Fonte: http://licpereyramele.blogspot.com/2011/04/suramerica-y-el-caribe-es-el-escenario.html

Il 14 Aprile a Sanyan, nella provincia di Henian, in Cina, il gigante asiatico ospiterà un incontro dei paesi del BRIC (Brasile, Russia, India, Cina) che includerà il Sud Africa al blocco delle potenze emergenti. D’ora in poi, parleremo del BRICS: un gruppo di pesi che faranno un salto di qualità nel prossimo futuro per diventare membri di un blocco politico-economico per mezzo del quale assumeranno una responsabilità maggiore in un nuovo ordine mondiale. Nella prossima decade, questo gruppo rappresenterà l’attuale PIL dei paesi del Nord America.

Oggi i paesi del BRIC comprendono oltre il 42% della popolazione mondiale, il 25% della totale estensione della Terra, il 25% del PIL mondiale, ed il 12.8% del commercio internazionale. La Cina spicca come la terza potenza economica mondiale. Il BRICS è obbligato ad espandersi per mantenere il suo livello di crescita e questo fa di questi paesi pezzi chiave nella scacchiera mondiale (nell’instabile scacchiera mondiale), in cui usufruiranno della loro crescita per competere con le tradizionali potenze economiche (la Triade: Stati Uniti, Unione Europea e Giappone). Questo assicurerà loro il rifornimento di risorse di cui sono privi per mantenere ed aumentare le loro economie, e farà di loro potenze globali che interagiscono nel sistema multipolare.

Queste nuove realtà mondiali si riflettono nel nostro continente americano (nel Sud America) mostrando una maggiore presenza, influenza e più relazioni che cambiano i tradizionali rapporti che i paesi Sudamericani e Caraibici avevano con le potenze Nordamericane, in particolar modo dopo la Seconda Guerra Mondiale.

I dati delle relazioni dei paesi del BRIC con il Sud America e i Caraibi dimostrano l’importanza che danno alla nostra regione, che è guidata in Sud America dal Brasile, un membro di questo gruppo. Il Sottosegretario Generale per l’Asia del Ministero degli Affari Esteri brasiliano, María Edileuza Reis, spiega: “ La Cina giocherà un ruolo importante nell’amministrazione del Presidente Dilma Rousseff. Noi mireremo ad un salto di qualità nelle nostre relazioni”. I dati delle relazioni di Cina, Russia ed India con il Sud America parlano da soli: Secondo la “Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi” (ECLAC), il commercio con la Cina è cresciuto a tassi del 30% all’anno negli ultimi dieci anni e crescerà del 15% fino al 2020. “ Il Brasile ha molto da guadagnare dalla sua relazione con la Cina; il sovrappiù commerciale guadagnato è enorme: più di 5 miliardi di dollari statunitensi in un commercio di 56 miliardi. Ma ci sono molte preoccupazioni in Brasile ora che la relazione sta diventando più asimmetrica.”. Per questo motivo è così importante questa riunione ad alto livello tra Brasile e Cina.

L’accordo commerciale bilaterale della Cina con l’America del Sud è aumentato vertiginosamente dai 10 miliardi di dollari nel 2000 ai 143.4 miliardi nel 2008. Nei primi nove mesi del 2010, c’è stato un incremento del 68%, secondo l’ECLAC. La Cina fa affidamento sul Brasile, Cile, Messico, Argentina e Venezuela come suoi principali partner commerciali. Solo Brasile e Cile insieme coprono il 60% delle esportazioni verso la Cina. Ora anche il Perù si unisce a questa nuova relazione commerciale (che supera il tradizionale accordo con gli USA).

Inoltre, altri membri del BRIC stanno sviluppando solidi investimenti nel nostro continente:

La Russia ha rivelato una forte presenza con la sottoscrizione di affari su esportazioni d’armi con molti paesi della zona, più accordi tecnici e commerciali per trasferimenti tecnologici, produzione di licenze e titoli finanziari che sono stati ratificati dalla presenza, per la prima volta nella storia, di un Presidente Russo insieme ad un importante comitato politico ed economico. Nella sua visita in Argentina nell’Aprile del 2010, Dimitri Medvedev ha dichiarato: ”L’America Latina non è il “cortile posteriore” di nessun paese”.

L’India ha investito almeno 10 miliardi di dollari nell’America del Sud nel 2009. Le loro relazioni commerciali sono aumentate di 18 miliardi nell’ultima decade, e alcune compagnie sudamericane già hanno accordi di cooperazione con i colleghi indiani. Questa relazione ha spianato la strada a settori con maggior valore aggiunto, come quello tecnologico. Le compagnie indiane stanno cercando opportunità in Sud America per investire in terre, attraverso l’acquisto o usufrutto, con lo scopo di assicurarsi rifornimenti dei prodotti agricoli crudi. Il gigante del subcontinente asiatico ha crescente bisogno di terre da adibire all’agricoltura, per fornire cibo ad una popolazione di circa 1.1 miliardi di persone.

Questo ci porta alla conclusione che l’era dell’unipolarità statunitense è in declino, e che dopo lo tsunami che ha distrutto le idee neoliberiste, il Sudamerica dovrebbe trarre vantaggio da questi tempi di multipolarità e di cambiamenti dei paradigmi economici. Le risorse naturali dei nostri paesi dovrebbero essere usate per creare una nostra nuova area continentale ed industriale, focalizzata su noi stessi, e non solo un’ area principalmente di esportazione dei prodotti, come attualmente è. L’economista Salvador Treber della National University of Cordoba, Argentina, constata che nei prossimi anni l’Argentina e l’intera regione dovrebbero “ottenere buoni risultati, e le economie nazionali dovrebbero beneficiare di questa opportunità unica di diversificare la produzione e completare l’integrazione verticale dei campi considerati necessari, con lo scopo principale di supportare la futura espansione”(1). Oggi Brasile, Argentina e Cile rappresentano il 77% delle esportazioni della regione alla Cina, e questi sono di solito merci di basso livello tecnologico.

Quest’anno il MERCOSUR (Mercato Comune del Sud), fondamenta di questo schieramento regionale, sta celebrando il suo ventesimo anniversario. Il suo principale risultato è stato la creazione di un mega blocco di coscienza geopolitica di azione integrativa che, nonostante le difficoltà e differenze esistenti, fornisce una base per prendere decisioni concrete come blocco politico, storico e culturale di fronte al mondo.

Ciò ci permette di negoziare in modo significativo con i blocchi come l’UE e, grazie all’incorporazione di Venezuela, Bolivia e Cile, di bilanciare le attuali asimmetrie. Stiamo scoprendo l’enorme potenzialità che abbiamo nel settore energetico, la nostra capacità di produrre cibo e la nostra vasta gamma di grandi risorse naturali. Oggi l’America ha un potenziale naturale che attrae il mondo intero. Come sempre le sue risorse sono oggetto di cupidigia ma, in ogni caso, sono più fondamentali che mai. Gli idrocarburi e le riserve di acqua dolce sono beni-chiave per le quali sarà necessario adottare una comune strategia in un mondo sempre più industrializzato ed assetato. (2). “Oggi l’America del Sud è la più emozionante regione del mondo”, e questo perché è diventato lo scenario in cui i paesi del BRICS sfidano gli Stati Uniti.

Traduzione a cura di T.H.


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