La FIAT, per le sue dimensioni, ha fin dalla nascita svolto un ruolo fondamentale nell’economia italiana, ma oggi il rapporto sinergico si è trasformato in parassitismo: si privatizzano a beneficio di pochi gli utili aziendali nonchè i benefici elargiti dallo Stato e si scaricano sulla collettività le perdite (cassa integrazione o chiusura di stabilimenti).
I vertici della casa automobilistica torinese occupano spesso le prime pagine dei giornali, vuoi per le spregiudicate operazioni finanziari di Marchionne, vuoi per episodi di cronaca relativi alla famiglia Agnelli. A tal proposito, il giornalista e scrittore Giuseppe Puppo (www.giuseppepuppo.it) ha pubblicato per i tipi di Koinè Edizioni “Ottanta metri di mistero”, andando ad analizzare gli aspetti oscuri della morte di Edoardo Agnelli, frettolosamente archiviata come caso di suicidio. Si tratta, però, di un “suicidio” che ha fatto comodo a molti e che ha fatto sparire dalla scena un personaggio che avrebbe potuto concretamente proporre un modello alternativo di azienda rispetto a quello che stanno portando oggi avanti gli Agnelli-Elkann: andata a ruba la prima edizione del libro, ne sta uscendo in questi giorni una seconda e inoltre molte sono le novità nel frattempo emerse.
Partendo da queste sue inchieste giornalistiche, per giungere fino all’attualità e alle più recenti mosse della FIAT, Giuseppe Puppo sarà il relatore della conferenza “Luci e ombre della FIAT” che avrà luogo sabato 12 dicembre alle ore 18:00 presso l’Hotel Letterario Victoria (via Oriani, 2 – Trieste): l’iniziativa viene realizzata dall’associazione culturale Strade d’Europa (stradedeuropa@hotmail.it) con il contributo finanziario dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Trieste (ERDiSU).
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