti speciali in Ucraina in qualità di osservatori; ha ordinato ai bambini del proprio paese di prepararsi alla guerra; ha seminato il panico tra il suo popolo permettendo ad una emittente televisiva sostenuta dal governo di trasmettere la falsa notizia di una invasione russa del proprio paese.
Il presidente americano Obama ha recentemente dichiarato al presidente Saakashvili che gli Stati Uniti non permetteranno l’isolamento internazionale della Georgia. Suggerisco al presidente della Commissione di Helsinki, Benjamin Cardin, ed al Co-presidente, Alcee Hastings, di domandare al signor Saakashvili per quale motivo stia facendo tutto il possibile per isolare il popolo dell’Ossezia del Sud.
L’isolamento politico ed economico raramente consente di mitigare le tensioni o risolvere i conflitti, problema fortemente evidenziato più volte dal vicepresidente americano Biden al presidente Saakashvili. Eppure, il signor Saakashvili continua a minacciare il nostro popolo incoraggiando provocazioni lungo le zone di confine, portando al rapimento dei nostri cittadini e scoraggiando chiunque a stabilire impegni economici e politici con i nostri cittadini. Tutto ciò rafforza solamente la determinazione degli Osseti del Sud a non volere mai più essere parte della Repubblica di Georgia.
La missione della Commissione di Helsinki è la promozione della sicurezza e della cooperazione in Europa. Se i suoi membri sono interessati alla realizzazione di tale obiettivo, come io credo che siano, devono riconoscere che il Presidente Saakashvili e la sua politica rappresentano la maggiore minaccia al raggiungimento della loro missione ed alla stabilità del mio paese. Se non credono alle mie parole, dovrebbero chiedere alle migliaia di Georgiani che lo scorso anno si sono accampati nelle strade di Tbilisi per protestare contro la dura oppressione e la mancanza di democrazia del signor Saakashvili.
Eduard Kokoity
Presidente della Repubblica dell’Ossezia del Sud
Tskhinval, 14 Aprile 2010
Articolo originale: http://cominf.org/node/1166482966
Fonte: Comitato Nazionale per l’Informazione, la Comunicazione ed i Mass Media della Repubblica dell’Ossezia del Sud
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