Youssef Hindi, Il conflitto israelo-palestinese, Edizioni all’insegna del Veltro, Parma 2024, pp. 160, € 19,00

Youssef Hindi, assiduo collaboratore di “Eurasia”, ha pubblicato recentemente un saggio storico (Comprendre le conflit israélo-palestinien des origines à nos jours 2024) che le Edizioni all’insegna del Veltro hanno subito tradotto in italiano per la collana “Quaderni di Geopolitica”.  

Il saggio, destinato dall’Autore “a tutti coloro il cui interesse per la Palestina è stato improvvisamente suscitato dagli eventi del 7 Ottobre 2023 e dal genocidio in corso a Gaza”, ripercorre le vicende che, a partire dai primi insediamenti ebraici degli anni 1870-1880 e dalla Dichiarazione Balfour del 1917, hanno straziato fino ad oggi la Palestina col terrorismo sionista, con la pulizia etnica e con la pesante oppressione esercitata dal regime suprematista ed espansionista creato dalla Gran Bretagna, imposto dall’ONU, sostenuto dagli Stati Uniti e da tutto l’Occidente.

Nel saggio vengono rievocate le guerre che la presenza della nuova entità ha provocate a più riprese nella regione, nonché le battaglie sostenute dal popolo palestinese con le rivolte del 1929 e del 1936, con la prima e seconda Intifada e con le attività dei gruppi di resistenza: prima l’OLP, poi Hamas e al-Jihad al-Islami.

Particolare attenzione è riservata da Youssef Hindi a quell’inquietante dimensione messianica che traspare evidente al di là della verniciatura laica e secolare dell’entità sionista. Tale dimensione si manifesta in particolare nell’insistenza con cui ambienti vicini all’attuale coalizione di governo invocano la distruzione delle moschee dello Haram al-Sharif affinché sia possibile costruire il cosiddetto “Terzo Tempio” ebraico, dove dovrà essere sacrificata a Jahvè la vacca rossa. A tale proposito Hindi riporta un episodio che non può essere ridotto all’innocua demenza di un gruppo di fanatici: “Il 22 settembre 2022 l’Istituto per la ricostruzione del Tempio organizza una cerimonia all’aeroporto Ben Gurion in occasione dell’arrivo di cinque giovenche rosse allevate da un evangelico in un ranch del Texas. Secondo la tradizione ebraica, la decima vacca rossa sarà l’ultima della storia dell’umanità e di Israele”.

Altrettanto interessante è quanto viene documentato dall’Autore circa la “Dottrina Hannibal”, in virtù della quale, come si legge in un documento di Amnesty International riportato nel libro, “le forze israeliane possono reagire alla cattura di un loro soldato con un’intensa potenza di fuoco, nonostante i rischi per la sua vita o per i civili che si trovano nelle vicinanze”.

Un particolare impegno è poi dedicato a smentire, sulla base di testimonianze israeliane, le notizie false diffuse dalle centrali della propaganda sionista in relazione all’operazione “Diluvio di al-Aqsa”, l’attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre 2023.

Riportiamo, infine, la conclusione dell’Autore. “Dopo che gli Stati Uniti sono subentrati ai Britannici nel sostegno incondizionato a questo progetto politico-religioso messianico, – egli scrive – non è escluso che il conflitto israelo-palestinese sia uno dei detonatori di una terza guerra mondiale in cui le grandi potenze nucleari si schiereranno su fronti contrapposti. Perciò i Palestinesi musulmani e cristiani, combattendo per preservare ciò che resta della loro terra e dei luoghi santi, sono nella prima linea di una lotta che riguarda l’umanità intera”.


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