Il generale Mini firma la prefazione di "La Sfida Totale"
Brano tratto dalla prefazione del generale Fabio Mini al libro "La sfida totale. Equilibri e strategie nel grande gioco delle potenze" (prossima uscita) di Daniele Scalea, redattore di "Eurasia".
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“Misinterpreting Modern Russia: Western Views of Putin and His Presidency” di Bruno Sergi
Il nuovo volume del prof. Bruno Sergi – docente dell’Università di Messina – segna la svolta nell’analisi complessiva della Russia contemporanea, fornendo un punto di vista alternativo a quello dominante nell’Occidente e più consono ad una rilettura dell’operato di Vladimir Putin durante gli otto anni al Cremlino.
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"Figlie della stessa lupa" (Antonio Grego)
Recensione a "Figlie della stessa lupa. Storia dei rapporti tra Italia e Romania alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale" di Antonio Grego (Fuoco Edizioni, Roma 2009).
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"Sfida totale": prossima uscita
Uscirà prossimamente dai tipi di Fuoco Edizioni il volume "Sfida totale. Equilibri e strategie nel grande gioco delle potenze" scritto dal redattore di "Eurasia" Daniele Scalea.
Andrea Perrone, Arktika – La sfida dell'Artico. Il Polo Nord tra geopolitica e risorse...
L’Oceano Artico è sempre più conteso. Da alcuni anni assistiamo ad una progressiva militarizzazione della regione per il controllo delle immense risorse energetiche e minerali che si nascondono sotto i ghiacci. Ma non è tutto.
Claudio Mutti, Gentes. Popoli, territori, miti
Uno dei temi che contraddistinguono il dibattito contemporaneo è certamente quello riguardante l’identità dei popoli e delle nazioni. Se ne discute a vario titolo.
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Beverley Milton-Edwards, Il fondamentalismo islamico dal 1945
Fonte: http://www.salernoeditrice.it
Beverley Milton-Edwards
Il fondamentalismo islamico dal 1945
Presentazione di Francesca Sforza
Traduzione di Andrea Marti
ISBN 978-88-8402-681-1
Salerno Editrice, Roma 2010
euri 18,00
Salerno Editrice, Via Valadier 52, Roma,...
Recensione a "I tre imperi" di Parag Khanna
Recensione di Andrea Tani a "I tre imperi. Equilibri globali nel XXI secolo" (Fazi, Roma 2009) di Parag Khanna, con un commento introduttivo di Daniele Scalea a nome della Redazione di "Eurasia".
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Recensione a "L'ebraismo armato" di Roberto Gremmo
Nella notte fra il 30 e il 31 ottobre 1946 due valige di dinamite esplosero sul portone principale dell'ambasciata britannica di Roma, in via XX Settembre, producendo un ampio squarcio sulla facciata dell'edificio. Nella seduta del Consiglio dei Ministri che ebbe luogo il giorno successivo, l'on. Emilio Sereni, ministro dell'Assistenza Postbellica, attribuì l'attentato ad "una organizzazione fascista italiana che aveva collegamento con organizzazioni fasciste palestinesi". Si trattava di un tentativo di depistaggio, che mirava ad allontanare i sospetti dai veri autori dell'attentato: i terroristi ebrei dell'Irgun Zvai Leumi.
"Bandits" di M. Alberizzi, G. Olimpio e C. Biffani
Dal 2005 ad oggi sono più di duecento i bastimenti assaltati dai nuovi bucanieri del XXI secolo. I villaggi costieri del Puntland, dal 1998 autoproclamatosi indipendente dalla Somalia, sono divenuti ormai la Tortuga del Corno d'Africa, dove centinaia di ex pescatori si sono convertiti al business del banditismo di mare assaltando, con sempre più frequenza ed audacia, le navi che percorrono rotte marittime fondamentali per l'economia non solo dell'Occidente, considerando che su queste autostrade del mare passa più del 20% del traffico commerciale mondiale. Ed è proprio la lotta alla pirateria lungo le coste della Somalia, che viene analizzata nel saggio dei giornalisti del Corriere della Sera, Massimo Alberizzi e Guido Olimpio, con l'apporto di Carlo Biffani, il maggior esperto di security in Italia. I tre autori affrontano con l'autorevolezza di chi del problema si è occupato in prima persona, sia le vere soluzioni al fenomeno, che spesso, però a livello politico si fa fatica a recepire, sia le sue radici più profonde, le cui origini non sono solo da ricercare nel vuoto istituzionale ed economico post Siad Barre del Paese africano, ma anche negli appoggi e connivenze delle gangs di pirati presso le leaderships politiche perfino di Paesi vicini, oltre che nelle preoccupanti "simpatie" di organizzazioni criminali internazionali attratte sempre più dai riscatti milionari che armatori e governi sono costretti a pagare per il rilascio di uomini e mezzi.