Serbia – Italia. Promozione delle filiere produttive in Serbia

SERBIA – ITALIA MISSIONE IMPRENDITORIALE IN EMILIA-ROMAGNA DI OPERATORI SERBI Settore agroindustria, abitare e costruire Reggio Emilia, 9 febbraio 2010 Forlì, 10 febbraio 2010 Con il progetto denominato "Promozione...

Il Sudamerica si rende libero dalla tutela del dollaro

Nel nuovo scenario geopolitico ed economico che prospetta il continente sudamericano di fronte al mondo policentrista in formazione, la Banca del Sud rappresenta una pedina chiave per i sudamericani che vogliano disporre delle proprie risorse finanziarie.

Le "strade dell'inferno….": le intenzioni di Obama

Le decisioni di Obama appartengono ancora al libro dei desideri, che vengono talvolta esauditi, non però per la consapevole volontà di coloro che le hanno prese; solo per un concorso specifico di circostanze dipendenti dai rapporti di forza tra le varie lobbies e dall’affermarsi, più o meno celere, del vero multipolarismo, anch’esso legato a molteplici congiunture dei reciproci rapporti di forza tra formazioni sociali diverse.

Il vertice delle pipelines vuote

Si sta facendo sempre più difficile l'approvvigionamento energetico che bypassa la Russia, mentre la risorse di base disponibili per alimentare il quarto corridoio di transito dell’energia, sono in rapida diminuzione. Il vertice sull'energia tenutosi a Batumi, in Georgia, il 14-15 gennaio, è stato declassato sin dall'inizio al livello di un forum ordinario.

La forma impresa del capitalismo manageriale USA

L’evoluzione della funzione manageriale ha rappresentato una categoria logica interna allo sviluppo dell’impresa capitalistica nella forma della società per azioni, a partire dalla Seconda Rivoluzione Industriale, come proiezione di un pervasivo dominio del Capitalismo Usa, in sostituzione del Capitalismo Borghese (Ottocentesco).

Co2: il nuovo mercato delle indulgenze

I ricchi comprano carbon credits perché le emissioni di Co2 siano perdonate, costringendo i paesi in via di sviluppo a non aumentare le proprie. La conseguenza è il congelamento della iniqua distribuzione della ricchezza mondiale. La cosa peggiore è che l’isterismo creatosi intorno alla Co2 – gas benefico – devia verso lo spettro di un pericolo futuro l’attenzione che merita l’attuale e reale inquinamento.

Geopolitica delle Pipeline: La Grande Svolta. Russia, Cina, Iran ridisegnano la mappa dell'energia

Il 2009 si è rivelato un anno molto importante per la "guerra energetica". L'oleodotto inaugurato dal presidente cinese Hu Jintao il 14 dicembre; il terminale petrolifero nei pressi della città portuale di Nakhodka, nell’estremo oriente della Russia, inaugurato dal Primo Ministro Vladimir Putin, il 27 dicembre (che sarà alimentato dal gigantesco oleodotto da 22 miliardi di dollari, che parte dai nuovi giacimenti nella Siberia orientale, e va verso i mercati della Cina e dell'Asia-Pacifico); e il gasdotto iraniano inaugurato da Ahmadinejad il 6 gennaio, praticamente ridisegnano la mappa energetica dell'Eurasia e del Mar Caspio. L'anno 2010 inizia con una nuova nota affascinante: sapranno la Russia, la Cina e l'Iran coordinare le mosse future, o almeno ad armonizzare i loro interessi in gioco?

Intervento di Giulio Tremonti alla scuola del Partito Comunista Cinese

Discorso del ministro italiano dell'Economia Giulio Tremonti alla scuola del Partito Comunista della Repubblica Popolare Cinese.

La Cina regola i termini del suo impegno in Asia centrale

Il 2009 è stato sicuramente un punto di svolta nel dibattito statunitense sulla politica della Cina in Asia centrale. A poco a poco, con il gasdotto turkmeno della Cina si approssima alla conclusione, i timori degli Stati Uniti hanno cominciato ad emergere. Le possibilità di cooperazione Cina-USA sulle risorse energetiche dell'Asia centrale, sono molto limitate.

Il Turkmenistan guarda a est

L’avvio di un nuovo gasdotto, il 14 dicembre, che collega il Turkmenistan e la Cina, è diventato uno dei momenti chiave nel gioco geopolitico volto ad ottenere nuove rotte per l’esportazione del petrolio e del gas dell'Asia centrale. Il nuovo gasdotto sarà il primo a consegnare il gas turkmeno (fino a 40 miliardi di metri cubi all'anno) ai mercati esteri, aggirando la Russia. Fino a poco tempo fa, la Russia acquistava la maggior parte del gas turkmeno, ma ora ha in programma di acquistarne quattro volte di meno.
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