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Parola chiave: Libia

Israele e Libia: Preparare l’Africa allo “scontro di civiltà”

Ancora una volta, Mahdi Darius Nazemroaya toglie via la patina di legittimità e di inganno che avvolge il genocidio USA/NATO in corso in Libia. Nel suo primo articolo, Nazemroaya ha esposto il meccanismo con cui il mondo è venuto a “conoscere” la necessità di un intervento umanitario nella Jamahirya araba libica e le ammissioni USA/NATO dei tentativi di assassinio mirato contro il leader della rivoluzione libica del 1969, Muammar Gheddafi.

Guerra di Libia, guerra d'Africa

Il conflitto in Libia ripropone sulla scena internazionale l’importanza di un quadrante geopolitico, quale quello nordafricano, di per sé non scindibile dalle dinamiche che attengono ai delicati equilibri internazionali. Eppure, esso non è solo parte delle fibrillazioni in atto sulle sponde del Mediterraneo e nella vasta area arabo-mussulmana fino al Golfo Persico. La guerra di Libia è un’altra guerra d’Africa. Geograficamente, ma ancor di più strategicamente.

Destabilizzazione interna ed intervento NATO. Dal Kosovo alla Libia

Il nostro redattore Stefano Vernole, autore di vari libri sul Kosovo, ha tenuto la conferenza Destabilizzazione interna ed intervento NATO: dal Kosovo alla Libia a Benevento, il 24 settembre scorso. L'evento è stato organizzato dall'associazione locale "Millenium" ed introdotto da Orazio Maria Gnerre. Di seguito il video integrale dell'incontro.

Clio Evans: "Cosa ho visto in Libia (e cosa i media hanno taciuto)"

Clio Evans ha incontrato più volte la guida della Jamahiriya libica, Muammar el Gheddafi, e si è recata in Libia anche durante la guerra. L’abbiamo incontrata per conoscere il suo parere sugli eventi in corso. "Molte delle cose che ho visto con i miei occhi - racconta - non sono mai arrivate nelle case degli italiani. Ad esempio le vittime civili della guerra. Noi in un ospedale abbiamo visto molti giovani con le gambe spappolate dalle bombe della Nato, alcuni li abbiamo anche intervistati. Oppure le immagini dei libici dalla pelle scura brutalmente deturpati e massacrati in pubblico dai ribelli, con l’accusa di essere mercenari stranieri. Di queste cose i principali media italiani non hanno mai parlato."

"Il Democratico" intervista Daniele Scalea e Pietro Longo

Due giovani studiosi hanno provato a fare il punto della situazione con un saggio eloquentemente intitolato “Capire le rivolte arabe” (Avatar Editions). Daniele Scalea e Pietro Longo, questi i nomi degli autori, hanno una formazione accademica rispettivamente nel campo della storia e dell’arabistica; inoltre si occupano entrambi di geopolitica, in particolare per la rivista Eurasia, di cui sono redattori. Il saggio in questione si presenta di grande utilità per chiunque voglia orientarsi nella complessità dei rivolgimenti in corso nel mondo arabo, dal momento che analizza in maniera sintetica ma rigorosa le dinamiche di breve e lungo periodo sottese ai fenomeni rivoluzionari, tratteggiandone inoltre in maniera convincente diversi possibili sviluppi futuri.

Libia: prematura celebrazione di una vittoria

Un'analisi interessante e realista di George Friedman sull'attualità più scottante in Libia. Quanto la comunicazione politica incide sulle azioni di guerra e quali informazioni vengono diffuse per ottenere un risultato favorevole. Tutte le reali difficoltà della coalizione occidentale, di fronte ad una guerra in divenire e il cui destino sembra segnato, anche se sarà il tempo a decidere quando.

Intervista a Thierry Meyssan e Julien Teil. Tripoli, ultime ore prima della caduta

IRIB – I nostri colleghi del sito “Egalité et Réconciliation” hanno intervistato i giornalisti Thierry Meyssan e Julien Teil in merito alla presa in ostaggio di cui sono stati oggetto prima della presa totale della città da parte dei ribelli. Ecco il testo dell’intervista.

La Global Security dalla Guerra del Golfo all'aggressione alla Libia

"The brutal aggression launched last night against Kuwait illustrates my central thesis: Notwithstanding the alteration in the Soviet threat, the world remains a dangerous...

I rapporti con Gheddafi tra schizofrenia, menzogne e geopolitica

I titoli entusiastici con cui i principali organi d'informazione hanno riportato la presunta, imminente caduta dell'ultraquarantennale regime di Tripoli si inseriscono perfettamente nella tradizionale disomogeneità che ha caratterizzato la natura dei rapporti intrattenuti da Stati Uniti ed Europa con il colonnello Gheddafi. Le ragioni dell'attacco della NATO alla Libia preliminarmente approvato in sede ONU e ammantato da false e ipocrite considerazioni di natura umanitaria vertono sul riassetto degli equilibri che reggono quella particolare regione scossa da consistenti tumulti popolari.

Daniele Scalea: “In Libia la guerra proseguirà ancora a lungo”

(ASI) Agenzia Stampa Italia ha incontrato Daniele Scalea, segretario scientifico dell'Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), redattore della rivista di studi geopolitici Eurasia, autore de “La Sfida Totale” e co-autore, insieme a Pietro Longo, di “Capire le rivolte arabe”.
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