Fonte: http://www.strategic-culture.org/pview/2011/04/12/the-brics-nations-say-no-to-libya-violence.html

I Ministeri degli Esteri delle nazioni BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) sono impegnati ad organizzare i loro programmi in vista del terzo vertice BRICS in Cina, a Sanya, il 14 Aprile. Gli eventi globali si stanno sviluppando a un ritmo così elevato, che i piani sono stati corretti in corso. Commentando il vertice, il ministero degli Esteri cinese ha detto che i partecipanti si confronteranno sulle questioni più urgenti dello sviluppo economico e sui piani per la futura cooperazione. Anche i problemi internazionali, ha detto, sono all’ordine del giorno.

Il vertice si terrà durante i bombardamenti della NATO in Libia, non permettendo alle nazioni BRICS di distogliere l’attenzione sulla crisi in Nord Africa. Muammar Gheddafi ha dimostrato la sua volontà politica e la capacità eccezionale di capo dell’esercito, quando ha scatenato la guerra contro l’opposizione. E’ emerso che ha molti sostenitori, non solo nel mondo arabo, ma anche in Europa, soprattutto nei paesi coinvolti nell’Operazione ‘Odyssey’s Dawn’. E le loro motivazioni sono abbastanza ovvie: Gheddafi potrebbe vendicarsi reagendo l’Occidente per il gioco scorretto. Sarà guidato dall’ingannevole fiducia e dalla tragico vita di Saddam Hussein. Gheddafi, nonostante tutte le concessioni fatte all’Occidente (in particolare, il suo rifiuto di sviluppate armi di distruzione di massa), la Libia è stata trasformata in un poligono di tiro, e lui stesso è diventato un bersaglio. Decine di missili sono stati sparati contro ‘gli obiettivi di Gheddafi’, mentre il leader libico è inseguita come se non fosse il presidente riconosciuto di un paese sovrano.

La violazione della Carta delle Nazioni Unite e di altre norme del diritto internazionale, l’uso della forza e un’ampia informazione da guerra (e i mass media liberali della la Russia non sono un’eccezione), – tutto questo può portare a nuovi conflitti sanguinosi e ad altre vittime tra i civili, in caso di successo dell’operazione ‘Odyssey’s Dawn‘. Non riesco a capire perché alcuni corrispondenti sembrano così felici, quando si parla dei riusciti attacchi effettuati dalle forze USA e NATO in Libia. C’è un bravo scrittore e giornalista russo che la critica della letteratura liberale chiamava ‘usignolo del Quartier Generale’ per i suoi rapporti imparziali sull’esercito sovietico. E mi chiedo se si debbano chiamare tutti questi nuovi giornalisti ‘usignoli del Pentagono‘.

È giunto il momento per i paesi BRICS di concordare una iniziativa congiunta per risolvere la crisi libica. Sudafrica, che ha recentemente aderito all’organizzazione, ha parlato in favore di un ‘progetto‘ di soluzione pacifica in Libia. I membri fondatori del gruppo BRICS sono estremamente interessati alla pace in Libia, avendovi tutti l’interesse economico ed energetico. La Cina e la Russia hanno avuto un’intensa cooperazione militare con Tripoli. Tutti i loro sforzi saranno vani nel caso in cui Gheddafi sia rovesciato, aprendo la via ai vari gruppi di militanti guidati da CIA, MI6 e Mossad.

Durante la loro recente conversazione telefonica, il Presidente della Russia Dmitrij Medvedev e il suo omologo venezuelano Hugo Chavez, hanno discusso della crisi libica e del suo possibile esito. Entrambi i leader hanno espresso la loro profonda preoccupazione per la questione e hanno deciso che tutte le parti coinvolte nel conflitto devono attenersi alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza.

Ovviamente, Medvedev e Chavez ora condividono la stessa opinione e vedono negativamente l’operazione NATO in Libia. Precedentemente, Chavez ha sostenuto Gheddafi come il suo ex alleato nell’OPEC, e ha usato la parola cruzada (in spagnolo crociata) per descrivere l’aggressione della NATO e degli Stati Uniti alla Libia, che ha detto era mirata ai giacimenti di petrolio del paese. Chavez ha criticato i media per aver descritto le violenze in Libia come ‘genocidio di Gheddafi contro il suo popolo’. Il leader venezuelano ha esortato il popolo a non credere ciecamente a quello che la CNN e gli altri mass media occidentali vanno dicendo. Ha chiesto ai giornalisti di Telesur di andare in Libia e di fornire una copertura imparziale della zona. La mossa ha portato a una serie di rapporti veramente obiettivi. Poco dopo Chavez è stato minacciato di essere il ‘prossimo dopo Gheddafi.‘ È stato di nuovo bersagliato delle critiche nei mass media del Venezuela, l’80% delle quali sono controllate dall’opposizione.

Tuttavia, nel dire la verità Chavez è persistente, come al solito: “Si può vedere come l’imperialismo ha lasciato cadere la sua maschera e ha inventato un inverosimile scusa per giustificare il bombardamento delle città della Libia”, ha detto Chavez. Ha chiamato Gheddafi per esprimergli il suo sostegno morale e dirgli che il Venezuela simpatizza con la lotta della nazione libica contro l’imperialismo. Quando Chavez è stato criticato per aver concesso una replica della spada di Simon Bolivar a Gheddafi, il leader venezuelano ha spiegato che il presidente della Libia se l’è meritata per la sua politica rivoluzionaria.

Il leader del Venezuela sta facendo del suo meglio per convincere i paesi dell’America Latina a sostenere le le iniziative per la pace proposte dal BRICS. Certamente, i delegati al vertice cinese faranno attenzione ad Alba, UNASUR, MERCOSUR. Il parere di Chavez è rispettato in Africa. Negli ultimi anni il Venezuela ha aperto sue ambasciate praticamente in tutti i paesi africani. Una delegazione speciale dell’Unione africana è andato in Libia per cercare di trovare una via a un dialogo pacifico. L’Unione africana non ha appoggiato la risoluzione 1973 e ha sostenuto unanimemente Gheddafi.

La situazione in Libia rimane lungi dall’essere stabile, a meno che Gheddafi cada vittima di un complotto interno. La NATO spera di risolvere ‘il problema Gheddafi’ entro tre mesi. Nel suo articolo intitolato “Come reagirà Gheddafi?” l’editorialista Sergei Shashkov ha detto che il leader libico o i suoi successori, avranno la meglio con metodi efficaci nel svelare la cospirazione imperialista.

Nel frattempo, ci sono rapporti che l’operazione ‘Odyssey’s Dawn‘ non ha molto successo. Accidentalmente, i ribelli spesso diventano bersagli degli attacchi. Ci sono timori che i sostenitori di Gheddafi possano tramare una vendetta in Europa. Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, ammette che non vi può essere alcuna soluzione militare al conflitto libico. Quindi ci sono alte probabilità che le iniziative pacifiche suggerito dalla Unione Africana e dalle Nazioni BRICS, funzioneranno.

La ripubblicazione è gradita con riferimento alla rivista on-line Strategic Culture Foundation. www.strategic-culture.org.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

http://www.aurora03.da.ru

http://www.bollettinoaurora.da.ru

http://aurorasito.wordpress.com/


Questo articolo è coperto da ©Copyright, per cui ne è vietata la riproduzione parziale o integrale. Per maggiori informazioni sull'informativa in relazione al diritto d'autore del sito visita Questa pagina.