Fonte: http://globalresearch.ca/PrintArticle.php?articleId=22365
L’Europa occidentale attraverso la NATO e l’UE costituisce la principale testa di ponte degli USA in Eurasia.
Secondo Brzezinski: “[la NATO e l’UE costituiscono] il rapporto globale più importante dell’America. E’ il trampolino di lancio del coinvolgimento globale degli Stati Uniti, permettendo all’America di svolgere il ruolo determinante di arbitro in Eurasia – nell’arena mondiale centrale del potere – e crea una coalizione che a livello globale è dominante in tutte le principali dimensioni del potere e dell’influenza.”[1]
Le secondarie teste di ponte degli USA in Eurasia sono: (1) Giappone e Corea del Sud, (2) la penisola arabica e (3) le forze militari della NATO e degli Stati Uniti in Iraq e nell’Afghanistan occupati.
Questo è il motivo dell’espansione dello scudo antimissile degli Stati Uniti, da un progetto degli Stati Uniti e della NATO che dovrebbe compiersi, salvo sorprese. La globalizzazione della NATO è parte di questo processo. L’inserimento del progetto di scudo missilistico sotto l’egida della NATO, era già in cantiere negli anni ’90. In effetti, le dichiarazioni che la NATO ha appena adottato il progetto di scudo missilistico, nel 2010, sono abbastanza sfacciate.
La proliferazione dei missili NATO e degli Stati Uniti
Tutti i dati del sistema attivo di proliferazione missilistica della NATO sono stati cancellati nel 2006 con il programma Active Layered Theatre Ballistic Missile Defence (ALTBMD). All’interno della NATO, Stati Uniti, Gran Bretagna, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Repubblica Ceca hanno lavorato insieme per anni alla realizzazione di un sistema di scudo antimissile. Mentre Israele, India, Australia, Taiwan, Giappone e l’Ucraina sotto il suo precedente governo arancione erano tutti partner.
La NATO ha anche redatto un coordinamento delle politiche missilistiche nello stesso anno dell’invasione anglo-statunitense dell’Iraq, il 2003. Il progetto è stato ratificato dalla NATO l’anno successivo, nel 2004. Anche la Francia ha lavorato sul suo sistema antimissile balistico (SAMP-T), mentre olandesi, tedeschi e statunitensi insieme hanno dato il via allo sviluppo integrato dei sistemi anti-missile estesi Aereo/di Teatro tramite il Programma ‘Optic Windmill’.
“L’anello di fuoco” e la nuova cortina di ferro: I Tre Teatri del Programma dello scudo antimissile inter-continentale
Il progetto dello scudo antimissile è, in realta, la triade di tre scudi missilistici che formano un sistema globale di scudi antimissile che circonda l’Eurasia. I tre segmenti di teatro dello scudo missilistico hanno sede in Europa, Medio Oriente e Asia orientale. L’Asia orientale comprende sia l’Asia del nord-est che il sud-est asiatico. Inoltre, ci sono anche zone di sovrapposizione che collegano la triade degli scudi antimissile. Questi sono: (1) il Mediterraneo, che collega l’Europa e il Medio Oriente, (2) l’Oceano Indiano, che collega il Medio Oriente e l’Asia orientale, e (3) l’America del Nord.
Il Nord America è la profondità strategica di questo sistema d’arma e, in realtà, è il suo centro di comando. Il sistema è collegato alle difese anti-missili nordamericane degli Stati Uniti, del Canada e della Groenlandia. L’America del Nord è usata anche per potenziare i sistemi missilistici sia in Asia Orientale che in Europa.
Mentre l’Iran è citato come giustificazione per lo scudo antimissile in Europa, l’ubicazione degli impianti militari in Groenlandia dice qualcosa d’altro. Geograficamente, la Groenlandia non è un luogo adatto per monitorare ogni possibile minaccia missilistica dalla Corea del Nord e neanche è situata nel posto migliore per monitorare qualsiasi possibile minaccia missilistica iraniana. La Groenlandia è ideale per il monitoraggio dei missili russi che volano sul circolo polare artico, essendo la rotta più logica.
Il progetto missilistico europeo si rivolge principalmente alla Russia, mentre il progetto missilistico est asiatico è rivolto principalmente alla Cina, con il pretesto della difesa contro la Corea del Nord. La parte del Medio Oriente del progetto antimissile si trova in Israele e nel Golfo Persico, ospitati in paesi come Arabia Saudita, ed è volto contro Iran e Siria. La creazione di uno scudo missilistico in Turchia sarà principalmente volto contro l’Iran e la Siria, e fornirà anche la copertura per un tentativo israeliano di attaccare l’Iran. In questo contesto, molte voci in Turchia si sono opposte alla partecipazione della Turchia al progetto di scudo missilistico della NATO. Tra cui il leader del Partito della Voce del Popolo della Turchia, che ha detto che il progetto di scudo missilistico potrebbe condurre alla terza guerra mondiale. [2]
Dalla nuova cortina di ferro a Star Wars: la militarizzazione dello spazio
Per quanto riguarda il progetto missilistico asiatico, anche l’Australia ha lavorato con gli Stati Uniti e Giappone. Vi è anche una processo per creare uno scudo missilistico in Asia meridionale con l’India. Questo significa che l’Eurasia sarà circondata da un anello di sistemi missilistici.
Ecco anche perché la Russia sta lavorando a stretto contatto con i suoi alleati in Kazakistan, Bielorussia e Cina sulla difesa missilistica e la Cina ha sviluppato un sistema missilistico in grado di distruggere i satelliti USA-NATO. Il sistema globale multi-strato dello scudo anti-missile USA e NATO, è legato alla militarizzazione dello spazio.
NOTE
[1] Zbigniew Brzezinski, The Geostrategic Triad: Living with China, Europe, and Russia (Washington, DC: Center for Strategic and International Studies Press, November 3, 2000), p.29.
[2] Serkan Demirtas, “NATO shield could cause World War III, Turkish party leader says”, Hürriyet Daily News and Economic Review, November 24, 2010.
Mahdi Darius Nazemroaya è un ricercatore associato presso il Centro di Ricerca sulla Globalizzazione (CRG).
Traduzione Alessandro Lattanzio
http://www.aurora03.da.ru
http://www.bollettinoaurora.da.ru
http://sitoaurora.xoom.it/wordpress/
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