Parola chiave: Muhammar Gheddafi
Brevi considerazioni dopo la morte di Muammar Gheddafi
Il coro mediatico di oscena gioia dopo la morte di Gheddafi (ucciso come un topo nascosto in una fogna, eccetera) deve essere per noi motivo di insegnamento. Fra pochi giorni il circo mediatico se ne dimenticherà, come è sua consolidata abitudine, ma è bene fissare subito sulla carta alcuni elementi di riflessione. Il problema è quello di maturare un vero punto di vista alternativo.
Guerra di Libia, guerra d'Africa
Il conflitto in Libia ripropone sulla scena internazionale l’importanza di un quadrante geopolitico, quale quello nordafricano, di per sé non scindibile dalle dinamiche che attengono ai delicati equilibri internazionali. Eppure, esso non è solo parte delle fibrillazioni in atto sulle sponde del Mediterraneo e nella vasta area arabo-mussulmana fino al Golfo Persico. La guerra di Libia è un’altra guerra d’Africa. Geograficamente, ma ancor di più strategicamente.
I rapporti con Gheddafi tra schizofrenia, menzogne e geopolitica
I titoli entusiastici con cui i principali organi d'informazione hanno riportato la presunta, imminente caduta dell'ultraquarantennale regime di Tripoli si inseriscono perfettamente nella tradizionale disomogeneità che ha caratterizzato la natura dei rapporti intrattenuti da Stati Uniti ed Europa con il colonnello Gheddafi. Le ragioni dell'attacco della NATO alla Libia preliminarmente approvato in sede ONU e ammantato da false e ipocrite considerazioni di natura umanitaria vertono sul riassetto degli equilibri che reggono quella particolare regione scossa da consistenti tumulti popolari.
Libia: Golpe e Geopolitica
Le potenze occidentali, comunque assai indebolite da questi anni di guerre e crisi da esse stesse indotte e provocate, non hanno la forza di imporre un nuovo ordine regionale, ma semmai di creare il caos regionale e di frammentare la realtà comunque omogenea del Maghreb/Mashreq.