8 giugno 2011
Ex Vice Presidente della Duma di Stato ha raccontato a Kazan della prostituzione politica, del processo su Mikhail Gorbaciov e dell’alternativa al Fronte Popolare di Putin.
Nell’hotel Shaljapin ieri si è tenuta una riunione con Sergei Baburin – brillante figura di politico degli anni ’90, e ora – rettore dell’Università Statale Russa del Commercio e dell’Economia (RSUTE). Tuttavia, come ha assicurato ai cittadini di Kazan, Baburin non intende ancora abbandonare la politica.
Baburin ha illustrato il suo pensiero non conforme riguardo la situazione politica in Russia, con il quale “Business Online” intende familiarizzare i lettori.
Il commissario politico Klochkov e il presidente Minnikhanov
Sono venute non molte persone all’incontro – circa 20 (il tono delle domande e dei commenti da parte dei rappresentanti della società e cultura russa e di quella tatara è stato privo di polemiche reciproche). «Salve… beh, succede», dando un’occhiata al pubblico, Sergei Baburin così ha salutato l’assemblea e subito è passato a chiarire il suo attuale status: «Quando dicono che Baburin si è ritirato dalla politica, è falso. Comprendiamo benissimo che la formazione della prossima generazione è la politica più alta, stiamo preparando il domani del Paese, e la nostra università, che è una delle più grandi (74.000 studenti, 26 filiali), coltiva il rispetto delle tradizioni».
Tuttavia, Baburin ha precisato al corrispondente del “Business Online” che finora non ha avuto tempo per fare politica: «Quindi per me l’incontro di oggi con il pubblico è una pausa dal lavoro principale». Il “lavoro principale” è il rettorato dell’università RSUTE. «Oggi a Kazan, si è proceduti alla presentazione del gruppo di ricerca ed educativo per lo sviluppo di specialisti nella sfera del commercio, del turismo, dell’industria alberghiera, dei servizi, il cui centro è l’Istituto di Kazan RSUTE. Si può criticare il governo per parecchie cose, ma il fatto che il governo del Tatarstan ha creato un simile gruppo è un esperimento unico. È necessario per le universiadi, e l’esperienza di questo gruppo sarà, in generale, molto richiesta in Russia», ha spiegato Baburin riguardo la visita in Tatarstan e precisa: «Abbiamo già molte preoccupazioni, ma non è il momento di nascondersi dai problemi politici. Coordino il movimento sociale “Unione del popolo russo”, presiedo il consiglio di coordinamento del movimento per la convocazione di un’assemblea costituzionale».
Baburin ha ammesso che la politica permea anche la sua carriera di insegnante, che «non desta entusiasmo nel ministero dell’istruzione e nemmeno nel governo». Secondo le sue parole, l’università cerca di coniugare le tradizioni delle epoche zarista e sovietica. L’RSUTE risale al 1804, al collegio commerciale di Mosca, che in epoca sovietica è diventato l’Istituto Sovietico del Commercio dell’Unione. Lo studente più famoso è stato il giovane commissario politico Vasilij Klochkov, che alla testa dei 28 eroi di Panfilov ha difeso Mosca. Si è laureato presso l’instituto anche l’attuale presidente della Repubblica del Tatarstan, ha fatto notare Baburin.
Le tradizioni delle epoche si combinano in modo originale. Così, il fiduciario dell’RSUTE è la Casa Imperiale Russa («per dispetto all’attuale potere», – ha sottolineato Baburin). Eloquenti anche le borse di studio: in onore dell’imperatore Alessandro I, del principe di Oldenburg, dell’imperatrice Maria Feodorovna, del commissario politico Klochkov, del tenente Igor Ostapenko (caduto in battaglia il 3 ottobre 1993, mentre conduceva le sue truppe per la difesa del Soviet Supremo della Repubblica Socialista Federata Sovietica Russa, ha ricordato Baburin).
Chi ha dimostrato che Katyn è colpa dei sovietici?
