Nel cuore del Vicino Oriente c’è un Paese che fino ad un secolo fa era conosciuto come Persia e ora conoscete come Iran. Questo grande territorio è come un ponte che dal nord collega il Mar Caspio e l’Asia Centrale al Golfo Persico e l’Oceano Indiano al sud, e dall’Oriente all’Occidente collega l’Europa all’Asia. Un Paese situato in un punto strategico, con una popolazione di settantacinque milioni, che nel suo territorio incornicia contemporaneamente quattro stagioni.

Gli iraniani, nonostante siano stati governati da sovrani di diverse origini, hanno sempre conservato la loro natura, che è quella del richiamo della ricerca di Dio, dell’amore per la pace e la serenità, per la scienza e la giustizia e della lotta all’oppressione. E con tutte queste caratteristiche, l’11 Febbraio del 1979 (corrispondente al 22 Bahman del 1357 del calendario islamico iraniano), con una rivoluzione popolare e islamica guidata dall’Imam Khomeyni, rovesciarono il regime ereditario dello Scià e in seguito, con un referendum libero e con il 98,2% dei voti, fondarono la Repubblica Islamica. In questi trentuno anni di vita della Repubblica Islamica, tra elezioni presidenziali, parlamentari, del Consiglio degli Esperti, del Consiglio della Costituzione ed il voto diretto per la Costituzione, sono state realizzate più di trenta elezioni libere, tra le quali l’ultima, quella presidenziale del giugno scorso, nella quale hanno partecipato l’85% degli aventi il diritto al voto, pari a quaranta milioni di persone, una cifra unica nel suo genere in questo secolo!

La Repubblica Islamica, legittimata dalla religione e dal proprio popolo, è riuscita a realizzare con successo un nuovo ordinamento politico. La Repubblica Islamica, la cui natura è basata sugli insegnamenti religiosi, è in perenne lotta contro l’oppressione, l’ingiustizia, il dispotismo, i saccheggiatori e gli arroganti. Noi, in questi trentuno anni, per la “colpa” di esserci liberati dagli arroganti dispotici e aver resistito contro gli insaziabili, siamo stati oggetto di molteplici complotti e opposizioni ma, affidandoci al potere divino, alla guida religiosa e alla presenza e al sostegno del popolo, abbiamo superato con la testa alta tutte le cospirazioni.

Il desiderio per la libertà e per l’indipendenza e la lotta contro il colonialismo sono i tre slogan principali che persistono nel nostro ordinamento grazie al consenso del popolo.

Affrontare le tensioni, attraverso il dialogo ed il confronto, ha aperto delle nuove pagine nella politica estera della Repubblica Islamica dell’Iran, la quale presta particolare importanza nell’intrattenere buoni rapporti con i Paesi limitrofi e all’espansione degli accordi regionali e internazionali con i vicini e con gli altri Paesi nel mondo. La storia è un buon testimone del comportamento degli iraniani e dell’Iran con gli altri popoli. In nessuna pagina della storia troverete qualcosa sulle violazioni dell’Iran verso il territorio di un altro Paese e questo mentre la terra della mia patria è stata attaccata diverse volte da parte di Paesi vicini e lontani.

Una delle questioni attuali nel mondo è il terrorismo. Anche noi, perdendo tante nostre personalità e cittadini comuni, siamo vittime di questo infausto fenomeno. Per tale motivo la Repubblica Islamica, affrontandolo in modo radicale e sistematico, vuole da sempre combattere gli artefici di questo indegno atto in tutte le sue forme, e non solo a proprio piacimento.

Un altro problema internazionale è quello della droga e del trovare una soluzione per combatterla. La Repubblica Islamica dell’Iran (data la sua vicinanza all’Afghanistan, che è uno dei principali produttori di droga) ha speso ingenti somme e ha pagato con la vita di molti suoi figli per combatterne i trafficanti e diffusori. Secondo le statistiche internazionali, in seguito alla presenza dei militari stranieri in Afghanistan, la produzione delle sostanze stupefacenti ha avuto una crescita smisurata e ciò ha causato problemi ancora maggiori all’Iran in questa sua lotta, e ci ha imposto altre spese, e tutto questo senza godere di alcun aiuto internazionale.

