L’Egitto in rivolta: l’Occidente e gli scenari nel mondo arabo

La scintilla tunisina, da cui è scaturito l’incendio che ha costretto il presidente Ben Ali a lasciare il potere e fuggire in Arabia Saudita dopo più di vent’anni di regime, ha varcato i confini, palesando con forza quell’ “effetto domino”, considerato tra le conseguenze più probabili della ribellione popolare iniziata il 17 dicembre.

L'Egitto sull'orlo del bagno di sangue

I media mainstream si sono appassionati alle manifestazioni in Egitto e predicono l'avvento della democrazia in stile occidentale in tutto il Medio Oriente. Thierry Meyssan contesta questa interpretazione. Secondo lui delle forze opposte sono in movimento e la loro risultante è diretta contro l'ordine statunitense nella regione.

La Tunisia e l’Iran del 1979

Dal punto di vista storico la rivoluzione in Tunisia è molto simile a quella del 1979 in Iran. Almeno la prima impressione che si ha è proprio questa. In Iran il cambio del regime è cominciato con le rivolte dei mercanti del bazar.

Tunisia e nuovi piani d’azione del FMI: indigenza e disoccupazione nel mondo

Quello che sta accadendo in Tunisia è parte del processo economico globale che distrugge le vite delle persone attraverso una deliberata manipolazione dei poteri del mercato.

La crisi Algerina e la stabilità del Maghreb

Si è scatenata a pochi giorni dall’inizio del 2011 la rivolta Algeria dopo l’ennesimo aumento dei prezzi di prodotti alimentari di prima necessità. La crisi internazionale si è fatta sentire con estrema violenza nei paesi del Maghreb, dove c’è stato un incremento di circa il 20% dei prezzi di olio, zucchero e farina. Tutto ciò ha alimentato la rivolta sociale, che ha avuto inizio dei quartieri più poveri di Algeri.

Washington affronta l'ira del popolo tunisino

Mentre i media occidentali celebrano la “Jasmine Revolution”, Thierry Meyssan svela il piano statunitense per cercare di fermare l’ira del popolo tunisino e mantenere questa discreta retroguardia della CIA e della NATO. Secondo lui il fenomeno insurrezionale non è finito e la vera rivoluzione, tanto temuta dagli occidentali, potrebbe presto cominciare.

«Tunisia: l'Europa si è fatta sorprendere» – Bobo Craxi

Intervista esclusiva a Vittorio "Bobo" Craxi, politico socialista, già sottosegretario agli Affari Esteri. Con lui si è discusso della rivoluzione tunisina e della deposizione di Ben Alì, divenuto presidente quando suo padre guidava il Governo italiano.

Cooperazione militare turco-siriana

Il recente meeting turco-siriano svoltosi a Damasco sul finire di Dicembre e dell'anno allo scopo di fare il punto sui recenti sviluppi nella cooperazione tra i due stati ha un importante significato simbolico (oltre che pragmatico), poiché il tema principale dell’incontro è stato la cooperazione militare, tema che da anni, irrisolto, manteneva ostili le relazioni tra Siria e Turchia.

Domino Nord Africa, cade la tessera Tunisi

La peculiare situazione della Tunisia lascia pensare che il paese sopravviverà a questa transizione improvvisa senza cadere vittima degli oramai molto deboli fondamentalisti islamici. Ma è certo chiaro che, dopo il Termidoro della rielezione plebiscitaria di Mubarak, qualcosa di grosso è in movimento nell'Africa del Nord e nel Vicino Medio Oriente.

Qu’est-ce que se passe au Maghreb?

Tre importanti paesi del Nord Africa arabo, importanti per numero di abitanti, per peso politico, per storia e cultura, sono stati scossi da un’ondata di proteste popolari che, seppur sospinta da contingenze diverse, ha alla base una radice comune: la voglia di cambiamento.
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