Parola chiave: uranio impoverito
«Migliaia i militari italiani colpiti» – F. Accame sull'uranio impoverito
Intervista esclusiva a Falco Accame, già capitano della Marina e parlamentare, oggi presidente dell'ANA-VAVAF. Accame parla dell'uranio impoverito, dei suoi effetti sulla salute e del numero dei militari italiani colpiti – numero molto più alto di quello che solitamente trapela nella stampa.
I doni avvelenati dell'Angelo misericordioso
Malgrado le ripetute smentite e censure dei governi e dei militari della NATO, contro la Jugoslavia nel 1999 furono condotti bombardamenti contrari al diritto internazionale, colpendo intenzionalmente la popolazione civile e l'ambiente con agenti nocivi i cui effetti perdurano negli anni. Tra essi il più noto ed utilizzato è l'uranio impoverito, contenuto nei proiettili. Ricerche scientifiche e statistiche raccolte sul campo, sia tra i civili sia tra i soldati occupanti, dimostrano come l'uranio impoverito provochi brusche impennate nell'incidenza di tumori maligni, malattie genetiche e malformazioni congenite. Il suo effetto nocivo non rimane confinato alla sola zona bombardata, ma tramite i venti e le piogge s'estende alle regioni circostanti, anche a grandi distanze.