Durante l’incontro Baburin ha sottolineato un paio di volte che parla più come un economista che come un politico: «Non faccio discorsi politici, ma parlo in termini puramente economici: fino a quando, mentre al signor Kudrin non è stato accennato nemmeno un rimprovero per aver perso negli USA 14 miliardi dei fondi di stabilizzazione, mentre un gruppo di sovversivi guidato da Kudrin e Ignatiev (Presidente della Banca Centrale) guidano il nostro Paese, noi dalla crisi non usciremo. Questa non è una dichiarazione politica, ma una constatazione economica».
Noi siamo conservatori attivi, ha così definito la sua attuale posizione Baburin: «Noi diciamo che l’epoca attuale, è l’epoca nella quale l’estremismo liberale non è ancora stato eliminato. Ci siamo riuniti a Mosca e abbiamo formato il Consiglio di Coordinamento del movimento per la convocazione di una assemblea costituente. Comprendiamo tutto benissimo: non abbiamo elezioni oneste e trasparenti, è una farsa, e partecipare ad esse è come prendere in giro se stessi. Pertanto ci appelliamo: basta rappresentare il parlamento sotto forma di Duma di Stato e Consiglio della Federazione. È il momento di ammettere che il modello occidentale di democrazia che ci è stato imposto dopo il 1993 è fallito. Per sbloccare la situazione in accordo con la legge, si deve convocare un’assemblea costituente, eleggere un autentico parlamento popolare per rappresentare gli interessi della popolazione e non quelli di una o dell’altra torre del Cremlino» (a proposito, a riguardo della “guerra tra le torri del Cremlino” ieri, alla riunione del club anticrisi di Business Online, ne parlava anche il noto politologo Sergei Kurginyan; in generale, c’è molto in comune nei discorsi di Kurginyan e Baburin).
Secondo Baburin, noi non osserviamo un sistema partitico, ma delle danze rituali. Ad esempio, a nulla è servito il tanto chiasso raccolto sulle dimissioni del presidente del Consiglio della Federazione Sergei Mironov: «sappiamo bene che il partito Russia Unita (il partito di Vladimir Putin, n.d.t.) e Russia Giusta (il principale partito di opposizione non comunista, erede del partito Rodina e di altri partiti coalizzatisi negli anni, n.d.t.) sono la stessa maglietta, solo che gli uni la indossano al contrario e gli altri correttamente. Russia unita non è il partito del governo, è il partito della corte che serve gli interessi del palazzo. E serve così bene che vota secondo le disposizioni senza fiatare. Penso che il più grande tradimento degli interessi nazionali della Russia è stata la ratifica del trattato con il quale la Russia ha rinunciato ai diritti su Spitsbergen (l’isola più estesa dell’arcipelago delle Svalbard, n.d.t.) e sulle zone marittime circostanti. Una tale defezione territoriale non si vedeva dai tempi della vendita dell’Alaska, perché l’arcipelago delle Svalbard è sempre stato territorio russo. I marinai russi e baltici per secoli sono stati i padroni di quelle terre, e ora noi ci abbiamo rinunciato per qualche promessa sul passaggio dei gasdotti. Ci siamo umiliati quando abbiamo votato per chiedere scusa di Katyn. Ma è stato dimostrato che Katyn è veramente colpa dei sovietici?
Medvedev è il Gorbaciov di oggi
In generale al passato sovietico è stato dedicato non poco tempo. Baburin ha raccontato di come fino all’ultimo ha combattuto per la preservazione dell’Unione Sovietica – «Per restare una grande potenza e un solo popolo». Secondo Baburin, finché è viva sarà in vita una generazione di persone nate in URSS, c’è la possibilità di correggere le conseguenze del crimine del 1991. «Dico che Gorbaciov è un criminale. Non è un’affermazione legale, perché tale cosa può essere appurata solo da un tribunale. Ma io dico: dagli Dio la salute per vivere fino al momento del suo processo. Qualcuno dovrà rispondere per la tragedia dei nostri veterani, per i connazionali che sono morti nella guerra civile in Tagikistan, nel Caucaso del Nord, in Transnistria. Rispondino i criminali non astratti ma concreti che ci hanno portati a questo. E quindi dalla politica non si può sfuggire. Se non ci impegneremo attivamente, la distruzione del nostro Paese non si fermerà alla distruzione di oggi, ma già nel corso della nostra vita vedremo come la Russia perderà la Siberia e l’Estremo Oriente.
