Fonte: “France-Iràk Actualité”, 24.05.10
In un’intervista rilasciata al sito curdo Rudaw.net (18-05-2010)*, Mahir Kaynak, ex direttore del MIT (Milli İstihbarat Teşkilat), il servizio segreto turco, ha dichiarato che dopo il ritiro delle forze Statunitensi dall’Iraq (e dalla sua regione autonoma), i curdi iracheni dovranno scegliere tra il riavvicinamento alla Turchia e lo status quo, cioè vivere con gli arabi che li odiano a causa della loro collaborazione con il nemico.
Mahir Kaynak pensa che in caso di secessione del Kurdistan iracheno, gli Statunitensi riconoscerebbero il nuovo Stato, in quanto il loro obiettivo è, sin dall’inizio della guerra nel 2003, lo smembramento dell’Iraq. In tal caso i curdi, sostiene Kaynak, dovranno allora scegliere tra i loro vicini – turchi, iraniani, arabi – quello che meglio corrisponde ai loro interessi. Secondo lui, un Kurdistan indipendente potrebbe – se lo desidera – fondersi con la Turchia. Se ciò accadesse, gli verrebbe concesso uno statuto di regione federale.
Secondo Kaynak, l’esistenza di tale regione kurda federale non cambierebbe lo status dei curdi della Turchia, popolazione che, secondo lui, ha la stessa origine razziale dei turchi e che non vivono solo nel sud-est del Paese ma in tutta l’Anatolia.
La fusione del Kurdistan iracheno con la Turchia comporterebbe l’entrata del Kurdistan (iracheno) nell’OCSE ed un giorno, forse, nell’Unione europea. I Paesi della NATO avrebbe allora il sopravvento sulle ricche riserve di petrolio situate nel nord dell’Iraq e, soprattutto, sulla fonte d’acqua più importante del Medio Oriente…
(Traduzione di Alessio Bini)
* Intervista esclusiva con l’ex direttore del MIT rilasciata a Bawr Cham
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