Bruxelles, 7 ottobre 2010
«Ho denunciato nei giorni scorsi la scarsa credibilità dell’allarme lanciato dagli apparati della sicurezza USA su imminenti attentati in Europa. Adesso constatiamo che questi attentati ci sono stati, ma nello Yemen. A 5mila chilometri di distanza da Berlino. E in forme alquanto deboli: un razzo contro un auto diplomatica e l’uccisione di un tecnico europeo che può forse essere legata al terrorismo» dichiara in una nota Pino Arlacchi, europarlamentare, ex vicesegretario generale ONU con incarichi di lotta al terrorismo e alla delinquenza internazionale.
«Come Apocalisse mi sembra un po’ troppo soft per giustificare il panico indiscriminato lanciato qualche giorno fa. Ma negli USA ci sono ormai oltre un milione di persone che campano su una industria della paura che fattura oltre 100 miliardi di dollari all’anno e che resterebbero senza lavoro se il terrorismo venisse trattato per quello che realmente è. Per non parlare poi dell’industria mondiale della comunicazione, che tiene su tirature e ascolti spaventando la gente», conclude Arlacchi.
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