Ma tutto questo, per Baburin, bisogna spiegarlo alle autorità: «Una volta ho detto a Putin: Vladimir Vladimirovic, sa perché la appoggio? Perché lei in Occidente non è il benvenuto, lei in Occidente è già chiamato fascista, criminale, per loro lei è persona non grata, quindi è necessario contare solo sulle nostre risorse interne per rilanciare il Paese». E mi dispiace molto che entrambi i presidenti si sono messi a spartire i proventi del gas e petrolio invece di affrontare i problemi del Paese. E se non gliene parliamo pensano che sia tutto perfetto». Secondo le osservazioni di Baburin, l’élite del Cremlino vive come nello spazio: «Pensano che tutto vada bene, che tutto sia a posto. Camminano sul filo del rasoio, in qualsiasi momento tutto può esplodere, ma loro non avvertono questa sensazione».
Inoltre e proprio con questo speciale compito di “educazione politica”, Baburin “insieme con quelli che professano le stesse idee” (tra i quali figurano Boris Mironov, Leonid Ivashov e i dirigenti dell’Unione dei Cosacchi) hanno creato un movimento per la convocazione dell’Assemblea Costituzionale. «Poco dopo è venuto fuori che Russia Unita sta creando il Fronte Popolare – Baburin vuole far intendere che si tratta di un plagio – Ma questo è uno scherzo! Questo tipo di fronti si creano quando il popolo non è soddisfatto delle istituzioni politiche, quando chiede dei cambiamenti radicali. E scopriamo che Russia Unita non è contenta delle istituzioni politiche di oggi? Dopo di che abbiamo discusso della situazione e deciso di creare un fronte patriottico-nazionale l’“Unione imperiale della Russia”. Dobbiamo riunire il Paese come unione di molte nazioni che vivevano insieme, aiutandosi a vicenda, e non immergendosi in conflitti creati artificialmente».
La creazione del Fronte Popolare guidato da Russia Unita, secondo Baburin, – è un’imitazione della volontà del popolo, ed il passo successivo è la catastrofe: «Se giocheremo secondo le regole del gioco che il signor Surkov o qualcun altro ha disegnato, allora non ci sarà una prossima generazione di russi, né di tatari. Allora si deve subito imparare il cinese o l’arabo». Per descrivere più chiaramente la situazione Baburin ha ricordato ancora una volta Mikhail Gorbaciov: «Ancora ad un’altra presidenza Medvedev il Paese non sopravviverà – questo è il nuovo Gorbaciov!»
In generale, la “questione nazionale” è emersa nella conversazione più di una volta. Per esempio, rispondendo ad una domanda su Vladimir Zhirinovsky, Baburin ha esclamato: «Voi credete che Zhirinovsky sia russo? Non offendeteci… Zhirinovsky si sentirà benissimo sotto qualunque regime… Cosa fa spaventare Zhirinovsky? Lui con il suo comportamento scredita l’immagine del parlamento, l’immagine del deputato, perché la prostituzione professionale e il lavoro di deputato sono cose diverse».
Quando dalla sala è stata posta la domanda a Baburin con quali soldi lui ed i suoi colleghi intendono svolgere l’attività politica, Baburin ha ammesso che la questione è molto complessa: «Oggi trovare fondi per un movimento patriottico è molto più difficile che sotto Eltsin. Allora c’era il caos, ma eravamo aiutati da molti imprenditori che avevano le stesse nostre idee. Oggi il controllo degli ambienti dominanti è così rigido che tutti coloro i quali, in precedenza, ci avevano aiutato finanziariamente, sono avvertiti: non fatelo, vi daremo noi l’ordine, a chi dare i soldi. Comunque si trovano ancora persone in grado di fornire supporto. È importante che queste persone credano in quello che facciamo, quindi è molto importante passare dalle parole ai fatti».
