La Turchia e le rivolte arabe: tra ambizioni e incognite

Mentre si ridisegnano gli equilibri della sponda meridionale del Mediterraneo, sono in molti a guardare alla Turchia come modello per i futuri assetti. Inizialmente contraria all’intervento in Libia, la Turchia è entrata in gioco come attore protagonista svolgendo oggi un ruolo fondamentale di mediazione.

La geopolitica turca e l’iniziativa statunitense del “Grande Medio Oriente”

Recenti cambiamenti politici in Turchia mostrano che i suoi interessi non corrispondono più con la posizione degli Stati Uniti. Ankara è diventata meno entusiasta di unirsi all’Unione Europea e ora è più attenta al Medio Oriente ed è pronta a prendere in considerazione gli interessi regionali della Russia e dell’Iran.

Al Qaida e USA alleati in Libia?

I concetti sono capovolti: l'alleanza militare USA-NATO sta sostenendo una ribellione integrata dai terroristi islamici, nel nome della "guerra al terrorismo". Le forze di opposizione sono in gran parte costituite da civili della milizia non addestrati, ex membri delle Forze Armate libiche, addestrati assieme ai paramilitari del Gruppo Combattente Islamico in Libia (LIFG), che è allineato con al-Qaida, è in prima linea nell'insurrezione armata.

Oman: la sentinella dello Stretto si prepara alle nuove sfide

Incastonato tra Arabia Saudita e Yemen, dotato di riserve petrolifere inferiori rispetto ai propri vicini, poco esteso, poco popoloso, il Sultanato dell’Oman non è un Paese che fa parlare di sé. Tuttavia, in esso si trovano concentrate alcune caratteristiche che lo rendono unico, nell’ambito dei Paesi del Golfo e, in generale, del Vicino Oriente.

Libia: campo di battaglia tra Occidente e Eurasia (seconda parte)

Quella che si sta svolgendo nel mondo arabo, in questi mesi, è senza dubbio frutto di una lunga e ben pianificata campagna di disgregazione del processo di formazione del Continentalblock Eurasiatico. Il culmine, al momento, di questa operazione, è senza dubbio l'aggressione armata alla Libia da parte della NATO.

Libia: campo di battaglia tra Occidente e Eurasia (prima parte)

A fine Marzo è oramai chiaro che la 'rivolta popolare' o meglio, la rivoluzione colorata con cui si è tentato di rivestire il golpe con cui abbattere la Jamahiriya, è fallita. Il piano era in preparazione almeno dal 20 ottobre 2010, quando il governo francese aveva invitato a Tunisi Nouri Mesmari, capo del protocollo del governo Libico, e il giorno successivo giungeva a Parigi, dove in pratica resta in esilio ad organizzare il golpe.

"Primavera del mondo arabo o tramonto dei faraoni?" – P. Longo a RaiNews24

Pietro Longo, redattore di "Eurasia", è stato intervistato a margine d'un convegno dalla troupe di "Scirocco", programma d'informazione trasmesso da "Rai News 24", a proposito delle rivolte nei paesi arabi.

La Turchia e la fronda alla NATO: no ai bombardamenti sulla Libia

Ankara ritiene che il comportamento della coalizione non sia conforme alle norme internazionali e chiede agli altri membri della NATO di rivedere i piani di eventuale intervento militare dell’organizzazione, sottolineando i danni subiti dalla popolazione civile nel corso dei primi bombardamenti alleati.

Bahrain: nuove rivolte, vecchie richieste

Tra passato e presente, il Bahrain si trova ad affrontare proteste e richieste di cambiamento la cui portata internazionale diventa fondamentale allorquando ad entrare in gioco sono potenze quali l'Arabia Saudita e l'Iran. Alla finestra, gli Stati Uniti, alla ricerca del giusto equilibrio nella regione mediorientale.

Il ritorno del panarabismo: fine della balcanizzazione?

A prescindere dai successi o insuccessi iniziali di queste rivolte, la marcia verso l'unità araba come progetto politico e popolare è un evento certo. Né le sue ondate possono essere contenute a lungo, mentre una nuova realtà geo-politica e sociologica inizia a prendere forma nella nazione araba.
Ottimizzato da Optimole
error: Tutti i diritti sono riservati.
0
    0
    Il tuo carrello
    Il tuo carrello è vuotoRitorna al negozio