In un’intervista per Radio Voce della Russia Thierry Meyssan torna sui recenti sviluppi dell’operazione per destabilizzare la Siria e sulla posizione del nuovo governo francese.
Secondo voi non resta che una remota possibilità di pacificazione della Siria?
Sì! La chance, è semplice! Se le armi e il denaro cessano di provenire dall’estero… Se si ferma l’invio di mercenari … Ci sono sempre mercenari che attraversano la frontiera con la Turchia, come rilevato dal rappresentante russo al Consiglio di Sicurezza. Sono stati trasferiti dei combattenti dalla Libia alla Turchia utilizzando anche i mezzi delle Nazioni Unite. Hanno installato un cosiddetto campo profughi, che in realtà è una base arretrata del pseudo-esercito libero siriano. E poi queste persone costantemente attraversano la frontiera e compiono crimini in territorio siriano. Quindi, se finisce questo supporto esterno alle bande armate, non resterà più nulla! Dopo ci troveremo in una situazione normale, con un governo che ha una larga maggioranza, un’opposizione che esiste, che ha i mezzi per esprimersi, che fa il suo lavoro di opposizione, proponendo cose nuove, ecc. Ci sarebbe un dibattito democratico come ne esistono in molti paesi. Quando si riunirà il gruppo di contatto avviato dalla Russia, la domanda sarà che gli Stati Uniti, che sono la potenza di riferimento sia dell’Occidente che del Gulf Cooperation Council, chiederanno ai loro alleati di fermare questo gioco dietro le quinte? O invece continueranno ad incoraggiarli a gettare benzina sul fuoco?
Un’altra domanda, questa volta molto più difficile, molti dei nostri colleghi, i giornalisti della televisione locale, sono stati brutalmente assassinati dal presunto esercito libero siriano supportato da Turchia e Occidente. Pensate che si attacchi la stampa per creare un blocco mediatico, per privare i cittadini dei paesi occidentali e arabi di qualsiasi informazione veritiera? Quali erano le motivazioni di questi criminali?
In secondo luogo, ci si aspettava nel caso particolare della Siria una immensa campagna per oscurare i canali satellitari siriani e sostituirli con i canali che avevano dei programmi fabbricati dalla CIA, che ha creato diversi canali satellitari negli ultimi mesi. Quindi l’idea era che avrebbero trasmesso immagini false girate negli studi, o generate dalla computer grafica, per far credere al crollo dello stato siriano affinché le persone in Siria, quando accendevano il televisore, invece di vedere la loro rete, avrebbero visto qualcosa di diverso con delle false immagini. E avrebbero pensato: ecco! è troppo tardi! Bisogna rassegnarsi, la nostra patria è perduta, è occupata da forze straniere. Beh, questo non è stato possibile, perché c’è stata prima una mobilitazione incredibile in tutto il mondo. Ci sono state decine di giornali molto grandi che hanno dedicato intere pagine a questo argomento. Ci sono stati centinaia di siti web che hanno trasmesso i dettagli di questa operazione. Infine NileSat aveva rifiutato di rimuovere le rete siriane del suo satellite. La Lega Araba è stata costretta a ripiegare con ArabSat. I siriani hanno sintonizzato il proprio televisore sui nuovi satelliti. Alla fine hanno obbligato il Consiglio di sicurezza con una lettera molto importante su questo argomento. E soprattutto Lavrov ha indicato come punto numero uno all’ordine del giorno della riunione del Gruppo di contatto, la fine immediata della guerra mediatica contro la Siria.
Allora la NATO si è vendicata così. Ha inviato un commando. Questa televisione era a quindici chilometri da Damasco, nella campagna, in realtà. Non era un posto difeso. Il commando arrivò; persone con sistemi di visione notturna, e con tutto il necessario. Hanno ucciso le guardie. C’erano solo quattro guardie. Sono entrati. Hanno preso tre presentatori che hanno legato e giustiziato sul posto. E poi, l’hanno incendiato. Hanno fatto saltare tutto. Ora, non restano che macerie in quel luogo. È rimasto solo un edificio.
Anche in questo caso, non è un fatto nuovo. Gli Stati Uniti e la NATO lo fanno in tutto il mondo da 20 anni. Questo è qualcosa di incredibile. Perché sono le stesse persone che praticano questi atti barbarici e che nelle organizzazioni internazionali si presentano come difensori della libertà di parola! E’ il mondo alla rovescia! La realtà ci dice il contrario delle loro parole! E per noi giornalisti, questo diventa impossibile da sopportare. Sia ben chiaro. Chiunque voglia combattere contro l’imperialismo e che si ritrova in un paese che non ha mezzi importanti per difendersi, è oramai in pericolo.
E per quanto riguarda la posizione della Francia sulla Siria. Vediamo Francois Hollande fare da banderuola e zigzagare continuamente, come se non sapesse a che santo votarsi … Che ne pensate?
FONTE: “Il nulla che annienta. I giornalisti uccisi da un commando della NATO. L’incompetenza e l’indecisione di Francois Hollande. Thierry Meyssan di Réseau Voltaire parla”, Aleksandr Artamonov, Radio Voce della Russia, 30 giugno 2012.
Traduzione di Alessandro Lattanzio
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