Gilles Munier sull'opposizione siriana

Che succede in Siria? Breve sguardo sull’opposizione siriana Martedì 6 settembre 2011-09-15 Intervista concessa da Gilles Munier, il 3 settembre 2011, dopo la pubblicazione del suo “diario...

La Siria nel mirino della NATO

La Siria ha deciso finalmente di esprimersi pubblicamente in merito ai gravi fatti di sangue che hanno sconvolto il paese, a partire dalle prime manifestazioni antigovernative di Deraa (vicino al confine giordano). Pertanto, ho accettato l'invito di un'associazione formata da un gruppo di imprenditori (fra i quali Anas al-Jazaïri, pronipote dell'Emiro Abd el-Kàder) che si propone di appurare in loco l’evolversi della situazione. Ha preso parte al viaggio un centinaio di persone, giornalisti e varie personalità, fra le quali un ambasciatore degli Stati Uniti in pensione e un ex ministro della giustizia turco.

Libia: prematura celebrazione di una vittoria

Un'analisi interessante e realista di George Friedman sull'attualità più scottante in Libia. Quanto la comunicazione politica incide sulle azioni di guerra e quali informazioni vengono diffuse per ottenere un risultato favorevole. Tutte le reali difficoltà della coalizione occidentale, di fronte ad una guerra in divenire e il cui destino sembra segnato, anche se sarà il tempo a decidere quando.

La parabola libanese e il tentato riassetto geopolitico del Vicino e Medio Oriente

Dagli sviluppi relativi alle rivoluzioni che hanno scompaginato i precari equilibri all’interno del complesso mondo arabo sono emerse numerose ingerenze esterne che rivelano il chiaro intento delle potenze atlantiche di rimodellare il contesto geopolitico areale. Uno dei più ostinati tentativi portati avanti nei decenni riguarda la destabilizzazione del Libano, paese che non è mai riuscito a consolidare un equilibrio stabile.

La Global Security dalla Guerra del Golfo all'aggressione alla Libia

"The brutal aggression launched last night against Kuwait illustrates my central thesis: Notwithstanding the alteration in the Soviet threat, the world remains a dangerous...

L'anacronismo di Israele

Mentre i paesi europei si accingevano a chiudere la lunga parentesi coloniale ritirando progressivamente i propri vessilli dai paesi dell'Africa e dell'Asia, un gruppo di ebrei d'Europa si apprestava a dar vita a un impero coloniale nel cuore del mondo arabo, a ridosso delle città sante dell'Islam.

L’origine delle minacce alla Siria, ultimo baluardo del nazionalismo arabo

Il progressivo acuirsi della tensione all'interno del mondo arabo ha inoppugnabilmente conferito alla religione - in specie dall'11 settembre 2001 in poi - un ruolo cruciale nello scatenamento dei conflitti ed esaltato una presunta incompatibilità fra civiltà islamica e civiltà occidentale sostenuta in tempi non sospetti dal celebre politologo Samuel Huntington. Tuttavia, ciò che Huntington e i numerosi propugnatori dello scontro di civiltà si sono guardati dal considerare, è un altro fattore: il nazionalismo arabo.

La Siria nell'occhio del ciclone Bernard-Henri Lévy, Sarkozy, NATO

Boris Dolgov, membro dell’Accademia Russa delle Scienze e dell’Istituto di Studi Orientali di Mosca, dottore in storia, espone qui le sue opinioni sulla situazione in Siria, sulle radici della crisi e sulla posizione della Russia in questa intervista realizzata a Damasco da Guy Delorme per Infosyrie.

La Fratellanza Musulmana verso le elezioni parlamentari e presidenziali

Lo scenario del fronte islamista egiziano, se pur unito nei suoi obbiettivi, sembrerebbe presentare diverse tendenze, una maggiormente aperta ad uno scenario pluri-confessionale rappresentato...

La primavera araba e il balance of power in Medio Oriente

La Primavera Araba ha profondamente segnato il panorama politico del Medio Oriente. Spentosi rapidamente l’entusiasmo per l’ondata democratica, è opportuno domandarsi se e come i cambiamenti occorsi fino ad oggi abbiano influenzato il delicato equilibrio geopolitico della regione. La configurazione pre-rivolta vedeva in Israele, Egitto ed Arabia Saudita i principali alleati della superpotenza americana, con l’asse Iran-Siria a capo dello schieramento “anti-egemonico”. Poco più di sei mesi dopo la “Rivoluzione dei Gelsomini” in Tunisia quest’articolo traccerà un bilancio (parziale) degli effetti delle rivolte nel mondo arabo sugli equilibri geopolitici del Medio Oriente.
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