Il sottosuolo polacco: la nuova scacchiera energetica
Dipendenti dagli approvvigionamenti di idrocarburi provenienti dalla Russia, i paesi dell’Europa Orientale si sono sentiti sotto scacco per parecchi anni dalla fine della Guerra fredda. Con la scoperta di immensi giacimenti di gas non convenzionale estraibile tramite la frattura idraulica di scisti, alcuni paesi celebrano con euforia la fine della dipendenza energetica – e politica – da Mosca. Probabilmente tali festeggiamenti, dei quali beneficia anche il mercato finanziario dell’energia e il flusso di investimenti esteri, sono giustificati più da auspici che da certezze.
Stop Export. Verso la guerra delle risorse?
Fonte: "Megachip"
Piccolo ma significativo esempio di come le notizie importanti non vengono date o, quando vengono date, sono nascoste in modo che...
Attacco all'oro dell'Italia
Cosa si nasconde dietro gli attacchi all’italia? L’italia è un paese in crisi economica con un debito pubblico che rappresenta praticamente il 120% del PIL, ma ha ancora enormi ricchezze e tante imprese pubbliche che fanno grossi guadagni e quindi molto appetibili. Ma c’è una ricchezza di cui nessuno parla: l’Italia ha la quarta riserva di oro al mondo. L’attacco all’Italia è finalizzato a “derubarla” delle sue imprese pubbliche e delle sue immense riserve auree. L’oro è un prodotto strategico e lo sarà sempre di più nel futuro immediato, per cui fa gola.
Come si conquista un Paese: l'attacco della finanza internazionale all'Italia
L'attacco della speculazione che venerdì 8 luglio 2011 è stato diretto dalla finanza internazionale contro la Borsa italiana, provocando un ribasso del 3,47% pari a una perdita di 14,1 miliardi di capitalizzazione, non è una semplice operazione finanziaria. Chi continua a parlare dei "mercati finanziari" come di una divinità che organizza la vita delle società contemporanee sa perfettamente che questi anonimi "mercati finanziari" hanno nomi e cognomi. Sono uomini e gruppi che hanno precisi interessi e chiari obiettivi. Come in ogni operazione di destabilizzazione di un intero Paese, cioè, vi sono degli scopi ed essi sono oggi chiaramente individuabili.
Il nodo nucleare
La controversia internazionale legata al programma nucleare iraniano è salita agli onori della cronaca fin dal 2003 e da allora gli organi di informazione occidentali hanno rigorosamente funto da cassa di risonanza ai malumori statunitensi ed israeliani relativi alla sua messa a punto. Ma quanto le preoccupazioni in merito sono legittime e quanto invece strumentali ad argomenti di tipo strategico, ovvero l'aspirazione a un dominio atlantico e occidentale consolidato nella regione?
FMI: le dimissioni di DSK non sono un fatto ordinario
L’affaire Strauss Khan potrebbe avere altre implicazioni rispetto a quelle propugnate dai media, quali la possibile aggressione sessuale oppure la perturbazione politica nella designazione...
La Turchia sulle tracce dell’Impero Ottomano
Il « direttore d’orchestra » dell'espansione economica della nuova Turchia di Erdogan e Davutoğlu, è Zafer Caglayan, il Ministro del Commercio estero. Nel suo ufficio emana sicurezza ed incarna alla perfezione una rinnovata fierezza del Paese. Il messaggio agli Europei è molto chiaro : “se non ci volete più, ben presto non avremo più bisogno di voi !”
“Per la Turchia, il mondo non si limita all’Unione Europea”, sostiene lui. “A quattro ore di aereo possiamo raggiungere 56 Paesi, rappresentanti un quarto della popolazione mondiale. Il nostro obiettivo è di diventare la decima economia al mondo entro il 2023. Per il resto, sta all’Europa decidere”.
Il Fmi tra spinte al cambiamento e vecchi equilibri
Chi sarà il nuovo direttore del Fondo monetario internazionale (Fmi)? La risposta appare sui principali giornali del mondo intero, come sugli sterminati siti della blogosfera: Madame Christine Lagarde, ministro delle finanze francese. Se le previsioni sono esatte, sarà la prima donna designata alla più prestigiosa poltrona del Fmi. Anche se ai più il risultato appare scontato, secondo le ferree leggi della diplomazia non scritta, vale la pena di ripercorrere il processo che porterà a scegliere la nuova guida del Fondo.
Una guerra mondiale finanziaria dietro l'eliminazione di DSK
Non si può capire la caduta di Dominique Strauss-Kahn senza inserirla nel contesto del progetto che incarnava la creazione di una nuova valuta di riserva internazionale, in programma per oggi 26 maggio 2011. Paradossalmente, un progetto atteso dagli stati emergenti, come pure dalla finanza apolide, ma rifiutata dai complesso militar-industriale israelo-statunitense. Thierry Meyssan alza il velo sul colpo di mano di Obama, per non dovere mantenere gli impegni assunti.
‘Invasione’ francese e debolezza italiana
‘Invasione’ francese e debolezza italiana
La scalata di Parmalat ad opera della società francese Lactalis ha avuto un punto di svolta decisiva il 26...