Due esperti analizzano le proteste di massa in Nord Africa e Medio Oriente

La Fratellanza musulmana - nata in Egitto, dove probabilmente cercherà di organizzare un nuovo assetto sociale sul modello della Turchia - attiva nell’istruzione, nella sanità e nel sociale in genere, si sta ramificando in tutto il mondo islamico e recluta sempre più sostenitori proponendosi come unica alternativa possibile per il bene del popolo. È questa l’analisi fornita da due studiosi, Daniele Scalea e Pietro Longo - redattori della rivista di geopolitica Eurasia.

Libia – Quali sono le capacità dell'aviazione francese?

Ancora una volta, il 2 maggio 2011, dei caccia francesi hanno dovuto compiere un atterraggio di emergenza sull'aeroporto di Malta. Anche l'osservatore meno severo ha il diritto di interrogarsi su questi problemi che hanno suscitato le proteste dei rappresentanti maltesi, stanchi di questi sorvoli dell'aeronautica francese sulle loro teste. Se la guerra di Libia dovesse perdurare, i Mirage F1-CR/F1-CT dell'aviazione avranno per forza di cose, sempre più problemi.

Libia : rischio calcolato o imprudente avventura

Con l’entrata nel terzo mese di conflitto bellico, l’opinione pubblica mondiale sembra essere sempre più scettica sulle motivazioni e sul risultato dell’intervento militare occidentale. Mentre, ad un primo sguardo, l’operazione militare occidentale è sembrata arrivare in risposta alla simultanea convergenza di una crisi umanitaria con pressanti interessi strategici, un’indagine più approfondita suggerirebbe un’interpretazione più complessa.

Le operazioni delle forze armate libiche

Cronologia delle operazioni militari in Libia, dall'esplosione delle prime sommosse il 13 gennaio a Derna e al-Badya, fino al 17 marzo, inizio dell'aggressione atlantista al paese nordafricano. Le tappe di un fallito golpe etero-diretto, che ha provocato centinaia di morti e migliaia di feriti, ha gettato nel caos il paese e l'ha esposto ad un attacco imperialista.

Libia al collasso

La separazione di fatto della Libia in due parti riapre ferite che si credevano ormai rimarginate. Anche qualora il leader libico venisse ucciso o il regime implodesse, non si avrebbe l’unificazione della Libia sotto un governo democratico, ma uno “stato fallito” nel quale tribù, clan e bande armate si fronteggerebbero in un crescente disordine. Il mancato impegno negoziale e diplomatico dei paesi occidentali e la folle scelta dell’intervento armato sembrano preludere a questo scenario devastante.

Squadroni della morte in azione a Bengasi

I media internazionali mentengono un particolare silenzio sul numero di persone "eliminate" nella parte orientale della Libia, e su come coloro che sono accusati di non sostenere la leadership "ribelle", vengano incarcerati. Vari gruppi fondamentalisti sono affiliati al CNT, lavorando fianco a fianco con ex-membri del regime Gheddafi, uomini d'affari espatriati e gli agenti dell'intelligence statunitense.

La Libia e la nuova Divisione Imperiale dell'Africa

I piani per attaccare la Libia erano pronti da molto tempo. La macchina da guerra imperiale di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Italia, e dei loro alleati della NATO, è coinvolta in una nuova avventura militare analoga alle vicende che portarono alle guerre contro la Jugoslavia e l'Iraq. La macchina da guerra è stata mobilitata sotto la copertura dell'"intervento umanitario".

La Guerra in Libia, una guerra per l'Africa

L'Africa è la scacchiera in cui si gioca la partita tra un occidente sempre meno credibile sul piano diplomatico, e perciò guidato da una violenza disperata, e il blocco anti-egemonico in ascesa del BRICS. Alle mosse sconclusionate e azzardate della NATO in Libia e nella Costa d'Avorio, il BRIC risponde con la spettacolare ed efficace contromossa in Sud Africa: sviluppo e progresso contro violenza e distruzione.

Guerra civile ed ingerenza umanitaria: parlano gli studenti libici in Italia

I nostri redattori Stefano Vernole e Claudio Mutti hanno intervistato rappresentanti della Lega degli Studenti Libici in Italia, i quali hanno potuto esprimere le loro posizioni sulla guerra civile in patria e l'ingerenza "umanitaria" della coalizione guidata da Parigi, Londra e Washington.

Intervista a Mahdi Darius Nazemroaya

L’articolo che segue è la traduzione italiana dell’intervista rilasciata da Mahdi Darius Nazemroaya a “Life Week”, un’importante rivista cinese con base a Pechino. Nazemroaya è stato intervistato da Xu Jingjing per il servizio speciale di “Life Week” riguardante l’AFRICOM e la Libia il 1 Aprile.
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