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Libia: che alternative aveva l'Italia
In un articolo di pochi giorni fa si è criticato il comportamento della diplomazia italiana in occasione della crisi libica. Resta ora da valutare, per completezza, di quali alternative disponeva l'Italia per meglio affrontare la crisi libica.
"L'Italia 150 anni dopo". Daniele Scalea all'IRIB
Il nostro redattore Daniele Scalea è stato intervistato da “Radio Italia”, emissione italiana dell'IRIB (la radio ufficiale della Repubblica Islamica d'Iran), all'interno del programma “Tavola Rotonda”, confrontandosi sul tema del Centocinquantenario dell'Unità italiana e sulla situazione attuale del nostro paese.
L'Italia ha già perso la sua guerra di Libia
Dopo aver celebrato in sordina il Centocinquantenario dell'Unità, il Governo italiano ha scelto d'aggiungere ai festeggiamenti uno strascico molto particolare: una guerra in Libia. Qualsiasi sarà l'esito dello scontro, l'Italia ha già perduto la sua campagna di Libia.
Rapporti economici Italia-Moldova: intervista a R. Pace
Presentiamo uno stralcio dell’intervista a Roberto Pace, Presidente della Camera di Commercio e Industria Moldo-Italiana (C.C.I-MD), raccolta nel mese di Febbraio 2011 a Chişinau, Repubblica Moldova. La versione integrale dell’intervista sarà pubblicata sul prossimo numero di EURASIA.
Insurrezione e intervento militare: accordo USA-NATO sul tentato colpo di Stato in Libia?
Gli Stati Uniti e la NATO stanno sostenendo un’insurrezione armata in Libia orientale, al fine di giustificare un "intervento umanitario". Questo non è un movimento di protesta non violento, come in Egitto e Tunisia. Le condizioni in Libia sono profondamente diverse.
L’Italia e gli accordi franco-britannici
L’Accordo franco-inglese dello scorso novembre ha scompaginato le carte e ci costringe oggi a definire una nuova strategia al fine di salvaguardare i nostri interessi nazionali. Ma, insieme, bisognerebbe articolare la strategia anche a livello settoriale in modo da tener conto delle diverse specificità.
La crisi libica e i suoi sciacalli
Nonostante il “disgelo” intervenuto da circa 10 anni tra la Libia e gli anglo-americani, l’attuale crisi in cui è precipitato il paese arabo è diventato il nuovo round del match che oppone l’ormai vecchio colonnello alle vecchie Potenze imperialiste. Questa è l’unica cosa certa in una situazione che pare piuttosto difficile da decifrare e che viene raccontata in modo ancor più confuso dai media.
La Crisi in Libia e le sue ripercussioni economico-energetiche in Italia
Se il controllo esercitato a Tripoli dovesse collassare, o anche indebolirsi di molto, non è improbabile che s’instauri nel paese nordafricano una situazione di crisi e instabilità prolungata. Una tensione e un conflitto che verrebbero alimentati appunto dalla disponibilità di risorse energetiche da esportare sul mercato internazionale.
Libia: Golpe e Geopolitica
Le potenze occidentali, comunque assai indebolite da questi anni di guerre e crisi da esse stesse indotte e provocate, non hanno la forza di imporre un nuovo ordine regionale, ma semmai di creare il caos regionale e di frammentare la realtà comunque omogenea del Maghreb/Mashreq.
Che fare del trattato con la Libia
Prima di compiere mosse affrettate occorre attendere la conclusione dell’attuale fase di transizione, che dovrebbe portare all’instaurazione di un nuovo governo. Gli interessi economici italiani in Libia sono cospicui e la loro difesa è conforme all’interesse nazionale.