Nella questione nucleare crediamo che l’uso pacifico dell’energia nucleare è un diritto indiscutibile di tutte le nazioni e non deve essere limitato solamente ai paesi totalitari. Noi garantiamo la natura pacifica della nostra scienza nucleare e per creare fiducia siamo disposti, come abbiamo già dimostrato, a ospitare permanentemente i supervisori dell’AIEA nel nostro Paese.

Nonostante le continue affermazioni della Repubblica Islamica dell’Iran riguardo all’uso pacifico del nucleare e le numerose dichiarazioni dell’AIEA sull’assenza di prove della deviazione del programma nucleare dell’Iran dall’uso pacifico, un limitato gruppo di Paesi, plagiando l’opinione pubblica e politicizzando la questione, cerca di preservare il suo monopolio sul nucleare, e ciò non sarà mai tollerato da parte della Repubblica Islamica dell’Iran e da altre nazioni libere del mondo.

L’accusa di avere un programma segreto per costruire la bomba atomica rivolta a Teheran da parte degli Stati Uniti e altri suoi alleati viene formulata mentre: 1) la pagina nera dell’uso della bomba atomica e il massacro di migliaia di innocenti non sarà cancellata mai dalla memoria della storia e della gente; 2) la Repubblica Islamica dell’Iran, seguendo i nobili insegnamenti dell’Islam, i quali sono in contrasto assoluto con i concetti di massacro e distruzione di massa, non solo ha dichiarato, secondo la sua dottrina militare-difensiva, di non voler possedere le armi nucleari, ma ha sempre voluto creare una regione e un mondo senza armi di distruzione di massa.

Noi crediamo che, dato il risveglio delle nazioni, il periodo delle minacce e l’utilizzo dei vecchi metodi militari sia ormai superato, e quei pochi governi dispotici e totalitari devono rivedere le loro politiche ostili e monopolistiche. A questo riguardo, il disegno proposto da parte del presidente Ahmadinejad per creare un fronte mondiale per realizzare la pace e la giustizia, ormai divenuta la posizione comune tra tutte le nazioni amanti della libertà nel ventunesimo secolo, è una manifestazione del pensiero iraniano nella politica internazionale.

La Repubblica Islamica dell’Iran, facendo seguito alle sue politiche costruttive, da alcuni anni ha redatto un disegno “ventennale di sviluppo del Paese” sotto la forma di quattro programmi quadriennali. Alla fine di questo programma, nell’anno 2025, l’Iran diventerà un paese avanzato con un’importante posizione economica, scientifica e tecnica nella regione e con un confronto e un ruolo efficace nelle relazioni internazionali.

Il popolo iraniano, durante la Repubblica Islamica, è stato testimone di numerosi sviluppi in diversi campi. Di seguito alcuni esempi:

1 – Lo sviluppo qualificativo e quantitativo delle università e dei centri scientifici.

2 – Le invenzioni in diversi campi

3 – Raggiungimento della tecnologia nucleare pacifica

4 – L’impiego delle cellule staminali nella medicina

5 – L’utilizzo di nanotecnologia e LASER

6 – Tecnologia moderna di difesa e costruzione dell’aereo Azarakhsh

7 – Tecnologia spaziale e la costruzione di missili

8 – Tecnologia automobilistica e costruzione di fabbriche in numerosi Paesi

9 – Sviluppo della tecnologia nel campo del petrolio, del gas e della petrolchimica e diffusione della rete dei gasdotti nel Paese

10 – Tecnologia delle centrali elettriche ed esportazione della corrente elettrica all’estero

11 – Costruzione di dighe e sviluppo delle produzioni agricole

12 – Sviluppo delle vie ferroviarie, automobilistiche e marittime

13 – Sviluppo delle zone rurali

14 – Miglioramento dell’igiene e del comfort

15 – Lo sviluppo della rete telefonica fissa e mobile in tutto il Paese

16 – Esportazione e fornitura tecnica e ingegneristica

Per concludere speriamo, usufruendo degli insegnamenti religiosi, della scienza, del reciproco confronto e della collaborazione regionale e internazionale, di realizzare una società mondiale basata sulla verità e sulla giustizia e lontana dall’oppressione e dalle violazioni, e di godere di una sicurezza totale sotto l’ombra della grazia divina e celeste.

Ringraziandovi sentitamente

Il successo proviene da Dio

Ali Akbar Naseri

Ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Iran




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