La stabilità del Golfo dipende dal Bahrain

Il Regno Dei Due Mari alla prova della sopravvivenza. Anch'esso colpito dall'ondata di proteste popolari, si ripercorrono le tappe fondamentali della sua storia per cercare di capire il perché di quanto sta accadendo. Senza dimenticare un contesto regionale di rilievo che grande attenzione riserba nei confronti di questo piccolo regno, dall'Arabia Saudita, agli Stati Uniti alla Repubblica Islamica d'Iran.

Il linciaggio di Gheddafi: il ritorno del sacrificio umano

Il trattamento del cadavere di Muhammar Gheddafi è stato indicativo della tragedia vissuta dal popolo libico. La sua salma è stata oggetto di un trattamento doppiamente d’eccezione, di una doppia violazione dell’ordine simbolico in cui si inserisce questa società. Invece di essere inumato il giorno stesso, come prevede il rito musulmano, il suo cadavere, al fine di essere lasciato sotto gli occhi dei visitatori, è stato esposto per quattro giorni in una camera fredda. A tale esibizione è poi seguita la sepoltura in un luogo segreto, malgrado la richiesta di avere indietro il cadavere fatta all’ONU dalla moglie. Questa doppia decisione del nuovo potere libico inserisce la popolazione in una situazione già trattata dalla tragedia greca.

Antonella Appiano: "Cosa ho visto in Siria"

Antonella Appiano, esperta giornalista a lungo basata in Siria ed oggi collaboratrice de “L'Indro”, è stata una dei pochi giornalisti italiani a seguire i recenti sviluppi politici siriani direttamente da Damasco, Aleppo, Homs e Yabrud, nel periodo tra marzo e luglio scorsi. Da quest'esperienza è nato anche un libro, Clandestina a Damasco, recentemente pubblicato da Castelvecchi, in cui ha cercato di dare voce alle varie anime della Siria, pro e anti-governative. Kawkab Tafwik l'ha incontrata ed intervistata per noi.

Stefano Vernole: reportage da Damasco

Stefano Vernole, redattore di “Eurasia”, ha avuto recentemente occasione di visitare la Siria assieme ad una rappresentanza della comunità siriana in Italia. Si è trattenuto alcuni giorni a Damasco, dove ha potuto incontrare personalità del Governo ma anche parlare liberamente coi comuni cittadini. Quello che segue è il suo resoconto di quest'esperienza.

Giovanni Armillotta presenta "Capire le rivolte arabe"

Quello che segue è il testo dell'intervento pronunciato da Giovanni Armillotta (direttore della rivista “Africana”, frequente contributore alle due maggiori riviste italiane di geopolitica, “Limes” e “Eurasia”) giovedì 6 ottobre 2011, alle ore 21.00, presso il Circolo Vie Nuove di Firenze, in occasione della presentazione del libro dei nostri redattori Pietro Longo e Daniele Scalea Capire le rivolte arabe. Alle origini del fenomeno rivoluzionario, edito dall'IsAG assieme a Avatar.

“Capire le rivolte arabe” per infrangere i luoghi comuni dei media omologati

Effetto domino? Contagio? Le cause delle agitazioni che stanno interessando l’area del Golfo Persico ed il Nordafrica sono profondamente differenti; tali dissomiglianze vengono illustrate in un fondamentale lavoro di Pietro Longo e Daniele Scalea, Capire le rivolte arabe: Alle origini del fenomeno rivoluzionario – edito pochi mesi fa per Avatar éditions e per l’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG).

Il "prezzo del sangue": perché Gheddafi è stato ucciso (ma la guerra non finirà...

Se quando la NATO va in trasferta al di là del Mediterraneo prestasse più attenzione alle tradizioni culturali dei Paesi che ‘visita’ molti errori potrebbero essere evitati. Anche nel caso della guerra in Libia e della morte del Colonnello è la chiave antropologica la più adatta a rendere conto delle reali dinamiche sociali che si nascondono dietro i titoli altisonanti della stampa occidentale.

Il prossimo Nobel per la pace

La morte violenta di Mu'ammar Gheddafi ha subito richiamato alla mente quella di Saddam Hussein, solo di pochi anni precedente. Malgrado certe differenze palesi (Hussein non fu assassinato da una manica di balordi armati di telefonini, ma giustiziato dopo un più o meno regolare processo), le analogie sono evidenti, tanto che il parallelo è stato subito fatto proprio dalla stampa. Un paio di similitudini si sono però perse nel discorso “mainstream”.

"Primavera araba" o "risveglio islamico"? D. Scalea a Firenze (video)

La sera di giovedì 6 ottobre scorso Daniele Scalea, redattore di "Eurasia" e segretario scientifico dell'IsAG, ha presentato a Firenze presso il Circolo Vie Nuove l'opera Capire le rivolte arabe, di cui è co-autore con Pietro Longo. Intervenendo dopo Giovanni Armillotta e Vincenzo Durante, ha illustrato come la "primavera araba" possa intendersi innanzi tutto come un "risveglio islamico", ossia una generalizzata ascesa del cosiddetto "Islam Politico". Di seguito il video dell'intervento di D. Scalea.

Continua la sfida contro Bashār al-Asad

Sebbene Damasco abbia iniziato il suo percorso di riforme, il boicottaggio NATO persiste nel tentativo di destabilizzare il governo di Bashār al-Asad. Le recenti manovre introdotte, infatti, intendono condurre la Siria ad un cambiamento libero dalle ingerenze esterne, in quanto promosso esclusivamente dalle forze sociali interne del paese. Tuttavia, queste misure non hanno placato le preoccupazioni del blocco filo-atlantico per il quale Damasco costituisce ancora una grossa opportunità. La Siria, infatti, rappresenta, un baluardo importante contro l’imperialismo.
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