Medio Oriente senza pace: intervista a Gaetano Colonna
Gaetano Colonna, dottore di ricerca in Storia antica e cultore di Storia contemporanea, collaboratore della rivista telematica "Clarissa.it", ha recentemente pubblicato la sua seconda opera, intitolata Medio Oriente senza pace. Da Suez al Golfo e oltre: strategie, conflitti e speranze (Edilibri, Milano 2009). Daniele Scalea lo ha intervistato per il sito di "Eurasia".
Gaza è ancora devastata
La Striscia di Gaza è ancora in piena rovina: nemmeno una casa è stata ricostruita come si deve, a causa dell'embargo israeliano che costringe un milione e mezzo di persone in una grande ‘prigione a cielo aperto’.
Ex-Primo Ministro russo mette in guardia contro un attacco agli impianti nucleari dell’Iran
Qualsiasi attacco agli impianti nucleari iraniani avrebbe "conseguenze terribili e imprevedibili", ha detto un ex primo ministro russo. Evgenij Primakov ha detto, a un convegno internazionale sul Medio Oriente, in Giordania, che un tentativo di risolvere la questione del programma nucleare iraniano con la forza porterebbe solo a un’ulteriore radicalizzazione di Teheran. "In tale situazione, l'Iran potrebbe considerare assolutamente fondamentale avere armi nucleari", ha detto.
C. Mutti intervistato dal GR3 sui disordini in Iran
Claudio Mutti, redattore di "Eurasia", è stato intervistato dal "Giornale Radio Rai 3" a proposito dei disordini avvenuti in Iràn durante i funerali dell'ayatollah Montazeri.
Il ‘Muro d'acciaio’ egiziano con Gaza, tra critiche e giustificazioni
Diversi parlamentari egiziani, sia vicini ai Fratelli musulmani che altri, indipendenti, hanno criticato il ‘Muro d'acciaio’ egiziano “a prova di bomba” che finirà per sigillare la Striscia di Gaza. Essi hanno perciò chiesto una sessione parlamentare urgente per discutere del muro, definito “un favore ad Israele”, mentre i vari direttori dei giornali egiziani hanno difeso il muro sostenendo che la “sovranità dell'Egitto” è più importante della resistenza…
Khamenei: “Gli occupanti israeliani saranno sconfitti se aggrediranno di nuovo Gaza”
La Guida della Rivoluzione islamica iraniana, l’Ayatollah Sayyed Ali Khamenei, durante un incontro con il Capo dell'ufficio politico di Hamas Khaled Meshaal, tenutosi domenica 15 dicembre, ha dichiarato che l'Entità Sionista riceverà una sonora sconfitta in caso di un nuovo attacco contro la Striscia di Gaza.
Siria e Turchia difendono i piani nucleari dell'Iran
l presidente siriano Bashar al-Assad ha difeso il programma nucleare dell'Iran, durante una visita a Damasco da parte del capo negoziatore sul nucleare dell'Iran, Saeed Jalili, e ha promesso che la cooperazione tra i due paesi continuerà. Assad ha affermato "il diritto dell’Iran e degli altri paesi firmatari della non proliferazione nucleare, ad arricchire l’uranio per scopi civili", ha detto l'agenzia di stampa ufficiale Sana. Il commento di Assad ha fatto seguito ai commenti dall’ex presidente iraniano Akbar Hashemi Rafsanjani, che sollecitavano il suo paese ad essere unito di fronte alle pressioni esterne su Teheran, per via del suo programma nucleare.
La pace auspicabile
Fonte: Fohla de S. Paulo 26 novembre 2009
Nello spazio di due settimane, il Brasile ha ricevuto la visita dei presidenti di Israele, dell’Autorità palestinese...
Lo scontro Arabia Saudita – Yemen (Guerra di Saada)
Lo scontro che sta coinvolgendo in queste settimane, la Repubblica dello Yemen e il regno dell’Arabia Saudita, ha origine dalle tensioni socio-economiche all’interno della repubblica di Sana’a. Tensioni che sono sfociate in scontri tra fazioni islamiste; da una parte il al-Tajammu al-Yamani li l-Islah (Raggruppamento Yemenita per le Riforme), movimento wahabita finanziato da Riyadh, la cui ascesa nello Yemen viene contrastata dall’imam Yahya al-Houthi, leaders di un movimento estremista zaidita (una corrente locale derivante dallo shiismo). Fu il presidente yemenita Ali Abdullah Saleh che dal 1994 armò e finanziò al-Houthi, inviandolo nella città di Saada, affinché contrastasse il diffondersi delle scuole wahabite. Ma col tempo le posizioni tra Sana’a e il movimento zaidita di al-Houthi mutarono, tanto che nel 2004 quest’ultimo ha iniziato a pretendere l’autonomia della provincia di Saada dall’autorità centrale.
Daniel Pipes: "La Turchia non è più un alleato"
Lasciamo la parola a Daniel Pipes, direttore del Middle East Forum – il potente think tank sorto per “promuovere gli interessi americani in Medio Oriente” – nonché membro della Task Force in materia di terrorismo e tecnologia al Dipartimento della Difesa USA e “specialista in Islam e musulmani, come sanno anche i miei critici”, secondo una sua orgogliosa affermazione già pubblicizzata nell’anno 2000.