Rafsanjani salutato al grido di "Morte alla Russia! Morte alla Cina!"

La Preghiera di venerdì 17 luglio 2009 a Teheran, guidata eccezionalmente dall’ayatollah Rafsanjani ha rianimato il movimento di protesta, in presenza del candidato sconfitto...

Progetto Nabucco: una conferma e qualche interessante novità

“Nabucco: il progetto di pace del XXI secolo” – così titolava ieri il quotidiano turco "Sabah", in occasione della sottoscrizione dell’accordo intercorrente fra i...

Minacce di al Qaida in Africa, Cina lancia appello alla prudenza

Il governo di Pechino ha lanciato un appello alla prudenza ai cinesi che lavorano in Algeria e nell’Africa settentrionale, all'indomani delle minacce arrivate dall'organizzazione...

Iran/Nicaragua: le nuove menzogne di Hillary Clinton

L’"asse del male" dell’Amministrazione Obama La Segretaria di Stato Hillary Clinton ha pubblicamente manifestato preoccupazione per la costruzione di un mega-ambasciata iraniana in Nicaragua. Nella...

Paesi non allineati. Vertice di Sharm El Scheik

Si è aperto ieri, a Sharm El Scheik, il quindicesimo vertice dei Paesi non allineati. La scena della prima giornata di lavori è stata monopolizzata...

Un bilancio? No, solo riflessioni

Si è chiuso il G8 e poi 14 (il più rilevante) e mi sembra anche 20. L’ho seguito con sufficiente attenzione, ma ammetto che...

Da Genova all’Aquila: un nuovo contesto geopolitico

Sono passati otto anni tra il summit di Genova e questo dell’Aquila. Gli scenari mondiali si sono completamente modificati. Nel 2001 era da poco iniziata...

La scelta di Hamas nell’era Obama : riconoscimento o resistenza ?

Nel tendere la mano ad Hamas a determinate condizioni, il presidente Obama ha posto il movimento di resistenza di fronte ad un dilemma : accettare queste precondizioni e rinnegare se stesso, oppure rifiutarle e chiudersi in un vicolo cieco. In un lungo discorso in risposta, Khaled Meshaal ha coraggiosamente riaffermato gli obiettivi del suo movimento senza chiudere la porta. In questo modo, osserva Ali Abunimah, Hamas ricolloca la sua retorica per preservare la sua integrità.

L'attacco all'Iran e la variabile sunnita

L'indiscrezione è passata per lo più inosservata ma potrebbe avere ripercussioni devastanti. Una fonte diplomatica israeliana ha rivelato al quotidiano britannico Sunday Times (gruppo...

LO SCONTRO ISTITUZIONALE IN TURCHIA

Nei giorni scorsi un altro episodio si è aggiunto all’inquietante vicenda “Ergenekon” e al latente scontro istituzionale – mondo politico “filoislamico” contro forze armate...
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