I beni comuni nel codice civile, nella tradizione romanistica e nella Costituzione della Repubblica...

Le disposizioni del codice civile vigente, che parlano di beni demaniali (inusucapibili ed inalienabili), di beni del patrimonio indisponibile (inusucapibili, ma alienabili) e dei beni del patrimonio disponibile, ispirandosi al regime dei beni, anziché alla loro funzione (cadendo anche in palesi errori, come dimostra il fatto che le foreste, incluse nel “patrimonio indisponibile”, vengono poi considerate come rientranti nella nozione del “demanio forestale dello Stato”), hanno da tempo offuscato la summa divisio tra res in commercio e res extra commercium, o, se si preferisce seguire la terminologia di Gaio, tra res in patrimonio e res extra patrimonium, e soprattutto la stretta connessione esistente tra le res extra commercium e le res communes o publicae.

Su Stalin e la natura sociale della Cina

Venerdì 23 settembre 2011 nella mitica “Sezione Trentanove” di Torino, luogo storico del comunismo critico torinese, Domenico Losurdo ha presentato e discusso il suo saggio su Stalin. Losurdo ha fatto ripetutamente il mio nome, chiarendo le nostre differenze di valutazione, particolarmente su due punti cruciali, la questione di Stalin e la questione della connotazione della natura sociale della Cina del 2011. Tutto questo merita un chiarimento ed un approfondimento, soprattutto per i lettori estranei alla disputa, che hanno però il diritto a precisazioni.

L'IsAG presenta: Corso di arabo online per principianti

  L'IsAG (Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie) e la rivista Eurasia presentano: CORSO DI LINGUA ARABA ONLINE, livello PRINCIPIANTI   Il corso sarà composto...

Convegno di Faremondo. Dall’11 settembre all’aggressione alla Libia: un decennio di devastazioni ...

Giornata di discussione a Bologna, sabato 22 ottobre dalle 9 alle 19.30 presso il Centro Giorgio Costa, via Azzo Gardino 48, zona Porta Lame, vicino al Cinema Lumière

Intervista a Marco Costa, autore di Soviet e Sobornost

Marco Costa, SOVIET E SOBORNOST. Correnti spirituali nella Russia sovietica e postsovietica Edizioni all'insegna del Veltro, 2011. Pagine 94, € 10,00 Davide D’Amario: Perché un saggio...

Dopo le rivolte arabe: il nuovo Mediterraneo

Proponiamo qui la registrazione video integrale dell'evento che ha inaugurato il Ciclo 2011-2012 dei Seminari di Eurasia, la conferenza Dopo le rivolte arabe: il nuovo Mediterraneo tenutasi a Brescia sabato 17 settembre scorso. Sono intervenuti come relatori Tiberio Graziani (presidente dell'IsAG e direttore di "Eurasia"), Daniele Scalea (segretario scientifico dell'IsAG e co-autore di Capire le rivolte arabe), Aldo Braccio (redattore di "Eurasia" e autore di Turchia, ponte d'Eurasia) e Stefano Vernole (redattore di "Eurasia" e saggista). L'organizzazione è stata a cura dell'IsAG e dell'associazione "Nuove Idee".

Destabilizzazione interna ed intervento NATO. Dal Kosovo alla Libia, Conferenza a Benevento

L'Associazione culturale "Millennium" organizza la conferenza "Destabilizzazione interna ed intervento NATO. Dal Kosovo alla Libia". Interviene Stefano Vernole, giornalista e redattore della rivista di studi geopolitici Eurasia,...

La marcia su Fiume e la geopolitica italiana verso i Balcani dopo la Grande...

La notte dell’11 settembre 1919, anniversario del blitz con cui fece clamorosamente irruzione nella baia di Buccari, Gabriele d’Annunzio, assieme ad un pugno di volontari e soldati che si sarebbe irrobustito strada facendo, partì dalla località giuliana di Ronchi alla volta di Fiume, città del dissolto impero austro-ungarico abitata in maggioranza da italiani, i quali nelle tumultuose giornate che segnarono la fine della monarchia asburgica nell’ottobre 1918 avevano plebiscitariamente chiesto l’annessione all’Italia.

Convegno a Torino: «LA ROMANIA E I DIRITTI UMANI»

Un convengo internazionale italo-­romeno a Torino «LA ROMANIA E I DIRITTI UMANI» A vent’anni da una tragedia misconosciuta

A chi giova la tesi della cosiddetta "unicità" del genocidio ebraico?

Faccio riferimento a due pagine del Corriere della Sera del 31 agosto e del 1° settembre 2011, con interviste di Stefano Montefiori a Pierre Nora e Claude Lanzmann, e commento dell’intellettuale di regime Pierluigi Battista. Essi si indignano per il fatto che sui manuali francesi di storia la parola “Shoah” sia stata sostituita da termini come genocidio, sterminio ed annientamento, perché temono che dietro questa vaga terminologia ci sia una strategia non certo di “negazionismo”, ma anche soltanto di relativizzazione e di “banalizzazione” (termine usato in Francia) della cosiddetta “unicità” del genocidio ebraico.
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