L’arresto del generale Mladić – Intervista a Yves Bataille
C’è un fossato abissale tra la coscienza nazionale espressa dagli intellettuali serbi e i leader d’opinione occidentali. Dopo l’arresto del generale Mladić, la stampa occidentale ci ha riproposto i cliché che ci propina da quindici anni. Nessuna oggettività e sempre lo stesso vocabolario ostile. Si è fatto resuscitare questo linguaggio come scongelandolo. Giornalisti e politici si felicitano dell’arresto del “macellaio dei Balcani” (il titolo di una futura edizione della televisione de “la 2”) e evocano i benefici terapeutici del tribunale di La Haye.
«Napolitano garante della subordinazione agli USA» – D. Scalea all'IRIB
Lo scorso due giugno il nostro redattore Daniele Scalea, segretario scientifico dell'IsAG, è stato intervistato da Radio Italia, emissione italiana dell'IRIB, a proposito delle celebrazioni per l'anniversario della Repubblica e del ruolo italiano in Libia. Seguono audio e trascrizione integrale dell'intervista.
.
Ratko Mladic e il vaso di Pandora della guerra bosniaca
Il processo dell’ultimo signore della Guerra degli anni ’90 è anche l’ultima possibilità di portare una reale giustizia a tutte le vittime di quegli anni dell’odio, invece che limitarsi ad una giustizia basata su retribuzioni e ri-educazioni dirette principalmente contro il gruppo sommariamente identificato come “colpevole”. Non può esserci una riconciliazione senza la verità, la quale, come osserva Slobodan Despot, è molto più complessa di quella data dalla rappresentazione manichea.
Da Mladic a Gheddafi: La Geopolitica delegittima i leader nazionali
L'arresto in Serbia, dell'ex comandante dell'esercito serbo-bosniaco, il leggendario Gen. R. Mladic, e la dichiarazione sull'illegittimità del governo di Gheddafi in Libia, rilasciata collettivamente in occasione del vertice G8 di Deauville, si combinano perfettamente all'interno dello stesso paradigma: in un mondo unipolare, fin quando continua ad esistere, i leader dei paesi al di fuori della cerchia superiore, non hanno diritto a politiche indipendenti...
Le patologie del bilancio della difesa
Lo studio “Economia e industria della Difesa” recentemente pubblicato dallo Iai merita un esame attento, poiché evidenzia un rischio che non può non preoccupare: quello di un costante deterioramento dello strumento militare italiano. La questione non è tanto di quantità, ma di qualità. Il giudizio sul bilancio della difesa negli ultimi esercizi finanziari non può che essere: “pochi soldi, che potrebbero essere spesi meglio”.
Croazia: tra problemi interni e adesione all'Unione Europea
Lo scorso 15 aprile il Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia (TPI) ha condannato i generali croati Ante Gotovina e Mladen Markač per i crimini commessi nel 1995 durante la guerra in Croazia. Contro la decisione del TPI si sono svolte manifestazioni di protesta a Zagabria e nelle principali città croate. Un segnale inquietante in un Paese candidato all’ingresso nell’Unione Europea e che proprio in queste settimane sta portando a termine i negoziati per l’adesione.
‘Invasione’ francese e debolezza italiana
‘Invasione’ francese e debolezza italiana
La scalata di Parmalat ad opera della società francese Lactalis ha avuto un punto di svolta decisiva il 26...
Le conseguenze economiche della crisi libica
Presentiamo di seguito la registrazione video della conferenza "Le conseguenze economiche della crisi libica", che si è tenuta a Modena, presso il Café Athenaeum di Via Canalino 81, sabato 14 maggio alle ore 19. Sono intervenuti in qualità di relatori Stefano Vernole, redattore di "Eurasia", e Mario Mirabelli, consulente aziendale e fondatore del Centro Studi Analisi e Statistiche di Modena. L'evento rientra nel Ciclo 2010-2011 dei Seminari di Eurasia.
Le sfide del bilancio della difesa
Nonostante i tagli al bilancio comuni a molti paesi europei, Gran Bretagna e Francia mantengono forti investimenti nel settore della difesa, e in particolare in Ricerca & Sviluppo, mentre in l’Italia permane un problema di squilibrio tra le varie voci del bilancio della difesa che mette a rischio la tenuta stessa dello strumento militare. È quanto si ricava dallo studio annuale IAI su Economia e industria della difesa: tabelle e grafici , appena pubblicato.
La Turchia alle prese con la questione cipriota
Qualunque sarà l’esito delle elezioni legislative in Turchia del 12 giugno (la vittoria dell’AKP è data per certa) l’approccio del governo turco alla questione cipriota rimarrà immutato. Il governo Erdoğan non ha interesse a riconoscere l’indipendenza della TRNC. A quasi trentasette anni dall’invasione, l’indipendenza della parte nord dell’isola di Afrodite è una realtà di fatto. Sebbene riconosciuta solo dalla Turchia la TRNC è un membro della TURKOY ed è osservatore dell’OCI