Fonte: “Notiziario dai mercati CSI“, 05.03.10

La capitale russa per la prima volta al sesto posto nella lista delle dieci città più interessanti per gli investitori globali – I leader del rating sono Londra e Parigi – Vanno molto forte le città cinesi – Nei prossimi due anni le metropoli europee rischiano di essere superate da altri due centri finanziari asiatici: Mumbai e Singapore.

Le economie globali si stanno riavendo dalla crisi e sono in cerca di investimenti strategici. Per la prima volta gli analisti internazionali hanno dichiarato che Mosca offre migliori possibilità per gli investitori di New York. Il rating delle dieci città più interessanti per gli investitori, elaborato dall’agenzia finanziaria francese Paris Ile de France Capitale Economique in collaborazione con la società di consulenza internazionale KPMG, vede al primo posto Londra, che nel 2009 è riuscita a realizzare 270 grandi progetti d’investimento. Invece, la “Grande mela” che nel 2008 – così come per molti anni prima – era al terzo posto, nel 2009 è retrocessa al decimo, mentre la capitale russa è salita al sesto.
La classifica è elaborata in base a sondaggi d’opinione, che gli analisti hanno condotto tra oltre 500 finanzieri e capitani d’industria di tutto il mondo, e attraverso l’analisi di dati statistici macroeconomici, oltre di quelli relativi agli investimenti degli ultimi cinque anni.
Secondo gli analisti francesi e internazionali i criteri più importanti che attirano gli investimenti sono la stabilità politica, la sicurezza legale degli investimenti e la situazione economica e finanziaria delle città prese in esame.
Londra, leader della classifica, si trova al primo posto non soltanto per gli indicatori oggettivi, ma soprattutto in base alle preferenze degli uomini d’affari di tutto il mondo: il 42% degli intervistati ha infatti citato la capitale britannica come città più attraente per gli investimenti e per il business in generale.
Al secondo posto c’è Shanghai che per tutta una serie di indicatori economici e finanziari, tra cui la disponibilità di moderni centri di analisi finanziaria, la accessibilità di centri per uffici, ha addirittura battuto Londra. Oltre a Shanghai altre due città cinesi sono entrate nella classifica: Hong Kong è al terzo posto, mentre a Pechino gli esperti hanno assegnato il quinto.
Queste valutazioni non hanno sorpreso gli operatori finanziari: ormai da molti anni gli investitori preferiscono le operazioni in Cina piuttosto che a quelle in molte altre città del mondo. Lo sviluppo economico dei Paesi asiatici ha permesso agli analisti di arrivare alla conclusione che nei prossimi anni i tradizionali leader europei potrebbero essere superati da altre due città asiatiche Mumbai e Singapore.
Già ora nella lista delle prime cinque città del mondo più interessanti per gli investitori globali ci sono soltanto due città europee: Londra e Parigi. E questo perché la crisi globale non ha praticamente influenzato in negativo i volumi di investimenti affluiti nelle economie delle capitali di Gran Bretagna e Francia.
Inoltre, gli investitori hanno giudicato molto positivamente le opportunità finanziarie offerte da Londra e da Parigi, grazie alla stabilità politica della Gran Bretagna e della Francia, al loro elevato tenore di vita e alle loro infrastrutture molto ben sviluppate.
Il sesto posto di Mosca riflette soprattutto le aspettative degli investitori globali, legate ai piani del Cremlino di trasformare la capitale russa in uno dei più importanti centri finanziari del mondo (Editoriale del no.114 del Notiziario dai mercati Csi).
In febbraio la Borsa Dice (Moscow international stock exchange) ha reso nota l’intenzione di aprire una propri rappresentanza a Londra, un passo che favorirebbe un’ulteriore integrazione della Russia nella comunità finanziaria internazionale. “L’ufficio a Londra sarà aperto nella prima metà del 2010”, ha dichiarato il vice presidente della Borsa Micex, Vladimir Gusakov.
La Borsa Micex è una delle due maggiori piazze russe, la cui quota del mercato azionario russo con il settore extra borsistico raggiunge il 67 per cento del totale. La Borsa Micex è la più grande piazza non soltanto della Russia e dei Paesi della Csi, ma anche dell’Europa Centrale e Orientale. Inoltre è tra 30 maggiori Borse del mondo. La quota della Borsa Micex nelle contrattazioni delle attività russe e dei depositary receipts delle azioni delle società russe raggiunge il 63 per cento. Malgrado la crisi globale, la Borsa Micex ha aumentato nel 2009 i propri redditi del 34,7 per cento. Come primo passo verso l’internazionalizzazione la Borsa Micex aveva siglato due anni fa un accordo di cooperazione con la Borsa tedesca.
Infine, tra i fattori che danno una prova dell’uscita dell’economia russa dalla crisi è da segnalare la posizione più solida delle banche del Paese, che secondo un’analisi della Banca centrale sono in grado di compensare, senza crollare, le eventuali perdite dovute all’accumulo delle attività tossiche.
Secondo i dati dell’Istituto centrale il volume dei debiti scaduti nel totale portafoglio creditizio avrebbe raggiunto il 5,2 per cento, mentre le riserve costituite per compensare le perdite sono ormai arrivate al 9,8% del portafoglio creditizio delle banche.


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