Traduzione di Antonio Grego
Foto di Sergei Elagin
Fonte originale in russo: http://www.business-gazeta.ru/article/41547/13/
Biografia:Sergei Nikolaevich Baburin. Rettore dell’Università Statale Russa del Commercio e dell’economia, deputato della Duma di Stato della Federazione Russa della quarta legislatura, ex vice-Speaker della Duma, leader del partito “Unione Nazionale” liquidato nel dicembre 2008, (fino a marzo 2007 – “Volontà del popolo”), ex capo della fazione parlamentare Unione Popolare Patriottica “Rodina” (“Volontà del popolo” – Partito Socialista di Unità della Russia). In passato – vice presidente della fazione “Rodina”. Dottore in Scienze. Partecipante del “Marzo Russo” nel 2006, sostenitore attivo della riunificazione di Russia e Bielorussia.
S. Baburin è nato il 31 gennaio 1959 a Semipalatinsk (Kazakistan). Ha iniziato la sua carriera lavorativa come un falegname e lavoratore nel settore del calcestruzzo/cemento presso Sibelevatorstroy. Nel 1981 si è laureato in giurisprudenza presso l’Omsk State University con una specializzazione in “storia dello Stato e storia legale del diritto”. Nel 1981 si arruolò nell’esercito (nel 1982-1983 ha prestato servizio in Afghanistan). Nel 1986 ha completato i suoi studi post-laurea presso l’Università Statale di Leningrado e nel 1987 ha difeso la sua tesi di dottorato sulla “dottrina politica e giuridica di Georg Forster”. Dopo corsi successivi alla laurea, rimase nella facoltà di giurisprudenza come vice preside e nel 1988 ha diretto la facoltà.
Nel 1990, Baburin è stato eletto deputato della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa. Al primo congresso dei deputati nazionali viene eletto membro del Soviet supremo della RSFSR. Per iniziativa dei deputati nazionali – membri del gruppo parlamentare “Russia”, Baburin ha fondato la Unione Nazionale Russa. Nel dicembre 1991, Baburin è stato l’unico membro del Soviet supremo della RSFSR, che si schierò contro la ratifica degli accordi di Belovezh. Nel febbraio 1996 Baburin propose alla Duma di adottare la risoluzione sulla conservazione per la Russia della validità legale del referendum dell’Unione Sovietica del 17 marzo 1991 sulla conservazione dell’Unione Sovietica. Durante la crisi del governo nell’autunno 1993 a Mosca, Baburin è rimasto bloccato nella Casa Bianca (russa) fino al 4 ottobre, dopo di che per qualche tempo è rimasto sotto arresto. A dicembre Stato è stato eletto alla Duma della prima convocazione presso la circoscrizione elettorale N 130 della regione di Omsk. Ha creato presso la Duma di Stato un gruppo di deputati chiamato “Via russa”.
Nel 1995 Baburin è stato eletto alla Duma di Stato nella seconda convocazione. È stato un partecipante al Congresso delle forze patriottiche “Frontiera russa”. A febbraio 1996 Baburin è stato eletto Vice Presidente della Duma di Stato dell ‘Assemblea federale della Russia. Dal 2001 è presidente del partito di Rinascita Nazionale “Volontà del popolo”. Dall’agosto 2002 è il Rettore dell’Università Statale Russa del Commercio e dell’Economia. Da marzo 2004 è Vice Presidente della Duma di Stato. Dal dicembre 2007 (dopo le elezioni dei nuovi deputati della Duma di Stato, a partecipare alle quali il suo partito non è stato ammesso) è tornato alla carica di Rettore.
Baburin è un membro del Consiglio di Presidenza dei progetti prioritari nazionali e della politica demografica, Vice Presidente del consiglio d’amministratori fiduciari della direzione d’esecuzione di punizioni, vice direttore dell’Istituto di Studi Sociali e Politici dell’Accademia russa delle Scienze, il Presidente dell’associazione degli istituti d’istruzione superiore di diritto in Russia, Presidente del Presidium del foro inter-regionale degli avvocati aiutanti degli imprenditori e dei cittadini, membro dell’Accademia Russa di Giurisprudenza, autore di diversi libri e monografie, incluso “La via russa” e “territorio di uno Stato”, “la Russia ha bisogno di una rivoluzione anticompradora”.
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