· Le autorità competenti hanno dato la caccia ai terroristi che da giorni aggrediscono gli abitanti della città al-Haffeh, devastando e saccheggiando proprietà private e pubbliche. Le forze dell’ordine sono riuscite ad uccidere molti terroristi, altri sono stati feriti ed altri ancora arrestati. Nei violenti scontri conseguenti agli inseguimenti, sono morti due agenti governativi, ed altri sono rimasti feriti.
· Nella periferia di Aleppo, in località Heryatan, per lunghi giorni bande di terroristi armati hanno aggredito i cittadini, fomentando il caos e l’instabilità. Ieri le autorità competenti sono riuscite ad accedere alla zona e si sono scontrate con i terroristi, ripulendo l’area dai criminali e ripristinando la calma e la sicurezza. Gli agenti hanno sequestrato ingenti quantità di armi che i terroristi usavano per aggredire i residenti, commettere vandalismi ed assalire proprietà private e pubbliche.
· A Duma, una bomba è esplosa mentre due terroristi la stavano trasportando dalla località Suq el Ghanam (Duma) alla periferia. Nello scoppio sono morti entrambi i terroristi.
· A Deir ez-Zor, nel quartiere di Jabilah, quattro terroristi sono morti nello scoppio di un ordigno rudimentale che stavano fabbricando artigianalmente. Il violento scoppio ha fatto crollare un intero muro dell’abitazione, che è precipitato su un’automobile di passaggio, causando la morte di una bambina e il ferimento dei suoi famigliari.
· Un gruppo terroristico ha rapito i passeggeri di due microbus sulla strada che collega al-Quseir, nella periferia di Homs, con Jusieh.
· D’altra parte, le autorità preposte hanno respinto l’attacco di gruppi terroristici armati contro cittadini e forze dell’ordine in località Nazariyah, nella periferia di Quseyr, vicino al confine con il Libano.
· Ad Hama tre cittadini sono rimasti feriti dalle schegge di un ordigno esploso vicino alla circonvallazione di Ayn el-Lawzeh. L’ordigno, attivato mediante un telecomando a distanza e destinato a colpire le automobili e i passanti, ha causato il ferimento di tre persone che si trovavano all’interno di un’autovettura.
· Ieri, una folta rappresentanza degli abitanti della periferia di Latakia ha cercato di spiegare le quotidiane sofferenze a cui è sottoposta da parte dei gruppi terroristi a una delegazione di osservatori ONU mentre questi ultimi attraversavano i villaggi, ma la delegazione non li ha degnati di attenzione, al punto che una delle vetture su cui viaggiava ha persino investito tre degli abitanti, due di loro sono in pericolo di vita. Trattasi di Amer Mohammad Zamzam , Mustafa Hikmat Kamel e Essam Maaruf Mohammad.
· Una delegazione degli osservatori ONU ha visitato il quartiere Midan di Damasco e la stazione di polizia, ha poi preso visione del luogo dell’esplosione terrorista avvenuta di recente ad opera dei terroristi. Un’altra delegazione ha visitato Harasta ed un’altra ancora le località di Homs, Talbiseh, Rastan e Teldo, nella periferia di Homs.
· Nel contesto delle operazioni criminali mirate a colpire le personalità di spicco della società siriana, un gruppo terrorista ha assassinato il dott. Marwan Arafat, vicepresidente della Federazione del Calcio Siriano, mentre stava tornando dalla Giordania, tra il centro di confine Nassib e il villaggio Taibeh, nella periferia di Deraa. Nel vile attentato è rimasta gravemente ferita la moglie del dott. Arafat. La Federazione Generale dello Sport ha deplorato l’assassinio del Dott. Arafat, reputandolo un grave lutto per lo sport siriano, la perdita dolorosa di una delle personalità più importanti per le sue alte qualità morali e per la reputazione di cui godeva dentro e fuori la Siria.
· 145 cittadini siriani che erano stati adescati dai gruppi terroristi, si sono spontaneamente consegnati con le loro armi alle autorità competenti della città di Homs. A queste persone, a cui non sono stati imputati omicidi, le autorità hanno condonato i reati di possesso di armi, vandalismo e attentato alla sicurezza del Paese, consentendo loro di tornare allla loro vita normale, dopo aver regolarizzato la loro posizione.
· Numerosi mass media hanno diffuso e trasmesso dichiarazioni attribuite al Generale Robert Mood, con cui egli avrebbe detto che la Siria è entrata in una guerra civile e che il governo siriano avrebbe perso il controllo di molte aree. Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ha chiesto spiegazioni in merito all’ufficio del Gen. Mood a Damasco, dove il suo vice, Martin Griffith, ha ribadito che queste dichiarazioni non sono mai state rilasciate dal Generale Mood né da nessun’altra persona dell’ufficio della missione degli osservatori ONU in Siria.
· Una fonte ufficiale del Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ieri ha dichiarato che: ” L’Amministrazione americana persegue la sua flagrante ingerenza negli affari interni della Repubblica Araba Siriana e il suo appoggio manifesto ai gruppi terroristici armati, occultandone i crimini e distorcendo la verità sulla Siria davanti alle Nazioni Unite e ricattando gli altri Paesi e la comunità internazionale, per metterla con le spalle al muro ed isolarla e mirare alle sue posizioni, alla sua fermezza, alla difesa del popolo siriano e alle sue istituzioni.
Fonte: Ambasciata di Siria a Roma
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